
TORINO – Il 1° derby cittadino del post-covid si è concluso con un risultato che fa riflettere molto: Juventus-Torino ha visto i granata letteralmente strapazzati sotto il profilo del gioco da parte dei bianconeri anche se il risultato di oggi pomeriggio è un raro esempio di specchio rotto, che cambia immagine a seconda della prospettiva dalla quale lo si guarda.
Si parte a giocare la stracittadina in mattinata, quando la tifoseria torinista manifesta contro il presidente Cairo chiedendone l’allontanamento e dicendosi stufa di essere presa in giro da un patron fin troppo lontano dagli ideali torinisti…quando si scende in campo, invece, la situazione è ben diversa e l'”Allianz Stadium” espone i giocatori ad un silenzio che urla oltre ad un sole fin troppo caldo per una città come Torino anche in tempi estivi; in tribuna ci sono solo i presidenti e i dirigenti più importanti mentre i 2 allenatori si trovano ad avere dei rebus da risolvere fin dall’inizio: Sarri opta per l’usato sicuro e ripiega sul 4-3-3 abituale non sapendo che gli stanno arrivando pure delle brutte sorprese
[Buffon (cap.);
Cuadrado-De Ligt-Bonucci-Danilo;
Pjanic (49° Matuidi)-Bentancur-Rabiot;
Bernardeschi (55° D.Costa)-Dybala (80° Higuain)-C.Ronaldo]
così come Longo, che adopera il 3-4-2-1 (poi 4-2-3-1) anche se nell’assetto iniziale ci saranno delle notizie inedite
[Sirigu;
Lyanco-Izzo-Bremer (84° Djidji);
De Silvestri (80° Edera)-Lukic-Meite’-Aina (84° Ansaldi);
Berenguer-Verdi (68° Millico);
Belotti (cap.)].
Il copione è scontato: la Juve spinge e il Toro si difende facendo affidamento su Belotti, fin troppo adoperato lontano dalla porta…non siamo arrivati neanche al 2° minuto che Cuadrado recupera un’ottima palla sulla trequarti campo e serve Dybala con un filtrante, il basso rifinitore fa un paio di finte e calcia di sinistro a giro proprio mentre il suo marcatore Izzo sta cadendo all’indietro con il risultato di vedersi la palla sbattere addosso spiazzando Sirigu per l’1-0 dei padroni di casa; da qui vediamo i padroni di casa che provano a gestire senza perdere troppe energie ma questo non li aiuta pur non concedendo quasi nulla agli ospiti: Bonucci viene ammonito per un fallo su Verdi beccandosi un provvedimento disciplinare eccessivo da parte del napoletano Maresca e Pjanic finisce sul taccuino dei cattivi poco dopo per un’entrata dura con i piedi quasi a martello ma in cui aveva toccato prima la palla dell’avversario…passano i minuti e i granata cercano di alzare il ritmo ma gli juventini sono una macchina da guerra che, ogni volta che si trovano a spingere, danno la sensazione di poter segnare: sensazione divenuta realtà al 29°, quando Cuadrado riesce a incunearsi nella retroguardia avversa piazzando un destro chirurgico sul montante opposto con il destro a decretare il 2-0. Sembra che ci sia aria di goleada, oltre che di squilibrio, tanto più che Ronaldo e Dybala sono scatenati mentre Buffon fa ottima guardia su Verdi con Belotti che viene controllato a vista da un perfetto De Ligt; siamo ormai in chiusura di frazione quando un tiro di Verdi viene respinto prima di gamba e poi di braccio dallo stesso centrale olandese permettendo agli osservatori di visionare un qualcosa di molto strano: l’arbitro lascia giocare salvo poi ricredersi 3 giri di lancetta dopo su richiamo del VAR, visiona le immagini e decide di decretare rigore ammonendo il difensore fiammingo, il quale era diffidato e salterà Milan-Juventus…dal dischetto il capitano torinista non fallisce incrociando di destro a pochi millimetri dalla mano di Buffon per il 2-1 che riapre tutto appena prima dell’intervallo.
Intanto che l’estremo difensore di casa si dispiace per aver subito gol nel giorno in cui diventava il più presente di sempre fra i giocatori di Serie A con 648 presenze davanti ad un mostro come Paolo Maldini, la ripresa riparte con il Torino che si spara tutte le cartucce che ha producendo il massimo sforzo…uno sforzo che avrebbe portato al 2-2 dopo un ottima parata del capitano casalingo su Berenguer e la traversa colpita dal centravanti del Toro a porta vuota prima che Verdi segni a porta sguarnita ma con fuorigioco precedente. A questo punto gli juventini decidono di chiudere il conto e Ronaldo non si fa pregare, capitalizzando magistralmente la punizione concessa al 60° da Izzo (ammonito pure lui da diffidato) per un fallo altamente inutile: la punizione di “CR7” dai 25 metri è una pittura che si spegne nell’angolo alto alla destra dell’estremo difensore nemico per il 3-1 anticipando un finale in cui le sostituzioni alimentano la voglia di sfondare della Juve come il desiderio di salvare l’orgoglio da parte del Toro intanto che Aina finisce fra i cattivi…l’ultima mezz’ora trascorre fra i cambi e i contropiedi casalinghi alternati con un confusionario nonchè sterile arrembaggio ospite, con il risultato che Dybala viene ammonito da diffidato per una simulazione non più netta di altre volte: bisognerebbe capire perchè stavolta è stato sanzionato mentre in passato le scelte dei direttori di gara furono diverse…ma questo andrebbe domandato in sedi diverse; siamo ormai all’84° quando, su un cross clamoroso del contropiedista Costa (subentrato da poco) viene deviato in spaccata da Djidji, al suo primo pallone toccato dopo aver rilevato Bremer: 4-1 e questione chiusa vedendo una superiorità imbarazzante fra le parti in causa ma con timbri assai episodici vedendo le dinamiche delle azioni.
Al triplice fischio il Torino si prende l’unica cosa buona della giornata: aver risegnato nel derby dopo che non accadeva da maggio 2019 (1-1 sempre in casa dei dirimpettai con segnatura di Lukic) mentre la Juventus si prepara ad affrontare la trasferta in casa milanista senza 2 pezzi molto importanti oltre ad una difesa quasi da inventare da capo contando pure gli infortuni di Chiellini, Sandro, Demiral, De Sciglio mentre davanti dovrebbe esserci Higuain…il futuro è sempre ricco di sorprese e l’augurio è che esse facciano sorridere tutti o la maggior parte in questo “insolitissimo” finale di annata.
Appuntamento al prossimo turno…buon weekend a tutti.

