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FROSINONE – Vittoria allo Stirpe, che permette alla Roma di restare attaccata al trenino Champions anche in virtù di un quinto posto che potrebbe diventare utile per la qualificazione nella coppa più prestigiosa d’Europa. De Rossi dosa le forze anche in vista dell’impegno di giovedì in Europa League con Dybala e Pellegrini seduti in panca. Il 4-2-3-1 studiato da DDR con Cristante e Paredes l’uno di fianco all’altro, evoca ricordi nefasti dell’era Mourinho; Brescianini e Mazzitelli creano danni nella zona nevralgica del campo e solo un grande Svilar e l’imprecisione di Soulè e compagni, evitano alla Roma la capitolazione. Poco prima dell’intervallo poi Huijsen si ricorda di aver visto Cr7 da vicino e si fa tutto il campo palla al piede prima di scoccare un bolide dal limite che non lascia scampo a Turati (con tanto di festeggiamento alla Cr7 appunto). Si va al riposo sullo 0–1, risultato molto severo per gli uomini di Di Francesco. Nella ripresa De Rossi toglie il match winner ammonito per un gesto poco simpatico in risposta ai continui fischi dello Stirpe in occasione del gol (il giocatore fischiato per aver scelto la Roma invece del Frosinone nel mercato di gennaio) e Lukaku poco in partita, per Llorente e Pellegrini e la musica cambia radicalmente. Baldanzi in campo dall’inizio, si prende la squadra sulle spalle ed Azmoun spostato da centravanti, crea spazi e dinamicità per i centrocampisti giallorossi. Cristante da lontano impegna Turati che nulla può sul tap in di Azmoun da sotto misura, per il gol che indirizza il match verso i giallorossi. Sullo 0-2 la Roma va sul velluto mentre il Frosinone si perde. Baldanzi ancora lui, genera il fallo di mano di Okoli da cui scaturisce il calcio di rigore che Paredes trasforma fissando il risultato sullo 0-3. La Roma così risponde alle vittorie di Atalanta sul Sassuolo e del Bologna corsaro all’Olimpico contro la Lazio. Ed ora testa giovedì per un dentro fuori contro il Feyenoord da non sbagliare assolutamente, per proseguire un percorso europeo che da 2 anni non conosce eliminazioni.