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ROMA- Ci vuole un gol di Dovbyk per scardinare la resistenza di un Cagliari solido e ben messo in campo; la Roma come tutte le squadre impegnate in settimana nelle coppe, risente degli sforzi di Bilbao e nel primo tempo fatica a produrre azioni offensive. Ranieri sposta a Rensch nei tre di difesa e rispolvera Kone tenuto in naftalina nel giovedì di Europa. Dovbyk al centro dell’attacco non trova gli spazi giusti anche se le uniche conclusioni verso la porta di Caprile, portano proprio la sua firma (un tiro alto dal limite ed un colpo di testa uscito di poco). Il Cagliari quando può si affaccia dalle parti di Svilar, costretto a fare gli straordinari su un tocco sotto misura di Piccoli. Il primo tempo finisce inevitabilmente a reti inviolate. Nella ripresa la Roma prova ad intensificare i suoi attacchi anche se il Cagliari stavolta prova a rispondere colpo su colpo. Ranieri comincia a pensare ai cambi, quando Dovbyk diventa finalmente protagonista: prima si pappa un gol facile facile davanti a Caprile, poi sul conseguente corner gira in porta una palla vagante nell’area piccola. È il gol liberatorio per lui che poco dopo lascerà il posto a Shomurodov. Entrano anche Cristante, El Sharaawy e Dybala e la Roma sembra sciogliersi. Nell’azione più bella della partita, Dybala col tacco mette El Sharaawy davanti al portiere ma la notizia brutta non è l’errore del faraone da buona posizione; nell’esecuzione della giocata infatti, la Joya si fa male ed è costretto ad abbandonare la contesa dopo nemmeno 10’ dal suo ingresso in campo (dentro Pisilli). La squadra giallorossa perde smalto col Cagliari che ci prova. Rensch ad una manciata di minuti dal termine si fa male ma non può essere sostituito perché Ranieri ha finito i cambi e si soffre fino al termine. Svilar blinda il successo con un paio di interventi da applausi che gli valgono il premio di migliore in campo. Finisce 1-0 con la Roma che porta a casa un successo notevole visti anche i risultati degli altri campi: le sconfitte di Lazio (crollo a Bologna) e della Juventus (3-0 a Firenze) riaprono scenari europei che fino a qualche mese fa sembravano una chimera (zona Champions a 4 punti).