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MILANO – È l’inizio di marzo del 2002 e l’Europa ha appena avviato l’epoca della moneta unica all’interno dell’Unione intanto che vengono spiccato i primi 50 arresti fra le forze dell’ordine responsabili del “massacro della Diaz” avvenuto nel luglio precedente durante il G8 di Genova, i cartoni più seguiti su Italia 1 fra bambini e teenagers sono “Pokemon”, “Dragon Ball”, “Lupin III°”, i Maroon 5 spopolano con “She well be loved” al pari dei Linkin Park con “In the end”, fra solo 2 mesi si svolgeranno i primi mondiali del nuovo millennio nonché primi ad essere organizzati in Asia ma soprattutto i primi ad essere svolti in coabitazione (Corea del Sud e Giappone).
Sono anni in cui il calcio italiano sta vivendo gli ultimi scampoli della sua “Età d’oro” e per la XXVI° giornata di Serie A l’anticipo del sabato alle 20.30 è Inter-Juventus (con tutte le altre 7 gare da giocare alle 15.00 di domenica e il derby Lazio-Roma a chiudere il turno la sera) ma mentre nella capitale il risultato non avrà storia essendo un impietoso 1-5 che proiettera’ i giallorossi in vetta, l’attesa è tutta per la disputa dello “Giuseppe Meazza” con 80.000 presenti (di cui 10.000 ospiti circa) fra primi e secondi della classe in un accanito testa a testa a 3 completato dai lupi capitolini come non se ne vedevano da tempo.
Moggi, Giraudo, Bettega presenziano in tribuna a poca distanza da Moratti come massime cariche dirigenziali mentre in panchina Cuper spera di tagliare fuori Lippi (tornato in bianconero dopo 2 anni) intanto che i capitani Javier Zanetti e Del Piero si presentano allo scambio dei gagliardetti in presenza del direttore di gara Borriello…i campioni in campo sono molti, sia fra gli italiani che andranno in Asia l’estate successiva offrendo i blocchi più numerosi della nostra nazionale (Toldo, Materazzi, Cristiano Zanetti, Di Biagio, Vieri e Buffon, Iuliano, Zambrotta oltre alla bandiera dei piemontesi) che fra gli stranieri (Cordoba, Conceicao, Seedorf, Recoba opposti a Thuram, Nedved, Davids, Trezeguet).
I moduli sono usuali ed estremamente prudenti: 4-4-2 da un lato e 3-4-1-2 dall’altro in una partita che riserva emozioni da subito con duri scontri in tutte le zone del campo venendo sbloccata al 13° con un siluro al volo dal limite dell’area che si infila all’incrocio con palla vagante raccolta da Seedorf su svirgolata difensiva ma non si fa in tempo a rimirare la prodezza che Zambrotta va via sulla destra e mette in mezzo un cross perfetto che Trezeguet spedisce in rete “pettinando” appena la sfera in anticipo su un gigante come Materazzi dopo soli 5 minuti (e 4 giri di lancetta prima dell’innesto di Tudor per infortunio di Thuram); da allora il confronto si incattivisce facendo finire fra gli ammoniti, in occasioni diverse, Cordoba e Pessotto per gioco irregolare oltre a Di Biagio e Nedved per scorrettezze reciproche…proprio quest’ultimo sarà un duello accanito che si ripeterà fino all’uscita del mediano nerazzurro ma a fine frazione il tabellino dice ancora 1-1 sul terreno di gioco e durissimi contatti fra tifosi con ingenti cariche della polizia nel settore ospiti dei sabaudi.
A inizio secondo tempo Materazzi e Conte si aggiungono ai cattivi per 2 falli molto veniali e da quel momento le marcature si fanno sempre più arcigne con Materazzi-Trezeguet e Cordoba-Del Piero da un lato e Iuliano-Vieri con Tudor-Recoba ad annullarsi a vicenda intanto Di Biagio riesce quasi completamente ad annientare Nedved tagliando tutti i rifornimenti dell’attacco zebrato senza dimenticare il confronto titanico Zambrotta-Zanetti sulla destra che rende quella fascia inoffensiva per 2/3 di gara mentre le occasioni si susseguono a ripetizione tenendo sul chi vive i 2 portieri dell’Italia. La partita a scacchi fra i tecnici inizia nell’ultima mezz’ora con gli innesti di Amoruso, Tacchinardi e Kallon per Trezeguet, Davids e Recoba a discapito di poche occasioni ma è al minuto 81° che si rischia di far saltare il banco: mentre Di Biagio esce per Ventola, Tudor svetta di testa su punizione e porta i suoi sull’1-2 che li proietterebbe in vetta da soli davanti alla Roma spedendo i milanesi al III° posto illudendo tutti che ormai non ci sia più nulla da fare…ma con Seedorf in campo la partita non finisce mai ed al 90° scoccato il centrocampista stoppa la palla sulla trequarti su passaggio laterale, se la porta avanti ed esplode un altro missile che muore sotto la convergenza dei pali decretando il 2-2 appena 60″ prima dell’ingresso di Simic per Conceicao (facendo passare i suoi da un 4-4-2 in linea a un modulo a rombo).
Al triplice fischio gli applausi arrivano per tutti grazie allo spettacolo offerto ma la “X” non serve a nessuno…anzi, a quel punto la classifica recita <<INTER 53, ROMA 53, JUVENTUS 52…>> rendendo la corsa al tricolore sempre più avvincente…
A fine annata si vivrà la beffa del <<5 MAGGIO 2002>> in cui l’Inter si troverà a doversi accontentare del III° piazzamento all’ultima partita perdendo in casa della Lazio e venendo sorpassato proprio dalla Juventus e dalla Roma vincitrici, rispettivamente, a Udine e Torino a coronamento di una delle Serie A più belle, incerte, equilibrate dell’epoca moderna mentre nelle coppe i nerazzurri si troveranno ad essere estromessi dall’Udinese in Italia oltre che dal Feyenoord (futuro vincitore oltre che ultimo club olandese a trinonfare all’estero) in semifinale di Uefa intanto che i bianconeri perderanno la finale di Tim Cup contro il Parma e verranno eliminati dalla Champions al secondo girone contro Deportivo La Coruna, Bayer Leverkusen (futuro finalista), Arsenal.
Inter-Juventus…il “derby d’Italia”: non servono altre parole per descriverlo, che la prossima occasione sia all’altezza della tradizione…la speranza è solo questa.

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