
ROMA – Quando Mourinho vede Sarri finisce sempre alla stessa maniera. Ennesimo derby perso dallo Special One che stabilisce pure il triste record, di uscire per la quarta volta dal campo nella stracittadina senza segnare (la Lazio tra l’altro schierava pure il terzo portiere, vista l’indisponibilità di Provedel). Passa quindi la Lazio cui basta un rigore di Zaccagni ad inizio ripresa, per andare in semifinale, dove molto probabilmente troverà la Juve, impegnata contro il Frosinone nell’ultimo quarto di finale del torneo. Una Roma lenta, impacciata senza uno straccio d’idea, cede senza tentare una benchè minima reazione; eppure il penalty di Zaccagni è arrivato ad inizio ripresa, quindi con tutto il tempo per recuperare. Invece il primo squillo giallorosso arriva addirittura nel recupero con Belotti che impegna il portiere avversario. Proprio un attimo prima del fischio finale di Orsato, Lukaku in rovesciata prova a pescare il jolly, ma la palla finisce alta sopra la traversa. Da segnalare poi le espulsioni di Pedro, Azmoun e Mancini (quest’ultimo a partita già terminata) e che Bove al momento della sostituzione, viene colpito da una bottiglia in vetro mentre passa sotto la Tevere. E così la Roma esce mestamente dalla coppa Italia, mentre Mourinho continua ad affrontare Sarri alla stessa maniera e continua a perdere (la stessa sindrome che ha colpito Pioli ogni volta che incontra Simone Inzaghi), accampando le scuse più ridicole nella conferenza del post match. E domenica la squadra giallorossa, affronta il Milan a San Siro partendo dall’ottavo posto in classifica, a sancire una resa quasi incondizionata nella lotta al quarto posto che, nell’era Mourinho (e nella gestione Friedkin) rimane una chimera.
