
PEROTTI E SPALLETTI — Spalletti lo ha sempre difeso, dando la colpa al resto della squadra che non lo serviva in modo adeguato, con le palle giuste, alte, alle spalle dei difensori, ma il momento non era dei migliori: in chiusura di mercato Sabatini ha portato a Roma Diego Perotti, e il tecnico toscano, sfruttando l’infortunio di Dzeko col Frosinone, ha subito piazzato l’ultimo arrivo come falso nueve. Col Sassuolo l’ex Genoa ha fatto una grande partita, con tanto di assist per El Shaarawy, con la Sampdoria ha anche segnato, in una partita in cui il bosniaco, al rientro, ha giocato metà ripresa, senza convincere.
LA RISCOSSA — Il rischio era che quella del tecnico toscano finisse per rivelarsi una difesa d’ufficio, visti i progressi dell’argentino, ma a Modena il bosniaco è tornato titolare, sapendo di giocarsi molto. Il campo, pesante e allentato dal fango, era ideale per uno con le sue caratteristiche, e la squadra ha cominciato a giocare su di lui, servendolo con palloni alti, che la difesa del Carpi non è mai riuscita a intercettare. Nel primo tempo ha provato a concludere verso la porta di Belec, senza impegnarlo particolarmente, ma si è guadagnato la sufficienza come uomo assist: è stato lui a lanciare Salah in occasione della traversa colpita prima dell’intervallo, sullo 0-0. E dopo il vantaggio di Digne, e il pareggio di Lasagna, l’egiziano gli ha ricambiato il favore, con uno spunto sulla linea di fondo che gli ha regalato un pallone che non si può sbagliare: il Dzeko di quest’anno poteva anche riuscirci, invece ha indovinato tempo e movimento per inserirsi, ci ha messo il piattone sinistro e ha firmato il 2-1, festeggiando con il dito in bocca, in onore della figlia Una, la primogenita, nata il 2 febbraio, mentre i compagni senza di lui battevano il Sassuolo. E un minuto dopo, ha messo il piedino pure nel 3-1, mettendo Nainggolan davanti a Belec, che nel tentativo di anticiparlo ha respinto dalle parti di Salah, che ha trovato il settimo gol stagionale (senza rigori). Dzeko a 7 gol non ci arriva neppure sommando ai 4 in A i due di Champions contro Leverkusen e Barcellona (a tempo scaduto, sul 6-0), ma stasera importa davvero poco: il bomber si è sbloccato, la rincorsa al terzo posto ha fatto un altro passo importante, mercoledì c’è il Real Madrid, nella comitiva giallorossa solo facce allegre.