Atto numero 3 per la Virtus Roma di Guido Saibene, ancora alla ricerca della prima vittoria in campionato. Dopo le sconfitte arrivate contro l’Orsi Derthona Basket e la FMC Ferentino, al Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano arriva la Fortitudo Moncada Agrigento di Franco Ciani, lo scorso anno finalista nei playoff di A2 dopo una post-season sensazionale e caduta solo nella decisiva gara5 del PalaRuffini contro la Manital Torino, di conseguenza promossa in A1. La Virtus nelle prime due gare ha pagato lo scotto di una preparazione cominciata tardi, che ha dato vita ad un assemblaggio tecnico e tattico sviluppatosi in ritardo ed ancora oggi in via di evoluzione; ma tra la pre-season e queste prime due gare di campionato i progressi non sono mancati. Derthona e Ferentino si sono presentate all’appuntamento con i capitolini come ampiamente favorite ma i loro successi sono stati sudati ed in bilico fino alle battute conclusive; alcuni episodi in entrambi i match non sono stati favorevoli a Roma, uscita comunque da questi primi 80′ stagionali con maggiore consapevolezza nei propri mezzi.
NUMERI SULLA DIFESA E SULL’ATTACCO CAPITOLINO – La difesa della Virtus Roma si presentava ai blocchi di partenza come il vero tallone d’achille della squadra, soprattutto dopo la sconcertante prova casalinga contro la Benacquista Latina nel giorno della presentazione al pubblico del roster: 97 punti subiti di cui 57 nella sola seconda metà di gioco, con alcuni giocatori completamente assenti dalla partita. “Per come abbiamo giocato contro Latina meritavamo di prendere calci nel c..o!” il commento di coach Saibene, il giorno dopo la gara, ai nostri microfoni. Ma qualcosa sta cambiando ed il duro lavoro quotidiano in palestra inizia lentamente a “ripagare”. Nonostante le due sconfitte iniziali, la Virtus Roma vanta la quarta miglior difesa del girone Ovest e la sesta della complessiva serie A2 a pari merito con Treviglio e Treviso (138 punti subiti). Si è sofferto sotto canestro (Garri 13 punti e Ammannato 9 per Derthona, Gigli 17 per Ferentino) e dall’arco (il 12/26 dei ciociari è stato decisivo in ottica risultato finale) e si è spesso concesso troppo sui pick n’ roll, ma si è vista in definitiva una buona intensità difensiva, che tende comunque ad accendersi e spegnersi a fasi alterne, come testimoniano i vari break subiti e poi rimontati nella gara contro Ferentino. A questi apprezzabili progressi in difesa, fa da contraltare un attacco che si sorregge eccessivamente sui top scorer Voskuil e Callahan. 127 i punti segnati in due partite, il peggior attacco del girone Ovest ed il penultimo a pari merito con Roseto tra tutte le 32 squadre della serie A2. Se Maresca ed Olasewere erano andati in doppia cifra con Derthona, il loro apporto offensivo contro la squadra di Federico Fucà è stato pressocchè nullo (6 punti in due, tutti del nigeriano); ma sono emersi i due play Meini e Bonfiglio, autori di una buona prova contro Imbrò e Bulleri, che hanno confezionato 16 punti in due, 8 a testa. Manca ancora una certa coesione nell’attacco virtussino, che non tarderà ad arrivare. Dai numeri appena citati emergerebbe quindi una sorprendente indicazione di una “solida” difesa ed un attacco deficitario: una reviviscenza dell’ultimo Dalmonte? Non esattamente. Sono tante le differenze tra le due squadre, in ogni ruolo. Ma questa precoce statistica ci presenta un quadro simile a quello avuto in campionato (era ancora A1) nella stagione vissuta fino a pochi mesi fa, quando la Virtus in regular season ha registrato il secondo peggior attacco a fronte della seconda miglior difesa. E quale miglior occasione per confermare i progressi difensivi e per apportare miglioramenti al proprio attacco, se non quella del match con Agrigento?
