MILANO – È ufficiale: l’Italia non andrà a fare la “Final Four” della Nations League a giugno e il cerchio magico che si invocava ripensando alla notte milanese di 25 anni fa non si è chiuso…Italia-Portogallo è finita 0-0 e questo è un altro pari molto amaro per tutti i tifosi della nazionale nostrana.
Si potrebbe pensare che, a questo punto, sia tutto da buttare e che bisogna ancora rifondare…ma non è così: al “G. Meazza” si è vista un’ottima squadra schierata con il 4-3-3 che è ormai marchio di fabbrica di mister Mancini con Donnarumma; Florenzi-Bonucci-Chiellini-Biraghi; Jorginho-Verratti-Barella; Chiesa-Immobile-Insigne mentre i lusitani, dal canto proprio, si sistemano a specchio e sperano più di non perdere che di vincere per avere quel punto che gli garantirebbe la qualificazione con un turno di anticipo.
Da subito i nostri impongono il proprio ritmo al match con pressing alto e tanta corsa con Immobile che ci potrebbe già portare in vantaggio al 5° su respinta di Rui Patricio da tiro di Insigne e dopo appena un minuto Florenzi spreca un’altra bella palla tirando fuori; i nostri avversari non concludono mai e bastano 2 salvataggi di Chiellini (alla 100esima presenza in azzurro e capitano per l’occasione) e Florenzi su 2 cross. Per tutta la prima frazione non succede altro apparte un tiro fuori misura di Barella, una grandissima parata del portiere portoghese su Immobile, un palla che sfiora il palo da colpo di testa di Bonucci, un ulteriore tiro alto di Florenzi su respinta della barriera da punizione di Biraghi e 2 ammonizioni per Ruben Neves e Mario Rui.
Il secondo tempo, pure se inizia con i padroni di casa ancora all’attacco, vede una selezione azzurra più stanca e degli iberici più tonici: se Insigne tira ancora fuori bersaglio, Mario Rui assieme al neo-entrato Joao Mario vanno vicinissimi alla rete che farebbe crollare totalmente i ragazzi capeggiati da Chiellini oltre a William che costringe Donnarumma a superarsi…a questo punto gli allenatori cambiano le carte per cercare di sbloccare la situazione: Joao Mario rileva Pizzi mentre Lasagna sostituisce uno stanco Immobile e poco dopo Pellegrini rimpiazza Verratti mentre Guerreiro entra per Bruma precedendo Berardi e Danilo per Chiesa (ammonito precedentemente e stanco) e Silva. Nel mezzo fioccano i cartellini per Cancelo e Jorginho, Bonucci, Chiesa (a dimostrazione del grande dispendio fisico maturato dai nostri) e poche altre palle giocabili tipo un ulteriore tiro fuori di Insigne e una bell’intervento ancora di R.Patricio su Pellegrini.
Il finale di gara vede un’Italia svuotata e un Portogallo ormai proteso solo a conservare il risultato…al triplice fischio, nonostante il tabellino, il nostro calcio può sorridere: la strada è lunga ma ad un anno dalla tragedia sportiva di Italia-Svezia nessuno si sarebbe mai aspettato di rivedere un’idea di gioco ed un impianto tattico così solido in proporzione alle attese…ci sarà da lavorare molto ma il futuro potrà essere molto roseo se si vorrà lavorare tutti assieme e quindi, come si recitava alcune volte sui giornali durante i mondiali, FORZA AZZURRI!!!!

