ROMA – La Roma si prende tre punti in una serata bagnata in cui i quasi 30 mila dell’Olimpico hanno potuto apprezzare alcuni nuovi giocatori tipo Pellegrini, figliol prodigo, Cengiz Under le cui doti si erano intraviste già nei pochi minuti impiegato con l’Inter e anche Florenzi di nuovo titolare dopo una vita, passata a combattere con il doppio infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per circa un anno. Il 3-0 finale avrebbe potuto essere sicuramente maggiore se Dzeko avesse avuto le polveri meno bagnate, se il solito palo non avesse fermato il ragazzino turco dai piedi fatati e soprattutto se la Roma non avesse ad un certo punto deciso di abbassare il ritmo per rifiatare dopo le fatiche infrasettimanali di Champions ed in vista dell’impegno di mercoledì del Vigorito di Benevento. Dal’altra parte per la verità c’era una delle squadre meno dotate viste all’Olimpico negli ultimi anni quel Verona che se resterà ancorato a Pecchia, rischia davvero di frantumare tutti i record negativi della nostra serie A. E così in un batter d’occhio la squadra giallorossa ha liquidato la pratica prima con un’azione tutta in verticale e di prima, orchestrata da Pellegrini, El Sharaawy e portata a termine da Radja Nainggolan che di giustezza batte Gabriel dopo essersi infilato come una lama infuocata nella difesa di burro veronese. Prima del riposo arriva anche la testata di Edin Dzeko su assist del redivivo Florenzi impiegato da terzino destro dove ha dimostrato di essere tutt’altra cosa rispetto all’abulico Bruno Peres sia nella fase propositiva che in quella difensiva. I cinque cambi che Di Francesco ha proposto rispetto alla gara con l’Atletico hanno portato il proprio contributo in maniera abbastanza concreta con Cengiz messo in alto a destra che ha incantato tutti colpendo pure un incrocio dei pali di destro, non propriamente il suo piede. Nella ripresa si è giochicchiato con Dzeko che ha spinto in rete di punta un assist sl bacio di Kolarov, tanto per non generare nel Verona una voglia di riaprire un match che ad onor del vero non c’è mai stata. Quindi nel finale c’è stato anche il tempo per vedere l’ultimo arrivato in casa Roma Patrik Schick, che appena entrato ha saggiato l’attenzione del portiere avversario con una conclusione secca e forte ma centrale. Adesso testa a Benevento come dice Di Francesco che ha centrato la prima vittoria davanti al proprio pubblico, in una partita morbida, la prima di questo difficile inizio, dopo la sfortunata esibizione contro l’Inter.
ROMA-VERONA 3-0
PRIMO TEMPO 2-0
MARCATORI: Nainggolan al 22′, Dzeko al 34′ p.t.; Dzeko al 16′ s.t..
ROMA (4-3-3): Alisson; Manolas (dal 34′ s.t. Moreno), Fazio, Kolarov; Pellegrini, De Rossi, Nainggolan (dal 30′ s.t. Schick); Under (dal 30′ s.t. Gerson), Dzeko, El Shaarawy (Lobont, Skorupski, Juan Jesus, Bruno Peres, Castan, Gonalons, Strootman, Defrel, Perotti). All. Di Francesco.
VERONA (4-2-3-1): Nicolas; Caceres, Ferrari, Heurtaux, Souprayen; B. Zuculini (dal 30′ s.t. Fossati), Buchel (dal 13′ s.t. Verde); Romulo, Valoti, Bessa; Kean (dal 19′ s.t. Pazzini) (Silvestri, Coppola, Caracciolo, Laner, Bearzotti, Zaccagni, Lee). Pecchia.
ARBITRO: Pairetto di Nichelino.
NOTE spettatori 29.045, incasso 860.721 euro. Espulso Souprayen al 21′ s.t. Per doppia ammonizione. Ammoniti: Valoti e De Rossi per gioco scorretto. Angoli: 6-1. Recupero: 1′ p.t., 2′ s.t..
