
LEVERKUSEN – Una grande Roma esce in semifinale di EuropaLeague, grazie ad un capriccio degli dei del calcio ( dei con la lettera minuscola non è un errore), che decidono di punire oltremodo un squadra che per 80’ la fa da padrone in casa di una delle compagini più spocchiose d’Europa, capace addirittura in oltre 80 anni di storia di vincere un solo scudetto. I presuntuosi del Leverkusen la giocano come se la pratica fosse già archiviata e concedono alla Roma un prima opportunità già dopo 3’: Lukaku se la mangia (riscattarlo dal Chelsea per 38 milioni per vedere certi scempi? Anche no). Pellegrini sempre in avvio ha un’altra opportunità di testa ma la partita non si sblocca. Svilar para il possibile e anche di più, finché l’arbitro non concede un rigore sacrosanto alla Roma. Sul dischetto va Paredes che fa 0-1. Il primo tempo si chiude qui. Nella ripresa la Roma continua a controllare il match mentre Xabi Alonso comincia a perdere tante delle sue certezze. Il Var richiama l’arbitro a rivedere un fallo di mano in area Bayer e il secondo rigore è servito. Va sul dischetto ancora Paredes e fa 0-2. A questo punto i padroni di casa inseriscono Schick e De Rossi Smalling e Abraham. La differenza è tutta qui: i 2 subentrati della Roma sono impalpabili anzi è proprio Smalling a disturbare Svilar in uscita, la sua palla ciccata finisce sul braccio di Mancini che fa autogol. L’1-2 annienta la Roma che subisce pure il gol del 2-2 con relativi sfottò dei padroni di casa, una squadra la cui storia parla più di retrocessioni che di successi. Alla fine la Roma esce a testa alta, pagando gli errori di giocatori impresentabili a certi livelli.
