ROMA – Doveva essere la serata della festa a Dybala, dopo una decina di giorni intensi, conclusi come tutti sanno con la permanenza della Joya a Roma; a fare festa invece è l’Empoli che quasi incredulo incassa un successo che è un inedito per la propria storia (toscani mai vittoriosi nell’Olimpico giallorosso) per quanto meritato. Eppure la squadra di D’Aversa tenta in tutti i modi di tenere in vita i giallorossi, sbagliando l’imponderabile prima con Colombo che da zero metri di testa colpisce la traversa dopo un miracolo di Svilar su Fazzini e poi con Gyasi che sempre di testa non centra la porta anche lui praticamente dalla linea della stessa. La Roma ci aveva provato all’inizio con Dovbyk macchinoso e spaesato che spaventava la difesa ospite con una conclusione ribattuta da Viti. Il giochino del lancio lungo per l’ucraino sembrava funzionare e così la Roma dopo un quarto d’ora circa, smetteva inspiegabilmente di farlo. Inizia un’incredibile girandola di passaggi alla ricerca di Dybala e Soulè, che continuano a pestarsi i piedi ed a essere imbrigliati dagli avversari. De Rossi a centrocampo ripresenta la coppia più lenta del mondo, Paredes e Cristante e i pari ruolo dell’Empoli ci sguazzano (Fazzini sembra un novello Maradona al loro cospetto). L’allenatore giallorosso continua a spostare il duo fantasia argentino facendoli girovagare per il campo senza senso e dopo un legno di Pellegrini arriva il meritatissimo vantaggio ospite. Ennesimo rientro pigro dei giallorossi e Gyasi stavolta non può sbagliare. Si va al riposo con l’Empoli avanti e l’Olimpico che fischia sonoramente. Nella ripresa ci si aspetta una rivoluzione da parte di De Rossi che in effetti ricorre alla difesa a 3 lasciando però Paredes e Cristante in mezzo ad una valle di lacrime. Le Fee continua a scaldarsi (perché non ha giocato dall’inizio? Ce lo spieghi il buon Daniele) e l’Empoli raddoppia. Paredes aggancia ingenuamente Esposito in area di rigore e Colombo dal dischetto fa 0-2. De Rossi mette dentro Shomurodov, Baldanzi e lo stesso Le Fee dopo che aveva già inserito Zalewski. L’Empoli maramaldeggia, fin quando non saltano tutti i dettami tattici. La Roma è pure sfortunata e nella stessa azione colpisce l’incrocio dei pali con Pellegrini e il palo con Mancini di testa. Nell’arrembaggio finale, è Shomurodov a regalare speranze al popolo giallorosso con uno stacco imperioso che non lascia scampo al portiere avversario. Si chiude con un altro palo colpito stavolta da Dybala e sulla ribattuta Shomurodov è steso platealmente a terra da un avversario e colpisce malamente la palla. Sarebbe rigore ma ne arbitro ne Var intervengono, probabilmente per non privare l’Empoli di una vittoria sacrosanta (però il regolamento dice che quando è rigore bisognerebbe darlo). La Roma esce con le ossa rotte da questa partita con De Rossi in confusione e col mercato che tra domani e sabato regalerà sorprese, sia in entrata che in uscita.