Condividi l'articolo

La storia della Cesarano Scafati e’ la realizzazione di un sogno che un po’ tutti gli appassionati di basket conservano nel cassetto: costruire una squadra tutta propria. Cosi’, nel 2010, la societa’ campana nasce dall’idea di un gruppo di amici e si iscrive al campionato di Prima Divisione.

I fondatori difficilmente avrebbero immaginato, pero’, di bruciare le tappe in cosi’ breve tempo ed arrivare fino alla Serie B, vincendo ogni anno un campionato, tranne quello di Promozione, perso in finale e chiuso con un ripescaggio. Dopo aver conquistato gara 3 sul campo di Bellizzi, due stagioni fa la squadra di Iovino veniva promossa in C nazionale, dove otteneva nell’anno del matricolato lo sbarco in serie B al termine del vittorioso spareggio di San Vincenzo (Livorno), contro la Virtus Spes Imola battuta 66-56.

Quasi del tutto rinnovato e’ il roster di questa stagione, con la sola conferma dello staff tecnico in panchina, di Ernesto Carrichiello ed il ritorno di Roberto Malpede in campo, ad affiancare un gruppo tutto nuovo. Solida ed abbastanza abituata a questi livelli nel quintetto, la squadra costruita dal ds Pasquale Festa pare leggermente corta nelle rotazioni e nello sfortunato esordio interno contro Palermo (70-80) il solo Sansone, due stagioni fa nelle giovanili dell’Eurobasket, ha giocato piu’ di dieci minuti, mentre piu’ brevi sono state le apparizioni di Monacelli, Malpede ed Esposito.

Il quintetto, tuttavia, e’ assolutamente meritevole di rispetto e pare ben incastrato nel mosaico complessivo, con Niccolo’ Petrucci (guardia ’89 originaria di Ostia, lo scorso anno a Legnano) e Biagio Sergio (ala ’86, di ritorno in Campania dopo la promozione con la Mens Sana Siena) tiratori potenzialmente micidiali da oltre l’arco e Vincenzo Di Capua (play ’87, promosso con lo Scafati Basket due anni fa) ed Ernesto Carrichiello (ala ’84) abili giocatori di uno contro uno. Il pivot titolare e’ invece Marko Mlinar, lungo trentaduenne gia’ visto in Italia a Catanzaro e soprattutto Gragnano, giocatore roccioso che ha fatto nei migliori anni della sua carriera dell’atletismo e la fisicita’ le sue caratteristiche migliori.

Il quintetto scafatese, spesso teso alla finalizzazione nei primi secondi dell’azione che all’attacco a difesa schierata, predilige i ritmi alti e fa dell’istintivita’ la sua arma preferita, un’idea pericolosa per gli avversari in giornate particolarmente ispirate al tiro da fuori, ma complicata in partite come quella di domenica. Contro Palermo, infatti, le percentuali sono rimaste piuttosto basse (5/28 da tre, 1/10 per Di Capua e Carrichiello, 2/8 a testa per Petrucci e Sergio) e cinque minuti di confusione prima dell’intervallo hanno generato un break (da 25 pari a 29-46) che ha segnato gia’ nella prima meta’ di gara in maniera irreversibile l’esito del confronto. Pienamente sotto controllo ospite la seconda frazione, con gli ospiti in grado di contenere massimo fino al -8 i generosi tentativi di rientro dei padroni di casa.

LA PRIMA PARTITA

Cesarano Scafati Basket – Aquila Palermo 70-80 (18-20; 29-46; 48-58)

Cesarano: Di Capua 13, Carrichiello 18, Sergio 15, Mlinar 12, Petrucci 8, Sansone 3, Malpede 1, Monacelli, Esposito, Vitiello ne. All. Iovino

Palermo: Stella 20, Requena 8, Azzaro 2, Di Emidio 10, Merletto 8, Cozzoli 12, Ondo Mengue 11, Antonelli 9, Rappa ne, Urbani. All. Tucci

ROSTER

# 3 Fabio SANSONE, playmaker 1996

# 4 Daniele MONACELLI, guardia 1995

# 5 Vincenzo DI CAPUA, play-guardia 1987

# 6 Marko MLINAR, ala – pivot 1983

# 7 Ernesto CARRICHIELLO, ala 1984

# 8 Niccolo’ PETRUCCI, guardia 1989

# 15 Roberto MALPEDE, ala 1988

# 18 Roberto VITIELLO, play 1998

# 21 Biagio SERGIO, ala 1986

# 22 Mariano ESPOSITO, guardia 1996

All. Luigi Iovino

Lascia un commento