Conferenza stampa di Daniele De Rossi a Trigoria tra vicenda Dybala, Empoli e ultimi giorni di mercato.
Quanto manca alla Roma per completarsi?
“Per completarsi manca una settimana, quindi 7 giorni, ci sarà tempo per parlarne ,come sempre ho detto è prematuro fare bilanci ora. Per quanto riguarda la situazione di Paulo, situazione emozionante, ricca di sali e scendi, siamo sicuri che i tifosi domani saranno con noi, lo sarebbero stati comunque, hanno rinnovato in tantissimi, prima che questo diventasse un caso e sono rimasti al nostro fianco sempre. La sua scelta abbiamo visto che reazioni ha scatenato. Ha rifiutato cifre importanti, nel mondo del calcio non è più una cosa tanto comune. entusiamo ci sarebbe stato comunque, sicuramente in lui vedono anche un leader tecnico, decisione in funzione di quello che è l’amore dei tifosi della Roma nei suoi confronti e nei confronti della squadra. Penso che comunque sia una bella storia, non frequente nel mondo del calcio. Devono essere orgolgiosi di queste decisioni che sono frutto e merito dell’amore che c’è dei tifosi nei confornti dei giocatori e dei loro beniamini”.
Sull’Empoli.
“Perché non è più facile studiarlo? Non è mai facile studiare gli avversari, perchè sai che possono sempre cambiare qualcosa in corsa. Poi ci sono poche partite come hai detto tu, però conosciamo anche Roberto D’Aversa, non è che allena da due partite. Sappiamo cosa chiede alle sue squadre, l’Empoli è una squadra con talento, l’ultima partita non la prenderei d’esempio per mille motivi, ma sarà una partita difficile. Quello che mi è dispiaciuto è che in queste due settimane delle partite che abbiamo giocato non si è mai parlato. Noi siamo stati bravi, dentro la nostra gabbia calcistica e tecnica a isolarci un po’, ma non è mai facile e sono sicuro che domani se iniziassimo a pensare all’Empoli alle 6/7/8:45 sarà troppo tardi, noi abbiamo fatto in questi giorni e abbiamo lavorato in funzione di una partita che sarà molto difficile e diversa da quella dell’anno scorso, speriamo che sia diverso il risultato finale”.
Quanto è importante poter bilanciare per la Roma questo progetto tattico in attacco del 4-3-3, con i due sudamericani dietro a Dovbyk e il progetto tattico di questa estate che adesso viene rilanciato? Con il ritorno di Dybala non è precluso l’arrivo di un esterno che possa allargare il campo, come si era detto dopo la partita contro l’Olympiacos?
“Con i due sudameriani sotto punta diventa 4-3-2-1, il 4-3-3 è un po’ diverso per come lo intendo io, con la gente che gioca con i piedi sulla linea, cosa difficile che possiamo chiedere a Paulo, quindi potremmo doverla cambiare qualora giochi lui, se giocherà lui o se giocherà insieme a Matias, anche a lui dovremo chiedere di cambiare qualcosina, però assolutamente sì, possono giocare insieme, lo abbiamo sempre detto, non c’è preclusione da parte mia sotto quel punto di vista. I giocatori bravi giocano insieme, a volte uno solo, a volte nessuno dei due. Sono due miei giocatori di grande talento, anche gli altri, che hanno altri talenti, che magari a voi, addetti ai lavori e appassionati del calcio piacciono meno, di volta in volta in base all’avversario sceglierò chi sarà meglio mandare in campo secondo me. Abbiamo due esterni oltre a Paulo e Matias, Zale e Stephan, vedremo cosa succederà negli ultimi giorni. Abbiamo Joao, un giocatore del futuro assicurato al 100%. Abbiamo Baldanzi che gioca un po’ più dentro, lo sto vedendo molto bene da mezzala, continua a piacermi come gioca più dentro il campo. vediamo cosa succederà, penso che non ci sia niente di diverso da quello che succede nelle altre squadre. E per comprare altri giocatori serve fare spazio sia numerico, a volte anche a livello economico, come successo alla Juve, che ha dovuto vendere Soulé per comprarne altri. Discorso che vale per tutti, dalla prossima settimana non vi dirò più vedremo perché non ci sarà più tempo e saremo più consapevoli di chi siamo. Il problema sta a monte, una gestione del calciomercato che imbastardisce le mie giornate che rovina le mie giornate e confonde le mie giornate, perchè le prime partite c’è chi gioca sul mercato, chi alcuni lacuni giocatori con soluzioni tecnico tattiche. La prima settimana è un casino, basterebbe farlo finire e mettersi d’accordo che può finire 2-3 settimane prima senza che cambi nulla. Nessuno sarebbe contrario, infastidisce però tutti quanti”.
Sui giocatori in uscita e Karsdorp.
“La società non mi ha mai chiesto di mettere in disparte nessuno. Non lo farem domenica. Noi tiriamo fuori da allenamenti, partite e amichevoli quelli che sapremo già che partiranno, savo ripensamenti. Facciamo questo per evitare che un deal già chiuso si complichi per un infortunio. Per il resto mai ricevuto indicazioni in merito. Per quel che riguarda giocatori che sono entrati e usciti meritavano di essere allenati, se lo sono meritato sul campo come atteggiamento, quindi i vari Belotti, che non è tornato, Solbakken, tutti i ragazzi così, meritavano di essere allenati, anche perché c’era anche l’aspetto tecnico che andava di pari passo, a volte puoi essre colpito da un giocatore che non avevi mai allenato, non nego che ola Ola altri che sono usciti, come Marash, hanno fatto un precampionato eccezionale. È normale che avrebbero avuto poco spazio qui e quindi meglio così. Per quanto rigarda Rick, scelta mia, ho comunicato alla società che non faceva parte dei miei piani e non credo che questa cosa cambierà. Poi ci sono discorsi societari e io devo sempre ascoltarli. Loro hanno assecondato la mia richeista di non averlo a disposizione e Rick è un mio ex compagno di squadra, un mio amico, però per mille ragioni non era giusto che conitnuasse con noi e che avesse spazio qui. Spero lo trovi altrove perchè buon giocatore e se lo merita. Io, ripeto, ascolto la società che se dovesse dirmi che d’ora in poi lui fa parte della rosa io lo allenerò, perché non ha fatto niente di osceno di clamorosamente grave, ma piccoli fattori sia tattici che tecnici che comportamentali mi hanno portato a prendere questa decisione, della quale mi prendo tutta la responsiabilità. Sono stato assecondato e abbiamo fatto una scelta così, quindi vediamo che succede, spero che trovi una squadra, è n un buon giocatore e si meriita di giocare”.
Sulla gestione del rinnovo automatico di Dybala.
“Faccio l’allentaroe e lui verrà gestito da un allenatore e una società. Non posso stare a pensare a queste clausole. Ho letto una cosa, non so neanche se è vera, ma siamo d’accordo”.