
ROMA – La copertina non poteva che essere riservata a Claudio Ranieri, che da quando ha preso la Roma ha fatto più punti di tutte le altre squadre. Il 4-0 contro il Monza va ben oltre un successo ottenuto contro l’ultima della classe; innanzitutto visti anche i risultati dell’ultima giornata, la zona Europa è ora ad un tiro di schioppo (Bologna e Milan ad un punto, Fiorentina a 2). Poi finalmente, il mister può contare su una rosa lunga e omogenea. Come già successo dopo la fine del mercato di gennaio, il mister stravolge ancora l’undici titolare, rinunciando oltre all’infortunato Dovbyk, pure a Dybala, Kone, Paredes ed El Sharaawy, ma vista la buona lena di gente come Shomurodov, Baldanzi e Soulè il rischio era assolutamente calcolato. Già dopo 10’ la Roma era avanti grazie al gol a giro di Salaemakers un altro divenuto fondamentale nello scacchiere giallorosso. Il dominio del primo tempo è imbarazzante (76% di possesso palla) col Monza che capitola di nuovo grazie ad una magia di Soulè il cui cross permette Shomurodov di testa di raddoppiare. Nesta tenta di cambiare qualcosa nell’intervallo, inserendo Petagna prima e Keita Balde dopo ma è tutto inutile. Il Monza continua a fare da sparring partner alla Roma che prima trova il tris con Angelino (terzo gol in fotocopia per lui) servito da Cristante, poi cala il poker con lo stesso Cristante assistito stavolta da Dybala entrato nel finale. Si chiude così un match davvero senza storia che oltre a rilanciare la Roma in chiave campionato, manda un chiaro messaggio all’Atlethic Bilbao (avversario di Europa League negli ottavi) che aveva provato a spaventare i giallorossi col 7-1 rifilato al Valladolid, ultimo nella Liga.