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La Mens Sana vince 77-76 una partita che due anni e mezzo fa valeva per la finale scudetto

MILANO – Averne parlato a oltranza in occasione della partita di andata non toglie un grammo di importanza alla sfida tra due piazze come Siena e Roma, due anni e mezzo fa in finale scudetto, ma interessante non solo per le vestigia del passato, tra i club che si sono giocati il vertice del basket italiano da metà anni Duemila in poi: la Virtus aveva vinto quattro delle ultime cinque partite, la Mens Sana otto su dieci. Per Siena era anche la prima partita dopo il passaggio di proprietà all’Associazione dei tifosi che ha rilevato la maggioranza dalla Polisportiva, a fronte del rischio liquidazione. Ha vinto la Mens Sana in volata 77-76 una partita speculativa, più che tattica in senso stretto. Siena aveva iniziato la ripresa con un 7-0 toccando il 46-37, rimontata e sorpassata da Roma fino al 58-64 in un terzo quarto da 4/6 da tre dopo l’1/8 del primo tempo. Punto a punto negli ultimi tre minuti, Voskuil (17 punti) segna il +1 in sospensione a 10” dalla fine, di là Bryant (mvp, 26 punti) risponde con 6”98 sul cronometro. Sulla rimessa, Olasewere perde il controllo della palla, che finisce nelle mani di Callahan (21), che con Ranuzzi addosso non trova il canestro sulla sirena. La Mens Sana si conferma terza, Roma esce dalla zona playoff.

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