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ROMA – La Roma perde il derby 1-0 e sembra la fotocopia della partita di andata. Protagonista in negativo ancora Roger Ibanez, per cui questa partita sta diventando un vero e proprio incubo: all’andata la sua scellerata giocata nell’area di rigore, portò al gol di Felipe Anderson che poi decise la sfida; stavolta con 2 gialli in rapida successione (il secondo preso al limite dell’area di rigore avversaria), lascia la squadra in 10 per più di un’ora. Prima della follia del difensore brasiliano la partita era scivolata via sul piano dell’equilibrio con una occasione per parte da fuori area: il tiro di Wijnaldum usciva di poco sopra la traversa, la conclusione a giro di Luis Alberto, veniva controllata da Rui Patricio senza affanni. Con la Roma in 10 Mourinho rinuncia a Dybala (evanescente nella prima frazione), per inserire Llorente e ripristinare la difesa a 3. La ripresa è un monologo laziale ma di tiri verso la porta di Rui nemmeno l’ombra. Fino al gol che decide il match: Zaccagni approfitta di uno svarione di Zalewski, Mancini non copre il compagno e l’ex Verona appena entrato in area può battere il portiere senza difficoltà . La Roma prova a riorganizzarsi e trova pure il gol del pari in mischia con Casale che spinge la palla nella propria porta dopo un bel intervento di Provedel su Mancini. Il Var però annulla tutto per una posizione di fuorigioco di Smalling che partecipa attivamente al gioco. La Lazio potrebbe sfruttare gli spazi che la Roma concede ma non punge, Mourinho, da par suo, ricorre a tutte le sue soluzioni offensive, ma a parte un tiro di Spinazzola deviato da Provedel la porta biancoblu non corre eccessivi rischi. Dopo 6’ di recupero l’arbitro Massa (mediocre la sua direzione) fischia la fine e sancisce la vittoria della Lazio che vola al secondo posto in classifica, mentre la Roma resta nel limbo di color che son sospesi, sprecando l’ennesima occasione di accorciare in classifica su Inter e Milan entrambe sconfitte. Da segnalare dopo il fischio finale, una mini rissa che porta all’espulsione di Cristante e Luca Pellegrini.

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