Condividi l'articolo

FIRENZE – Eccoci qua: dopo 3 mesi lunghi e di febbrili trattative…torna la Serie A! 

Per la I° giornata i riflettori sono tutti puntati sullo stadio “Artemio Franchi” di Firenze per una fra le gare con più fascino del centro-Italia: Fiorentina-Napoli…quando si dice “gemelli diversi” in campo. Questa gara affonda le radici nella fine dell’estate 1926: il 25/8 nacquero i partenopei con il nuovo nome della vecchia compagine Internapolis, nata a sua volta dalla fusione dei 2 club cittadini preesistenti (Naples F.C. e U.S. Internapoli) mentre i toscani vennero alla luce 96 ore dopo dall’unione di altri 2 team (Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas e Club Sportivo Firenze).

Dalla stagione 1926/27 inizierà una meravigliosa storia: assieme a Lazio,Roma queste 2 compagini si porranno a spine nel fianco dei potenti al nord anche se, fino a fine anni ’70 solo i viola riusciranno ad ottenere risultati di rilievo (2 Scudetti nel 1955/56, 1968/69; 4 Coppe Italia nel 1939/40, 1960/61, 1965/66, 1974/75; 1 Coppa delle Coppe nel 1960/61) oltre ad essere la I° italiana ad arrivare in finale di Coppa dei Campioni (nel 1956/57) con tecnici competenti a livello di Bernardini o Pesaola intanto che i campani non riuscivano a trovare l’ultima carta che gli facesse saltare il banco al netto di 2 Coppe nazionali (1961/62 e 1975/76) con ancora Pesaola e Vinicio a dirigere.

La svolta nella storia di questo confronto avviene negli anni ’80, quando i Pontello prendono in mano la Fiorentina e Ferlaino (arrivato nel 1969) decide di costruire un grande Napoli…è leggenda: dopo DeSisti, Montuori e Juliano, Clerici, Sivori molti altri campioni a livello di Antognoni, Graziani, Socrates, Passarella, Bertoni opposti a Ferrario, DeNapoli, Giordano, Krol, Careca (senza dimenticare il doppio ex Pecci) iniziano a vestire le 2 maglie parallelamente all’inasprimento dei rapporti fra le tifoserie negli anni d’oro del tifo organizzato italiano e scontri violenti ad ogni confronto. Sono questi anche gli anni del duello fra 2 dei giocatori considerati più forti al mondo: Baggio I° e Maradona, i 2 mitici N.10 in campo (proprio il “codino nazionale” segnerà il suo I° gol in Serie A il 10/5/1987, nel giorno del I° tricolore azzurro)…proprio allora il Napoli vivrà il suo ciclo più glorioso avendo Bianchi, Bigon a condurre: Scudetto del 1989/90, Coppa Uefa 1988/89, Supercoppa Italia 1990 senza tralasciare il “double” nel 1986/87 (I° club del sud a riuscirci) intanto che la Fiorentina cercava di emergere restando a secco…curioso fu il caso della finale di Coppa Uefa proprio del 1989/90: i viola soccomberanno dinanzi alla Juventus dopo aver fatto fuori in semifinale il Werder Brema, ovvero gli “aguzzini” del Napoli campione in carica agli ottavi: se la semifinale di quel torneo fosse stata un ulteriore derby fra team del nostro paese avendo in campo l’ennesimo duello Baggio-Maradona, la storia sarebbe potuta cambiare per quello che riguarda la conquista della coppa? Non ci è dato saperlo…

Il decennio degli anni ’90 vedrà entrambi retrocedere e risorgere specie per i fiorentini guidati da CecchiGori, in grado di vincere le Coppe nazionali del 1995/96 e 2000/01 oltre alla Supercoppa del 1996 guidati da Batistuta (grande amico di “Re Diego”) ma poco dopo sarebbe arrivato l’inferno…

Nel 2002 fallisce la società in riva all’Arno mentre lo stesso destino tocca al team del Volturno nel 2005; sembra un incubo senza fine ma l’arrivo dei Della Valle avversi a De Laurentiis rinfocola la rivalità attraverso allenatori del calibro di Prandelli, Montella contro Mazzarri, Benitez, Ancelotti senza contare  tantissimi fuoclasse (Mutu, Pizarro, Montolivo, Toni, Gilardino e Koulibaly, Hamsik, Cavani, Lavezzi, Mertens per citarne solo alcuni) al netto del fatto che gli spettri dell’illecito sportivo busseranno alla porta dei fiorentini anche nella primavera del 2006, quando il club resterà fra i più coinvolti della maxi-inchiesta denominata “Calciopoli” assieme al mucchio Juventus-Milan-Lazio-Reggina-Arezzo riuscendo comunque a uscirne con meno conseguenze degli altri. 

Nella città di Giotto sono 18 anni che si resta a bocca asciutta mentre sotto il Vesuvio sono arrivate 2 Coppe nazionali (2011/12, 2013/14) ed 1 Supercoppa di lega (2014), ma purtroppo vi sarà pure un trofeo che sarà alzato intriso di sangue…È la sera di Sabato 3/5/2014 e all'”Olimpico” di Roma si gioca la I° finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli quando, a poche ore dal fischio d’inizio, si scatenano dei tafferugli terribili fra gli ultras arrivati dalle 2 città e un gruppo di malviventi capitolini da cui segue la morte del partenopeo Ciro Esposito con arma da fuoco per mano del romano Daniele De Santis: ancora oggi non si sa bene come andarono le cose, fatto sta che la partita di giocò in un clima avvelenato e intimidatorio con fischi all’inno italiano oltre che l’intromissione sospetta di esponenti della camorra presenti sugli spalti al fine di negoziare con la questura sul fatto di giocare o no vedendo, alla fine, il trionfo dei napoletani per 1-3 (11° Insigne, 17° Insigne; 28° Vargas; 90°+2 Mertens) pure se con un asprissimo dibattito politico a tutti i livelli nel dopo-gara…L’anno dopo si sarebbe potuta ospitare la rivincita nell’ultimo atto d’Europa League a Varsavia ma in semifinale il Siviglia assieme alla matricola Dnipro decisero di privare ambo le parti di un appuntamento simile in cui si sarebbero sicuramente avute più emozioni in campo che fuori…

A questo punto le possibilità sono 2: farci logorare dai veleni del campanilismo territoriale o goderci una gara che, soprattutto negli ultimi anni, ha regalato contese avvincentissime e ricche di emozioni oltre ad essere un confronto acceso dal punto di vista carnevalistico, storico, culturale, culinario fuori dal rettangolo verde.

Buon campionato a tutti gli italiani! 

Lascia un commento