“Noi abbiamo fatto una buona gara sotto l’aspetto dell’ordine, abbiamo concesso poco ma osato anche poco. Con questi avversari diventa difficile vincere. Bisogna essere più bravi a essere corti, ribaltare l’azione. Non siamo aiutati dal morale e le gambe non vanno quand’è così. Dovevamo alzarci di più con la difesa, in tutte le cose dobbiamo fare qualcosa in più. L’aspetto psicologico diventa fondamentale in un ambiente come il nostro: quando c’è entusiasmo fa la differenza, hai supporto dal tifoso. I nostri sono molti, quando c’è un momento negativo sei appiattito da ciò che ruota intorno alla Roma. Dobbiamo fare di più vincere i duelli perché è evidente che con la Juve c’era differenza. Dobbiamo creare superiorità nella loro metà campo e recuperare terreno nella fase difensiva: hanno trovato il buco a palla persa e ci hanno fatto gol. C’è qualcosa che è stato fatto correttamente ma è pochino, bisogna aumentare velocemente ritmo, carattere e coraggio. Guardando la classifica si pensa, il mio obiettivo è ritrovare morale della squadra per vincere, sennò è inutile fare altri discorsi. Siamo saliti poco, abbiamo svuotato lentamente l’area e accorciato poco su quelli i avanti. Abbiamo preso meno ripartenze e c’è stato più ordine, ma siamo stati meno squadra che si gioca la partita per vincere, e questa era molto più importante delle altre. Ma è iniziato un lavoro che dovrà durare 5 mesi e niente cambierà il decorso. Qualsiasi risultato non cambierà il sacrificio dei prossimi 5 mesi. La Cina? Quando succede che siamo liberi qualche discorso si fa anche a sproposito. Qualche avvisaglia era partita, qualche messaggio e ho dovuto rispondere. Rinforzi? Ci vuole un difensore centrale e uno o due calciatori in avanti, dipende dalle partenze. Giocatori che saltano l’uomo e hanno qualità nel creare giocate importanti per il risultato. Perotti? Ha qualità ma non è il solo, il nostro direttore sa fare il suo lavoro”.
Spalletti a Sky Sport
“Mi aspettavo qualcosa di più, pensavamo di poter fare qualcosa di meglio. Ci sono delle priorità quando si fa questo lavoro qui, a noi ci mancano delle qualità, se non facciamo quelle cose lì è inutile parlare di classifica o di distanze, il discorso in generale è quello che tu proponi, adesso ci mancano delle caratteristiche per cui è inutile parlare di classifica. Cosa ho detto a Florenzi? Alessandro è un ragazzo eccezionale, ha delle grandi qualità, ha questa duttilità che permette di fare tutte e due le fasi, ogni tanto si perde in questi atteggiamenti visibili a tutti e i campioni queste cose non le fanno, quando lo farà metterà di più in campo. Per certi aspetti siamo stati anche ordinati, siamo stati bene in campo, però troppo ordinati, qualche volta bisogna provare a fare qualcosa in più, in quel caso del gol la situazione era leggibile, è un po’ il momento, siamo intimoriti, la partita precedente abbiamo preso qualche partenza di troppo contro una squadra di bassa classifica, oggi c’è stato ordine ma troppo poco abbiamo creato, occorre avere più coraggio e mettere in evidenza la nostra qualità, non c’è il supporto di un entusiasmo che a Roma fa la differenza, dobbiamo trovarcelo da soli. Questa settimana abbiamo lavorato su questo modulo ed è una cosa riproponibile, dobbiamo riuscire a metterlo nel nostro modo di pensare al calcio, quest’anno ci sono allenatori molto bravi in Italia, si va sulle vie di mezzo, vedi Paulo Sousa, Giampaolo o Sarri, quest’ultimo ha cambiato modulo, queste squadre sanno interpretare la partita. Allegri è stato bravo oggi, nel momento di appiattimento è passato dalla difesa a 4 e poi a 5. Noi possiamo cambiare modulo e i giocatori devono saper interpretare tali cambiamenti. A centrocampo penso di avere diversi calciatori, se metto mano anche lì facciamo lì, poi noi abbiamo Strootman che è ancora infortunato, Keita ha fatto solo due allenamenti ma può dire ancora la sua. Salah deve ancora riprendersi, la differenza con queste squadre è l’impatto fisico, se si fa una raccolta sugli scontri fisici nelle palle vaganti diventa difficile fare raffronti. Dobbiamo essere più cattivi, dobbiamo alzare l’impatto fisico, loro lo usano bene e occorre imparare da loro”.
Spalletti in conferenza stampa
“Nervosismo? Insegnerò ai miei giocatori a tenere la mano davanti alla bocca. Mandzukic ha preso in giro tutti per 10 minuti e nessuno gli ha detto nulla, insegnerò ai miei a fare così. De Rossi ha risposto alle indicazioni che l’avversario gli ha dato. Quando si perde, un momento di difficoltà può accadere, deve essere bravo. Con Florenzi ho parlato, diventerà un campionissimo se smette di andare a protestare. Le proteste non contano nulla, non bisogna perdere di vista gli obiettivi fondamentali. Lui sa fare tutto, se perde di vista questo particolare lo saprà fare meglio. Lui mi ha dato ragione e ha chiesto scusa. Tutto a posto, non sono a posto altre cose. Lo schieramento difensivo? Dipende dal fatto che si può giocare, ci continueremo a lavorare. Digne e Florenzi sono due tutta-fascia, De Rossi è un giocatore che imposta bene l’azione, non ha quell’inserimento cattivo da 60-70 metri ma l’esperienza gli permette di coprire tutto. Non giocare unico modo di affrontare la Juve? Abbiamo dato quell’impressione, ma non era nelle intenzioni. Quando abbiamo avuto palla con i due terzi non siamo andati a osare, a entrare nella metà campo avversaria, qualche volta dovevamo saltare addosso all’avversario, non fargli girare palla. Però non abbiamo preso quelle ripartenze prese nelle ultime gare, che ci hanno costretto a soccombere. Un po’ d’ordine è stato fatto meglio ma non abbiamo osato molto di più. Soddisfatto di Nainggolan? Si cerca sempre di dare equilibrio, doveva sostenere maggiormente Dzeko. È l’unico che ha possibilità di andare a interpretare il ruolo in uno spazio più ampio. Lui e Salah avevano questo compito qui. Pjanic quello di far girare la squadra e accorciare sotto Dzeko, doveva fare più la fase difensiva. Dovevamo spingere sugli esterni, abbiamo fatto poco e si è visto, l’avete notato tutti. Fuori dalla lotta scudetto? Le attenzioni alla classifica, quando fai il mio lavoro, ci sono, ma quello che diventa importante è la crescita della squadra. In questo momento qui la priorità è questa. Sarà un periodo lungo, perché non cambieremo quello che è il nostro atteggiamento, costruire attenzione, situazioni che possano darci quella spinta e quello slancio per riguardare la classifica”.