ROMA- Quello che tutti i tifosi della Roma avevano sempre sognato, ma che la storia recente della squadra giallorossa, non avev quasi mai reso possibile. La Roma si riscopre testacccina e tenace come quella degli anni ‘80 e si guadagna un posto tra le prime 8 d’Europa, battendo lo Shaktar in maniera intelligente, ordinata e decisa, senza che gli ukraini riescano ad indirizzare un pallone che sia uno verso la porta di Alisson che stavolta, al contrario dell’andata, vive una serata di assoluta tranquillità. Nel primo tempo dopo aver saggiato la porta avversa al 1’, gli uomini di Di Francesco decidono di attendere gli avversari e colpirli con imbucate improvvise, ma la scarsa lena di Under e la poca precisione di Perotti rendono vani i tentativi di arrivare a dama. La squadra giallorossa peró non si scompone e, al contrario di altre volte, continua a ragionare con la testa e ad aspettare l’errore difensivo cui i difensori ospiti sono avvezzi. E così dopo una manciata di minuti della ripresa, ecco arrivare preciso il colpo mortifero di Edin Dzeko, bravo ad infilarsi tra l’ex linee ucraine, ad eludere il fuorigioco alto ed a trasformare in oro un assist volante di Kevin Strootman, con tanto di tunnel al portiere avversario. 1-0 e Olimpico impazzito di gioia. A questo punto ci si attende la rabbiosa reazione degli uomini di Fonseca che invece continuano a soffrire l’impostazione tattica della Roma rischiando pure la nuova capitolazione. È così Edin il magnifico dopo aver sfiorato il bis su assist di Nainggolan, costringe lo Shaktar a rimanere in dieci uomini per un fallo da ultimo uomo sullo stesso numero 9 giallorosso lanciato a rete. Il finale è un lungo attendere in una corsa più contro il cronometro che contro gli avversari incapaci di bucare il fortino giallorosso. Al fischio finale via ai festeggiamenti con Roma ai quarti dopo 10 anni e Di Francesco che da esordiente ottiene un risultato personale storico. Venerdì occhio alle urne per sapere chi sarà l’avversario giallorosso sicuro quarti.
