Una sconfitta senza appello: la Luiss Roma esce sconfitta dal PalaBanca di Piacenza 81 a 95 senza mai riuscire a dare l’impressione di essere in partita.
Troppa differenza di tonnellaggio, intensità, voglia tra le due squadre, con Piacenza che giocava anche senza uno dei due americani. Era da un paio di mesi che la Luiss non offriva una prestazione opaca, subendo l’aggressività e la pressione degli uomini di coach Salieri.
Piacenza parte molto bene andando subito avanti di due possessi 6-1 (2’), ma Jovovic in contropiede e la tripla difficile di Sabin danno alla Luiss il primo e unico vantaggio dei capitolini su questo parquet (7-10). È un fuoco di paglia, con Filoni in versione Curry che segna qualunque cosa dal campo (15 punti nei primi dieci minuti): Piacenza scappa 22-14 battendo la Luiss su ogni uno contro uno, con i viaggianti sempre a rincorrere sui pick and roll centrali.
Cucci cerca di suonare la riscossa, Fallucca brucia la retina in transizione, Miska con il sottomano rimette la Luiss in partita (32-34 al 17’), ma Piacenza piazza un altro break e chiude all’intervallo 43-38.
Nel terzo quarto l’Assigeco segna da lontano in qualsiasi maniera, ben 8 bombe: tre di Veronesi, Gallo, due di Querci, Bonacini e scava il solco 46-57.
Nemmeno i timeout chiamati da coach Paccariè riescono a smuovere la Luiss, che tenta un timido sussulto con Miska e va all’ultimo riposo sul 77-68. Il quarto periodo scivola via senza grandi scossoni fino al 95-81.
“Abbiamo offerto una prestazione insufficiente– ha dichiarato coach Andrea Paccariè in sala stampa-. Poca energia, poca intensità, molte sbavature: una Luiss non all’altezza. La differenza di passo atletico e fisico è sembrata evidente, in questo momento non dovrebbe capitare ma così è. I numeri sono difficili da commentare, ciò che saltava agli occhi era la maggior voglia di vincere di Piacenza. Ora abbiamo necessità di recuperare le energie mentali e fisiche per un’altra trasferta molto delicata come quella di Udine”.
