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magro-omegnaIn vista del match tra Acea Virtus Roma e Paffoni Omegna, abbiamo intervistato il coach dei piemontesi, Alessandro Magro. Queste le sue parole:

LA SFIDA CONTRO ROMA – Sarà una partita importante per noi, lo dice chiaramente la classifica. Non abbiamo presunzione ma siamo consapevoli di affrontare una squadra che non credeva di trovarsi in questa situazione dopo 9 giornate. Dovremo cercare di continuare nel momento positivo che stiamo vivendo già dalla partita in casa contro Scafati, persa poi in maniera rocambolesca. Vogliamo venire a Roma pensando di poter essere una squadra corsara che può fare risultato pieno. Questo è un campionato con molti risultati sorprendenti: le prime in classifica hanno già perso due volte e chi sta in basso come noi e Roma ha ben tre vittorie. E’ un campionato senza un vero e proprio dominatore, la classifica è corta.

LA FORZA DEL GRUPPO – Un giocatore su cui la società ha puntato molto fin dallo scorso anno è Iannuzzi. Nel passato campionato fu l’unico, insieme a Maggioli di Jesi, ad essere eletto per due mesi consecutivi giocatore del mese. E’ un giocatore del ’91, in crescita, che ha subìto come tutta la squadra l’impatto con un campionato assolutamente non paragonabile alla passata Silver; è molto più impegnativo, con un livello fisico e tecnico ben più alto. I due americani, Moore e Smith, ci stanno dando una mano, ma questa è una squadra costruita per distribuire le responsabilità in maniera equilibrata e su più giocatori possibili. Penso ad esempio all’importante impatto di Gurini dalla panchina, che nell’ultima partita ha segnato 16 punti in 16 minuti, o ad elementi del quintetto come Zanelli e Casella, con diverse età ed esperienze, ma entrambi cestisti di prospettiva e prospetti nazionali. Siamo una squadra molto molto giovane: non puntiamo sull’esperienza, ma sulla motivazione e la voglia di emergere.

LE TANTE SFIDE TRA ROMA E SIENA – Ho vissuto tutte le storiche sfide tra Roma e Siena, fin dal primo anno di Pianigiani ero nello staff tecnico della Mens Sana. Sono state partite memorabili, ricordo il primissimo anno contro la Virtus di Bodiroga all’ultimo anno della sua carriera: quella era una squadra incredibile, la gara a Siena con i 3 overtime fu memorabile. Ho provato l’avventura di head coach due anni fa dopo il fallimento della società e mai mi sarei aspettato di affrontare Roma quest’anno. Mi fa piacere tornare nel palazzetto dove ho vissuto l’ultimo scudetto di Siena, tornare in una piazza storica che merita un altro livello di pallacanestro e visibilità; Roma merita il massimo possibile. Non sento particolarmente questo match perchè Siena ed Omegna sono situazioni diverse, ma mi piacerebbe rivivere quei fantastici momenti tra squadre che hanno dominato per anni la scena della pallacanestro italiana.

LARGO AI GIOVANI (ALLENATORI) – Viviamo un momento difficile sotto il punto di vista della propulsione del movimento cestistico, e speriamo che noi giovani allenatori possiamo continuare a fare della nostra passione un lavoro. Non è un momento facile per chi ha scelto di fare questo mestiere; è importante che ci sia un ricambio ed è bello vedere che ci siano ragazzi giovani come Ramondino, Carrea o me che possono avere la possibilità di emergere dopo anni di apprendistato. Molti di noi presso le società in cui sono cresciuti hanno vissuto una sorta di master universitario, come ad esempio gli 8 anni che ho trascorso a Siena. Lo studio, il lavoro, il sacrificio: è bello che tutto questo possa essere contraccambiato con la possibilità di allenare e farsi conoscere. Conta ovviamente anche la fortuna, come ad esempio farsi trovare al posto giusto nel momento giusto. E’ importante che queste nuove leve possano ripetersi nel tempo ed al massimo livello possibile.

Matteo Buccellato

Di admin

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