
ROMA – Una Roma brutta al limite del grottesco non va oltre il pari contro un modestissimo Genoa non riuscendo a trovare la via della rete nemmeno quando la squadra rossoblu rimane in 10. Per la verità la Roma il gol lo troverebbe pure, al 90’ con una grande giocata di Zaniolo che scarica in porta tutta la sua rabbia al termine di una settimana per lui complicata ma tutto è reso vano dall’arbitro. Durante l’esultanza il numero 22 si toglie la maglia e viene ammonito, cosa da sottolineare perchè poi porterà all’espulsione del giocatore stesso quando Abisso richiamato dal Var annulla il gol romanista per fallo di Abraham nello sviluppo dell’azione. Un contrasto rude considerato fallo, cosa che quest’anno succede solo alla Roma punita sempre e a volte oltre i propri demeriti. Questo episodio peró, non può cancellare una prestazione veramente brutta della Roma che risulta lenta e involuta come se giocasse una partitella del giovedì. Dopo un primo tempo tra i peggiori degli ultimi anni, la Roma nella ripresa prova ad alzare il ritmo: Abraham gira intorno all’area di rigore forse per portare fuori i difensori avversari, con risultato che non struscerà un pallone per la maggior parte del match; Zaniolo va ad intermittenza mentre non c’è un’idea che possa portare ad impensierire Sirigu. Entra Felix che provocherà l’espulsione di Ostigaard e niente più, così come sarà impalpabile la prova di El Sharaawy apparso distratto e fuori condizione. Come detto la Roma il gol lo troverebbe nonostante una prova imbarazzante, ma Abisso cancella tutto con la collaborazione dei suoi complici, seduti in sala Var. Alla fine comunque la squadra giallorossa, esce con le ossa rotte da una partita che poteva e doveva dare slancio per andare martedì a San Siro a giocare contro l’Inter per portarsi a casa una qualificazione in Coppa Italia, diventata ora vitale per salvare una stagione che era partita con le maggiori aspettative, visto l’arrivo di Mourinho che sembrava presagire a giorni felici che per il momento altro non sono che sogni infranti di un tifoso quello romanista, che continua a soffrire per delle prestazioni brutte e insensate, come non si vedeva da anni.
