FIRENZE – È il gelido inverno del 2010 e solo una settimana dopo si festeggia il Carnevale…ma in quella fatidica domenica sera del 7/2 non ci sta tempo di pensare a maschere e castagnole: per la 4° giornata di ritorno di Serie A il posticipo recita Fiorentina-Roma.
I padroni di casa vengono da anni di alta classifica e buoni risultati europei ma quella sarà la prima di 3 annate con grosse delusioni e navigazioni in mezzo alla classifica senza velleità pur avendo un presidente serio come Della Valle, un allenatore preparato come Prandelli (tecnico amante strenuo delle squadre coperte), giocatori di livello come Pasqual, De Silvestri, Montolivo, Mutu, Vargas, Gilardino, Jovetic…per gli ospiti il discorso è differente: una situazione economica non agevole e una giovane presidentessa come Rosella Sensi, un cambio di rotta dopo 2 giornate tra Spalletti (reduce da un ottimo triennio sulla panchina dei lupi con il suo 4-2-3-1) e Ranieri (integralista del 4-4-2 più classico) ma un organico più che valido con elementi tipo Burdisso, Juan, Riise, Pizarro, De Rossi, Perrotta, Totti, Vucinic, Menez.
Le 2 fazioni arrivano a questo match con animi opposti: i gigliati stanno facendo bene solo nelle coppe e in campionato sono stati molto deludenti mentre i capitolini hanno iniziato in modo pessimo ma hanno ripreso a marciare quasi subito riportandosi nelle fasi finali delle coppe e a ridosso del podio in campionato.
Si gioca in condizioni climatiche quasi proibitive: temperatura di circa 10 °C, vento gelido da Fiesole (la collina dietro la curva degli ultras viola) verso est, terreno non ottimale, spalti pieni e ribollenti di passione…emblematica la scena dei 3,000 tifosi in trasferta stretti e isolati nel loro settore che passeranno tutta la partita saltando e cantando per scaldarsi a vicenda con il vento in faccia, oltre a scaldare i cuori dei loro 11 beniamini sul terreno di battaglia.
Sarà una partita agonica per tutti: la Fiorentina terrà costantemente il pallino del gioco e solo nel primo tempo sprechera’ 5-6 occasioni decisive fra miracoli dell’estremo difensore Julio Sergio, palloni usciti di un millimetro, salvataggi decisivi dei difensori…nella seconda frazione di gioco il copione non cambia e il portiere della “Lupa” dovrà fare ancora molti straordinari per tenere in piedi la gara assieme alla propria difesa e per evitare gli infarti dei tantissimi spettatori di entrambe le sponde incollati alla tv poiché impossibilitati di recarsi allo stadio. L’episodio decisivo che fa saltare il banco avviene all’82° giro di lancetta: da pochi minuti sono entrati Baptista e Menez per Totti e Taddei quando proprio il francese si procura un corner…Pizarro riesce a mettere la palla in mezzo e De Rossi fa sponda di testa permettendo a Vucinic di trafiggere Frey con un tiro chirurgico che sbatte sulla traversa e s’infila inesorabilmente in rete; ci sarà ancora da soffrire ma i ragazzi di Prandelli non ne hanno più e il risultato non cambierà permettendo alla “magica” di continuare la sua rimonta verso la vetta: FIORENTINA-ROMA 0-1.
A maggio entrambe resteranno deluse: la Roma arriva seconda in campionato e coppa nazionale dietro alla mitica Inter del triplete e la Fiorentina si dovrà accontentare della terra di mezzo della graduatoria dopo un campionato anonimo e 2 eliminazioni discutibili nelle coppe…ma una gara simile non potrà mai essere rimossa da chi ci stava o chi la vide: queste 2 squadre rendevano orgogliosi i loro tifosi pur non vincendo poiché mettevano in campo più di ciò che avevano, come è giusto che ci si aspetti da 2 club con nomi nobili come i loro e con storie importanti come quelle delle loro città.
A questo punto non ci resta che sederci davanti alla tv e goderci lo spettacolo di Fiorentina-Roma senza farci governare dal tifo, dall’ira e dall’acredine.