Venti giorni di ansia, cuore che batte all’impazzata, notti agitate a metà tra il sogno e la paura. L’attesa è finita e alle 21 la Roma di José Mourinho scende in campo alla Puskas Arena di Budapest contro il Siviglia nella finale di Europa League. Appuntamento che segue di un anno quella di Conference League conquistata all’Arena Kombëtare di Tirana battendo il Feyenoord. I giallorossi, reduci da una stagione a dir poco ricca di incidenti di percorso, hanno l’opportunità di lasciarsi tutto alle spalle e spiccare un salto nella storia. Di fronte al loro il Siviglia, solo undicesimo in Liga ma anch’esso completamente tarantolato sulla scena europea. Club tra l’altro che il trofeo in palio questa sera lo ha già messo in bacheca altre sei volte. Per la sfida della Puskas Arena, fatta eccezione del lungodegente Kumbulla, lo Special ha recuperato tutti i suoi uomini. C’è Smalling, c’è Spinazzola e c’è anche Dybala. Smaltito il dolore alla caviglia sinistra, la Joya sembrava doversi adattare ad un impiego part time, tuttavia dopo il risveglio muscolare di questa mattina ha dato disponibilità a Mou per un posto nell’XI d’avvio. Ultima gara da titolare del 21, un mese e mezzo fa. Dal 1′ la Roma affronta dunque la finale con questo 3-4-2-1: Rui Patricio a guardia dei pali, Smalling al centro della difesa, Mancini da una parte e Ibanez dall’altra braccetti; sull’out di destra Çelik, a sinistra Spinazzola, per linee interne Cristante e Matic a mettere ordine; reparto offensivo sulle spalle di Dybala e Capitan Pellegrini sottopunta ad Abraham. Molte poi le soluzioni alternative disponibili in panchina quali Llorente, Wijnaldum ed El Shaarawy. Josè Luis Mendilibar, allenatore del Siviglia dovrà fare i conti con un’assenza non di poco conto, quella dello squalificato Acuna, dopo il rosso nella semifinale di ritorno con la Juventus. Nella rifinitura di ieri si è bloccato Badé che gioca comunque stringendo i denti. Il lineup di partenza andaluso ricalca per 9/11 la squadra che ha battuto venti giorni fa la Juventus. Unica variante l’ex Inter Telles a rilevare Acuna. In un 4-2-3-1 Bounou in porta, protetto dalla retroguardia da destra Navas-Badé-Gudelj-Telles; Rakitic e Fernando a far da schermo davanti alla difesa poi linea a tre formata da Ocampos, Torres e Gil alle spalle della punta En Nesyri. Tra i sostituti diversi pezzi da 90 quali gli ex italiani Papu Gomez e Lamela, quest’ultimo vecchia conoscenza in maglia romanista. Arbitra il classe ’78 britannico Anthony Taylor, che ha già diretto i giallorossi nel vittorioso quarto di ritorno dell’Olimpico col Feyenoord (4-1). In caso di parità al 90′, verdetto rimandato ai tempi supplementari ed eventualmente ai calci di rigore.
FORMAZIONI UFFICIALI CONFERMATE
SIVIGLIA (4-2-3-1): Bounou; Navas, Badé, Gudelj, Telles; Rakitic, Fernando; Ocampos, Torres, Gil; En Nesyri. All. José Luis Mendilibar.
ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Çelik, Cristante, Matic, Spinazzola; Dybala, Pellegrini; Abraham. All. José Mourinho.
