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A Torino finisce 1-0, decide il solito Dybala. I giallorossi tengono per 77 minuti, poi l’argentino regala ai suoi l’undicesima vittoria consecutiva

Perde, seppur dignitosamente, la Roma a Torino. L’ennesima magia di Dybala regala i tre punti e l’undicesimo successo consecutivo alla Juventus, che manda un messaggio al Napoli e al campionato. Una prova di forza quella dei bianconeri, che si aggiudicano una partita difficile contro una squadra finalmente ordinata, nonostante i pochi giorni di lavoro e la fase di rodaggio del nuovo modulo. Spalletti vara la nuova Roma, difesa a tre con De Rossi tra Manolas e Rudiger, Florenzi-Digne esterni di centrocampo con Pjanic e Vainqueur al centro, Nainggolan e Salah alle spalle di Dzeko.

La Juventus si affida al classico 3-5-2 con il rientrante Barzagli in difesa, l’esperto Evra preferito ad Alex Sandro sulla corsia mancina, davanti il duo Dybala-Mandzukic. Il capitano giallorosso che oggi ha fatto un passo indietro fa subito sentire il fisico all’attaccante croato, rifilandogli un colpo a palla lontana che gli costa il giallo dopo appena nove minuti. Dalla successiva punizione non esce nulla di pericoloso, perché Dybala la consegna centralmente a Szczesny. L’ex Palermo centra poco dopo la traversa a gioco fermo, era finito in offside, poi arriva una doppia occasione per Evra, che trova il fondo e non la deviazione a centro area di Pogba. Al 37’ Digne crossa, Dzeko prova a replicare il gol di testa dell’andata, ma il pallone rimbalza all’indietro verso Florenzi, che spara alto. Al 39’ i bianconeri protestano per un tocco di mano di Pjanic in area, l’arbitro segnala un precedente fallo su De Rossi e concede la punizione alla Roma. Entrambe le squadre preferiscono tenere un ritmo di gioco basso, ne risente lo spettacolo e regna l’equilibrio, che regge senza reti fino all’intervallo.

La ripresa comincia con gli stessi ventidue in campo e le stesse premesse del primo tempo. Al 19’ un tiro di Nainggolan viene deviato in angolo, il primo per i giallorossi allo Stadium. Allegri toglie Lichtsteiner ed inserisce il più offensivo Cuadrado, che una scossa in effetti la dà. Al 24’ arriva la prima vera occasione della partita ed è di stampo bianconero: assist di Pogba, Evra scarica un sinistro di potenza, ma Szczesny è bravo a chiudergli lo specchio della porta. Il gol è nell’aria, nonostante la difesa romanista provi a reggere, e ci pensa il solito Dybala a sbloccare la gara al 32’: ben servito da Pogba, l’argentino controlla con l’esterno sinistro e con lo stesso piede incrocia beffando il portiere polacco. Al 36’ Dzeko tiene Barzagli per la maglia e riesce sì a segnare, ma non vale: l’arbitro segnala l’irregolarità e ferma tutto. Spalletti dopo il gol bianconero alza De Rossi a centrocampo, torna alla vecchia difesa a quattro e spedisce nella mischia anche Sadiq, richiamando in panchina un poco brillante Salah.

La Roma inverte il trend negativo dei finali di gara, pure se non riesce a trovare la rete ha un guizzo, una reazione d’orgoglio che spesso è mancata. Non basta, tuttavia, a spazzar via la maledizione Juve per Spalletti, che non ha mai battuto i bianconeri in 19 sfide di campionato. Resiste anche il tabù Stadium per la Roma americana e l’unica consolazione è una prestazione meno confusionaria rispetto alla gara interna con il Verona e una sconfitta in qualche modo dignitosa contro una schiacciasassi arrivata all’undicesima vittoria consecutiva. I bianconeri non lasciano scappare il Napoli e confermano di essere i principali candidati al titolo. I giallorossi restano al quinto posto, ma sprofondano a -12 dalla capolista. Il discorso scudetto sembra ormai in archivio.

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