Graditissimo ed interessante intervento radiofonico nel corso dell’ultima puntata di “Timeout” per Niccolò Trigari, volto noto del giornalismo cestistico ed attualmente voce della Serie A2 su Sky Sport. Tanti i temi affrontati: dalla Virtus Roma alla Serie A2, dal cammino delle squadre italiane nelle competizioni continentali alla Nazionale. Riguardante la Virtus è anche la chiosa finale, sull’attuale stato di salute del basket italiano…
SENSAZIONI SULLA VIRTUS POST ROMA-SIENA (match che Niccolò Trigari ha commentato in diretta per Sky Sport) – La Virtus mi ha fatto una bellissima impressione, come anche il Palazzetto in sè. Mi avevano detto che non sempre fosse così caldo, così pieno ed entusiasta, ma la società ha fatto un grande sforzo portando tanti bambini. La squadra adesso sta andando bene, la stagione era iniziata male ed era difficile pensare ad un tale striscia vincente. Era strano vedere la Virtus così in difficoltà ed è apprezzabile che si sia ritirata su; non è diventata la squadra più forte del campionato ma è altamente competitiva.
SULL’ATTUALE FORMULA DELL’A2 – Sulle formule del campionato si può sempre discutere. 32 squadre sono tantissime e l’A2 è praticamente diventata una somma tra le vecchie A2 e B1: ciò comporta che il livello medio sia più basso rispetto ad altre A2 formate dalle classiche 16 squadre. Si può discutere sulla divisione tra Est ed Ovest, ma io credo sia stata una scelta apprezzabile; era molto peggio se si fosse mantenuta una divisione tra squadre che rispecchiasse le scorse Gold e Silver, mentre una separazione tra Nord e Sud è stata osteggiata da alcune squadre che, soprattutto in ottica sponsor, vogliono dire di giocare un campionato nazionale e non confinato in una certa zona geografica. Il vero problema rimane quello della sola promozione a fronte di ben 32 squadre: tutto ciò diventa duro da gestire anche a livello mediatico. Si tratta di un enorme carrozzone che si muove per produrre un topolino.
UNA PANORAMICA SUL GIRONE EST DELLA SERIE A2 – Il girone Est, rispetto a quello Ovest, è iniziato con una chiara favorita, ovvero Verona, anche se non mancano tante altre squadre che possono fare bene. Verona non è partita benissimo, avendo perso già 4 volte, ma rimane una squadra con tanto talento e con un grande coach come Crespi. Treviso mi ha stupito in positivo perchè è una squadra che lo scorso anno praticamente giocava la B1 (era l’A2 Silver, ndr) ed ha cambiato poco; vanno fatti i complimenti alla dirigenza perchè stanno facendo meglio di quanto si pensasse, considerando anche l’ultima sfortunata vicenda accaduta (La’Marshall Corbett tagliato in quanto risultato positivo alla cannabis, ndr). Anche Mantova ha fatto molto bene, ha gli stessi punti di Verona. Brescia, obiettivamente, gioca un bel basket e devo complimentarmi con coach Diana per questo; hanno un giocatore fuori quota come Juan Fernandez, che quando gioca risulta eccessivo per la categoria. Come sorprese ci sono Imola e Roseto, ma anche altre squadre stanno facendo meglio del previsto. La Fortitudo Bologna va giudicata a parte, scindendo le prospettive legate al nome della squadra con quelle dovute a roster ed investimenti fatti; non si può pretendere che la Fortitudo salga in A1 per il solo fatto che si chiami così.
LE MIGLIORI INDIVIDUALITA’ DI A2 – Il bresciano Juan Fernandez è un fenomeno per la Serie A2. Magari anche in futuro avrà difficoltà in A1 come già le ha avute in quel poco spazio che gli è stato concesso, ma per questa categoria è un giocatore incredibile. Ha il “privilegio” di giocare con un centro come Cittadini, ed il pick n’ roll tra di loro è indifendibile per quasi tutte le squadre di A2; l’ultima volta che l’ho commentato, ha segnato a Trieste il canestro della vittoria. Ad Est ci sono tanti giocatori interessanti, io cerco di notare soprattutto i giovani italiani, per capire cosa ci troveremo davanti in futuro. Mi ha divertito molto vedere il duello tra Candi e Moretti durante Fortitudo Bologna-Treviso, perchè sono due ragazzi molto giovani e molto interessanti. Ad Ovest devo dire che la coppia di americani di Scafati, Mayo e Simmons, è molto forte; il primo soprattutto può risultate dominante e decisivo in questo campionato.
LE ITALIANE IN EUROPA (ED IN EUROCUP) – Dobbiamo riconoscere di essere distanti dall’elitè europea da tanti anni. Tutto ciò che ha fatto Siena in Eurolega è stata un’eccezione, perchè il rendimento continentale delle squadre italiane era già crollato. Ad oggi l’Eurolega non è una competizione che ci riguarda, i quarti raggiunti da Milano due anni fa sono stati un’illusione; il nostro livello non è quello delle prime 10/15 squadre della competizione. L’Eurocup invece può essere la nostra coppa: una torneo di secondo livello, dove spesso mancano quelle super potenze e corazzate che hanno una polisportiva e tanti fondi alle loro spalle. Escludendo queste, noi possiamo farcela. Passare il primo turno in Eurocup non è un traguardo straordinario dato che passano ben 4 squadre su 6, il vero torneo inizia ora con le Last32. Finora sono state eliminate squadre inadeguate, tra cui Brindisi. Ora ci saranno ben 5 squadre italiane, in una bella e piacevole competizione, con squadre forti, con un livello alto senza le grandi stelle: possiamo competere. Tutte le nostre squadre possono superare le Last32, ma voglio rimarcare già da adesso il grande lavoro svolto da Trento.
SULLA NAZIONALE E SUL BASKET ITALIANO – Pianigiani e Messina non hanno bisogno di presentazioni. Il primo, secondo me, all’ultimo Europeo ha fatto un buon lavoro, ma non straordinario. La nazionale poteva fare di più perchè poteva vincere ai quarti contro la Lituania, ma poteva anche uscire subito dato il sorteggio durissimo. Un pò la sfortuna ed un pò qualche limite della squadra e la non bravura nella gestione di alcuni momenti nel finale di match con i lituani non ci hanno permesso di andare oltre. Messina sappiamo tutti essere uno dei coach più grandi nella storia del basket italiano, arriva da un’incredibile esperienza in NBA e sicuramente non avrà difficoltà a gestire la squadra azzurra, che comunque, nonostante i 3 ‘americani’, non fa ancora parte dell’elitè del basket mondiale. Spesso si sono fatte critiche eccessive a questa squadra, considerando il suo valore obiettivo. Speriamo di poter giocare il Preolimpico in casa e di poter andare alle Olimpiadi; andarci sarebbe un bel segnale per il movimento ma bisogna pur sempre fare i conti con una realtà che non è più quella di una volta. Se la Virtus Roma si è autoretrocessa, credo che il sistema ‘basket italiano’ abbia problemi ben più grandi del fatto se andiamo o meno alle Olimpiadi.
Matteo Buccellato