Gentile Ita-IceAgli Europei sofferta vittoria contro la modesta Islanda. Azzurri trascinati da Gentile e Aradori. Ma gli Nba dove sono?

We are family, è l'accattivante slogan pensato dalla Federbasket per lanciare le gesta delle nazionali. Beh nella famiglia dell'Italbasket c'è qualche problemino che un buon padre di famiglia come Pianigiani deve risolvere. Ed in fretta. Perché nella seconda uscita dell'Eurobasket l'Azzurra ha colto il primo successo, ma il sofferto 64-71 sull'Islanda, terra di elfi che non si sapeva così incisiva nella palla a cesto, lascia tante perplessità. Che si accompagnano alla preoccupazione per le condizioni di capitan Datome. Gigione ha lasciato dolorante il campo per il riacutizzarsi del problema muscolare che aveva allarmato durante la preparazione e che andrà monitorato giornalmente.

Per vincere contro una squadra monodimensionale, composta dalla vecchia conoscenza virtussina Jon Stefansson e da tanti ragazzotti di buona volontà, sono servite delle giocate estemporanee di Pietro Aradori, lucido nel cercare prima una soluzione attaccando il ferro, canestro buono e libero supplementare che hanno spezzato l'equilibrio aquota 62, e poi una posizione profonda in post bass che ha regalato i liberi del 62-67 con meno di 2' da giocare.

Grande merito quindi ad Aradori per le gesta finali ma palma del migliore ad Alessandro Gentile. Il figlio d'arte ha giocato con una intensità sconosciuta ad alcuni titolati compagni d'azzurro che militano in Nba come Belinelli e Bargnani, che ha poi infiocchettato con giocate di pura classe. 21 punti, 4 assist ed altrettanti rimbalzi ed una faccia cattiva che sembra non appartenere all'espressione di altri. Partita difficile per Gallinari, penalizzato da un arbitraggio fiscale e fuori in largo anticipo per falli.

L'avvio di gara ha chiarito quali sarebbero state le armi che i simpatici islandesi avrebbero sfruttato: difesa collassata all'interno dell'area, per proteggere quintetti bassi dai muscoli dei lunghi azzurri e tanto tiro da 3 punti. 12-9 per i nordici con triplona di Baeringsson ma l'ingresso in campo di Datome, che ha deciso di sfruttare i suoi centimetri contro il diretto avversario ha prodotto un allungo che un canestro di Melli ha dilatato fino al 15-22 del 6'30″. L'idea di una cavalcata salutare che avrebbe ripulito le coscienze dopo l'inopinata sconfitta contro i turchi è stata scacciata via dalla reazione immediata di Stefansson e compagni. Datome ha lasciato il campo sofferente per il solito muscolo birichino ed al 20' il tabellone ha segnato un poco rassicurante 37-41 per l'Italbasket. Vantaggio immutato al 30', 48-52 ed Hackett protagonista di una fiammata con 5 di fila per scacciare la paura e rimetersi avanti 52-57. In rapida successione quarto e quinto del Gallo e allungo da brividi per l'Islanda che con un 8-0 che ha avuto la pesantezza di un uppercut è volata avanti 62-59 al 36'38″.

Sconfitta da eliminazione ad un passo ma la medicina per la grande malata è arrivata da Belinelli, 3 liberi per l'aggancio a 62, e poi dai 5 insaccati da Aradori. Serviva vincere ma la strada per riuscire ad entrare tra le prime quattro che voleranno alla seconda fase è lunga e difficile.E domani, dopo il riposo di oggi, si torna in campo alle 21 contro la Spagna.