Condividi l'articolo

OPORTO – La Roma abbandona la Champions perdendo 3-1 al Do Dragao, dopo i tempi supplementari. Per raccontare l’epilogo del match, però bisogna iniziare dal secondo tempo supplementare con Dzeko che si pappa per due volte, la seconda delle quali clamorosa, il gol partita per troppa sufficienza, come se il bosniaco stesse giocando una partita scapoli ammogliati. Il tempo di ribaltare il fronte ed il buon Florenzi decide di accoppare un avversario in area di rigore, con palla ben lontana dal giocatore preso per la maglia dall’esterno giallorosso. La frittata è servita sul piatto d’argento all’arbitro Cakir che controlla il Var è concede il penalty trasformato da Telles. Ma come se non bastasse, lo stesso turco, che definire un arbitro è troppo, sorvola su un fallo in area portoghese si danni di Schick Ad una manciata di minuti dal termine. Stavolta il Var non viene nemmeno consultato. Finisce così con la Roma sbattuta fuori dai suoi errori e da un arbitraggio ai limiti del grottesco. Si perché anche i 2 gol del Porto nei tempi regolamentari erano nati da un errore di Manolas in disimpegno, in occasione dell’ 1-0 ed uno di Karsdorp in uscita dall’area di rigore, nella rete del 2-1. Nel mezzo la giocata di Perotti che costringeva il difensore avversario al fallo per il penalty realizzato da De Rossi, poi costretto ad abbandonare il match per infortunio prima della fine del primo tempo. All’88’ per la cronaca era stato proprio Perotti a divorarsi il match Point dopo un’azione personale terminata con una conclusione a lato, quando era comodo l’assist per Zaniolo solo davanti a Casillas. Una marea di errori gravissimi che hanno sancito la disfatta di una squadra che con un pizzico in più di attenzione ora non starebbe qui a piangere sugli errori arbitrali, peraltro netti, ma giunti dopo le nefandezze di una squadra che chiude il proprio cammino in Champions per colpe proprie e non. Il destino di Di Francesco ora sembra scritto col tecnico abruzzese sempre più lontano da Trigoria.

Lascia un commento