Hai recuperato?
“Si ho preso una botta e si stava gonfiando, come ha detto il mister, e parlando con il mister e lo staff, il mister ha deciso di togliermi, però ho recuperato tutto a posto”.
Cosa cambia nel giocare braccetto o centrale?
“Cambia, il difensore di destra può spingere leggermente di più, ti permette di essere un po’ aggressivo, di entrare dentro al campo, di giocare, come dico io, pensando, però essere più libero nelle scelte. Da difensore centrale sei il guardiano che controlla tutte le situazioni di campo, il centrale e il portiere sono quelli che parlano e vedono molte situazioni di campo, quindi in quella zona lì cerco di tappare buchi o di leggere delle situazioni, perché se dovesse sbagliare io il centrale, poi si spalancherebbe l’avversario verso la porta. Sono ruoli che fanno parte della difesa, mi trovo bene in qualsiasi posizione, in mister mi faccia giocare, come sempre, cerco di dare il massimo e di farlo al meglio delle mie possibilità”.
Tu ti vedi tutta la carriera della Roma perché sembri proprio integrato alla perfezione con l’ambiente più di chiunque altro.
“Io ti parlo di me stesso perché i miei compagni li vedo bene, li vedo sereni. Fanno il bene del gruppo, essendo quelli che sono da più tempo qua insieme a me e a Stephan. Si allenano al cento per cento. Quando sono in campo li vedo dare il massimo in qualsiasi ruolo, in qualsiasi posizione. Per il gruppo è una cosa importante vedere gente così. Ma tutto il gruppo lo è. Come ho detto tante volte, quest’anno è un gruppo veramente famiglia, ma famiglia vera. Perché abbiamo passato momenti terribili e questo gruppo non si è mai sciolto. Io che sono qua da tanti anni, un gruppo così era tanto tempo che non lo vedevo e mi rendo orgoglioso. Io qua a Roma ho ripetuto tante volte che sto bene, amo questa città, questa società, questo posto. I tifosi vedo che mi apprezzano e questo mi riempie d’orgoglio e mi fa dare sempre qualcosa in più in campo. Io vivo il presente, ma non mi piace pensare troppo al futuro. Ma se dovessi pensare non ho problemi a dire che sto molto bene qua”.
Se la Roma si dovesse qualificare, c’è una alta probabilità di un derby.
“Dentro uno spogliatoio o all’interno di una squadra pensiamo alla partita di domani e poi ci proveremo alla prossima sfida, ma la cosa più importante è domani”.
Sul match di domani.
“La giusta tensione ci deve stare sempre. È una partita importante, lo sappiamo, ma negli ultimi anni la Roma ne ha giocate tante di queste partite e tutti gli anni dicevamo la stessa cosa, perché è una partita dentro e fuori. L’abbiamo preparata bene oggi e domani la prepareranno di nuovo. Come ho detto, la giusta tensione si deve essere carica e da parte di tutti, noi calciatori, lo staff e i nostri tifosi, per affrontare una grande partita contro una grande squadra e cercare di dare il massimo per passare il turno”.