Condividi l'articolo
Spalletti a Sky 

Luciano Spalletti, tecnico della Roma, è soddisfatto per i tre punti conquistati in casa del Genoa. Ecco le sue parole ai microfoni di Sky Sport.Secondo lei qual è la chiave della vittoria del match?”Oltre la vittoria, voglio mettere in evidenza che oggi abbiamo vinto grazie alle cose che ho sempre criticato, come ad esempio la poca fisicità. Abbiamo reagito davvero bene”. Tre parate da parte di Szczesny decisive. Cosa ne pensa lei? “Lui è un grandissimo portiere. Quando vai a calciare in porta lui ha già ragionato. Ha una grandissima reattività. Scherzando ho sempre detto che è un portiere trequartista, ovvero che ha sempre l’ intuito giusto. Grande partita di Strootman, ma anche di Dzeko e di tutta la squadra”. Ha giocato sopra il ritmo del Genoa. Mossa premeditata? “Se non si viene qui a fare la partita che abbiamo fatto, poi diventa difficile. Loro sono forti fisicamente, hanno questa tradizione dell’ uno contro uno. Giocano a vincere sui duelli individuali. La squadra ha gatto bene ovunque, soprattutto a centrocampo”. Oggi ha compiuto le 38 partite con la Roma. Perché ha detto di lasciare la Roma? “Io so bene quello che intendo. Il discorso è semplice: tutti i giorni si apre il giornale e si legge che sei obbligato a vincere. Anche la società lancia questi messaggi. A me questa squadra piace, non cambierei nulla. Ora però siamo costretti a farlo. Salah è partito per la Coppa d’ Africa, Iturbe al Torino. Abbiamo il dovere e la necessità di dover vincere. Dobbiamo farlo e ci hanno messo nella situazione di farlo”.

 

Spalletti a Radio Rai 

Luciano Spalletti, , ha parlato ai microfoni di Radio Rai nel post partita: “Vittoria importantissima perché ci abbiamo messo quelle qualità che anche io avevo messo in dubbio. Se si va a vederla, è una squadra che non ha grandissimo estro ma ha una grandissima sostanza. El Shaarawy ha fatto bene nell’ultima partita, ma ho dato un po’ più di spazio ad una valutazione fisica ed ho preferito far giocare altri. Stephan è un giocatore importante per noi e deve sfruttare quello che ha a disposizione, ci farà vedere tutto il suo valore. Tutti i giorni a Roma si rischia di buttare all’aria il lavoro di mesi, di un anno. Siamo sempre lì con i tacchetti per terra, oggi la Roma ha vinto su un campo difficile e tempestoso contro una squadra che crea tante difficoltà”.

 

Spalletti A Mediaset Premium 

 

Oggi abbiamo vinto una partita sporca, abbiamo giocato bene sotto l’impatto fisica e della personalità, oggi i nostri piccoli difetti si sono rivelati le qualità per portare a casa la partita. La difesa? Oggi hanno fatto bene tutti, Fazio non è la prima partita che fa su questo livello, è stato un piacere essere a bordocampo e vedere quelle qualità che prima non si vedevano. C’è completezza nelle caratteristiche della squadra. Vittoria in trasferta? Quello che diventa fondamentale è mantenere questo livello che si è raggiunto e questa forza mentale che abbiamo evidenziato oggi. Questa era una partita che si doveva chiudere prima date le circostanze. Avevamo diversi giocatori che erano in forse e per questo ho aspettato nei cambi, Nainggolan stava così e così, lo stesso Peres, poi avevo due ammoniti, ho un po’ indugiato. Comunque abbiamo sofferto poco, abbiamo retto la botta. L’impatto è stato di grandissimo livello, la squadra è stata cazzutissima, se guardi le partite che fa il Genoa, vedi che loro ti metto sotto dal punto di vista fisico. Si è fatto bene anche se non abbiamo sfruttato al massimo delle situazioni pericolose, Emerson è cresciuto tantissimo e Strootman è tornato sui suoi livelli da grande giocatore, ha attaccato tutti e accorciato tutti. Abbiamo un po’ pagato la sua assenza, poi abbiamo ritrovato anche Rüdiger, sono molto contento. Allenare la Juventus? Non so cosa e come abbia interpretato la gente, quando c’è una domanda si risponde. Non c’è bisogno che mi rispondiate lì da Milano, mi fate impazzire. Bisogna rendersi conto del quotidiano, si fa apparire una situazione che non è reale. Forza Roma”.

 

Jesus a Roma Tv 

 

“Qui è sempre difficile, siamo stati bravi a fare quello che ci ha detto il mister. Atteggiamento? Abbiamo bisogno sempre di tutti, di Džeko che ci dà una mano, di tutti per difendere e attaccare. Meglio a e o a 4? Io posso dire per esperienza, giocavo a 3 precedentemente, so leggere meglio questa situazione. Ma dobbiamo pensare a quello che ci chiede il mister, sia a 3 o a 4. Szczęsny? Ci dà sicurezza, è un portiere importante. Gli faccio i complimenti, ha fatto una parata importantissima, li merita”.

Strootman a Roma TV

“Le parole di Spalletti? È bello sentire che sono tornato, ma so che devo migliorare ancora tante cose. Tanta gente dice che il vero Strootman non è tornato, è difficile dopo due anni in cui non ho giocato, perché gioco da quando avevo 5 anni. Voglio aiutare la squadra, oggi ho fatto abbastanza bene, sono contento con i tre punti, voglio fare il mio lavoro. Una partita gioco bene e una gioco male, devo giocare sempre al livello alto. Sto facendo di tutto per tornare. Lavoro di tutta la squadra? Abbiamo cambiato qualcosa, il modulo di gioco, ma anche i difensori stanno facendo benissimo, Jesus è rientrato dopo tante gare in panchina, ha fatto una grande partita, anche Fazio, Rüdiger dopo l’infortunio. Lui è rientrato subito in forma. Anche Emerson e Peres sono importanti, danno tutti fiducia, puoi rischiare di più se gli altri fanno bene. È importante per noi, vincere con un gol solo è più bello. Abbiamo avuto una settimana per lavorare per questa partita, il mister ha detto tante volte che nei primi 30 minuti loro avrebbero lottato e che sarebbe stato difficile se avessero segnato. Oggi era quasi impossibile su questo campo, ma abbiamo fatto bene. Dovevamo segnare di più nel primo tempo, abbiamo rischiato nel finale ma è normale, uno contro uno è sempre difficile. Abbiamo lavorato bene e preso i tre punti, è importante. Sappiamo cambiare pelle? Non tutte le partite sono uguali, in casa vuoi fare bel calcio per i tifosi, ma contano solo i tre punti. Se devi attaccare per i tre punti lo devi fare, così come difendere. Dobbiamo essere pronti, lo abbiamo fatto vedere in campo. Non dobbiamo parlare, ma fare il nostro lavoro in campo”.

Lascia un commento