LA FORTITUDO AGRIGENTO E FRANCO CIANI: UN AMORE A PRIMA VISTA – La storia recente della Fortitudo Agrigento è caratterizzata da una scalata continua verso i massimi livelli della pallacanestro italiana, interrotta per ora nella già citata finale playoff di A2 dello scorso Giugno, quando la Manital Torino superò i siciliani 3-2 dopo che i ragazzi di Ciani si sono ritrovati a condurre per 2-1 nella serie. Il rammarico per l’occasione persa si è contrapposta all’esaltazione vissuta per un cammino post-season pazzesco, partendo da ‘underdog’: un 2-1 negli ottavi di finale contro Treviso, la sorpresa più clamorosa dell’anno di A2 con il 3-1 a livello di quarti di finale sulla Tezenis Verona favorita alla promozione finale, un autoritario 3-1 con doppio successo in trasferta contro la Junior Casale in semifinale e la bella ed intensa finale contro Torino, poi persa. Il cammino recente di Agrigento parte però nella stagione 2007/2008: in quell’annata la Virtus Roma si gioca il secondo scudetto della sua storia (ahimè, tuttora mai arrivato) contro la Mens Sana Siena, mentre gli agrigentini salgono dalla Serie C Dilettanti alla B Dilettanti. Passano 12 mesi fa e si sale al piano successivo: arriva la Serie A Dilettanti. Qui si vivrà un’annata in apnea, prima della retrocessione nella Primavera del 2011, che costringe la Fortitudo a ripartire dalla Divisione Nazionale B. A questo punto arriva sulla panchina dei siciliani Franco Ciani, classe ’61, già visto anche nella massima serie sulle panchine di Gorizia, Cantù e Livorno. Quello che riesce a costruire Ciani nella città della Valle dei Templi va oltre ogni miglior aspettativa ed ha lasciato (e lascia ancora) un segno indelebile nella storia della società: nella prima stagione vissuta in Sicilia, la 2011/2012, il coach friulano trova immediatamente la promozione in Divisione Nazionale A e riesce a vincere la Coppa Italia di Divisione Nazionale B sconfiggendo in finale Ferrara. La stagione successiva Agrigento conferma tutte le sue potenzialità e centra un brillante 3° posto in regular season, cedendo poi in semifinale playoff contro Matera solo nella decisiva gara5. L’eliminazione in semifinale non scoraggia Ciani. Ma il coraggio, a Ciani, non è mai mancato, essendo colpito fin dalla nascita da una focomelia agli arti superiori, malformazione invalidante, che non gli ha comunque impedito di arrivare nella Pallacanestro che conta, anche se con più difficoltà (soprattutto all’inizio della propria carriera) rispetto a molti colleghi. Forza d’animo e volontà di superare ogni ostacolo: questo insegna coach Ciani ai suoi ragazzi, che hanno poi il compito di far valere tutto ciò sul parquet. Nel frattempo, la Divisione Nazionale A va ad assumere il nome di DNA Adecco Silver, ponendosi come terzo livello della pallacanestro italiana. La stagione 2013/2014 vede il trionfo in campionato di Agrigento che si guadagna la seconda serie nazionale, quella che sarà la A2 Gold. A Ciani il comune siciliano conferisce la cittadinanza onoraria, riconoscimento concesso per il suo egregio lavoro sulla panchina della Fortitudo e per aver condotto a meritati successi lo sport agrigentino. La favola è proseguita ancora fermandosi, per ora, al PalaRuffini di Torino. “Giudico positivamente il mio percorso qui ad Agrigento. C’è stata da subito una sinergia, un’intesa, un equilibrio nel lavoro quotidiano tra staff societario e staff tecnico; non si è protagonisti di una cavalcata come la nostra per caso. Siamo arrivati a giocarci la finale per l’A1 anche in anticipo rispetto alle aspettative ed ai programmi che ci eravamo preposti. Oggi la sfida è qulla di fare un’altra stagione di alto livello con un risultato eclatante ed importante” le parole di Ciani di ieri sera a “Timeout”. E quest’anno i siciliani hanno avuto un’ottima partenza vincendo in maniera convincente a Biella per 82-68 ma sono poi caduti contro Agropoli nel debutto casalingo: 83-82 per i campani, guidati da un irreale Marc Trasolini da 35 punti. “Dopo il grande entusiasmo per la vittoria di Biella abbiamo avuto un brutto passaggio a vuoto contro Agropoli, ascrivibile sia ad una loro grande partita sia ad alla nostra mancanza di intensità e precisione. L’infortunio di Piazza dopo 21′ ha messo in salita la partita, in un momento in cui eravamo a soli 2 punti da loro; abbiamo dovuto ristrutturarci in fretta e quando queste partite non le giochi al massimo diventano ostacoli insormontabili” dice Ciani, sempre ai nostri microfoni. Ora l’allenatore ritrova per la sesta volta in carriera la Virtus Roma: i precedenti lo vedono sconfitto ben 4 volte dai capitolini, tre volte quando sedeva sulla panchina di Cantù (tra il 1999 ed il 2000) ed una quando allenava Livorno (2006). Ma Roma ed il PalaTiziano evocano anche dolci ricordi a Ciani: nel 1999 la S.D.A.G. Gorizia lo promuove da vice ad head coach, al posto di Tonino Zorzi, per tentare una difficile salvezza. Nelle ultime sei giornate di campionato Ciani centra ben cinque vittorie ed il 18 Marzo 1999, sbancando il Palazzetto dello Sport di Roma con il successo sull’allora Calze Pompea di Valerio Bianchini, conquista matematicamente la permanenza in A1, ai danni della Mabo Pistoia. Alberto Tonut, Michele Mian e Sergey Bazarevitch schiantano Sasa Obradovic: Ciani riesce nell’impresa, per poi passare ad allenare Cantù. Gorizia dovrà accantonare la gioia per la salvezza conquistata, per affrontare un beffardo destino: cederà il titolo di A1 alla Scavolini Pesaro, non tornando mai più nella massima serie italiana.
IL ROSTER DI AGRIGENTO – La Fortitudo si presenta in questa nuova stagione con ben sei elementi confermati dal roster della scorsa annata, quella della finale playoff. Sono rimasti Federico Vai, Quirino De Laurentiis, Marco Evangelisti, Andrea Saccaggi, il capitano Albano Chiarastella e Alessandro Piazza, il playmaker titolare della squadra siciliana e tra i più importanti artefici di queste due ultime stagioni (l’attuale sarà la terza per Piazza agli ordini di Ciani ad Agrigento). Grande assist-man (2° nella relativa classifica della scorsa stagione di A2), ottimo difensore (1° nei recuperi e nei falli subiti nell’annata 2014/2015), metronomo e collante perfetto del quintetto siculo grazie anche alla sua visione di gioco che permette di trovare soluzioni offensive diversificate a seconda degli schemi difensivi avversari. Piazza è un elemento essenziale per coach Ciani e l’infortunio che lo ha colpito nel corso dell’ultima gara contro Agropoli (frattura spiroidale al quinto metacarpo della mano destra, già ridotta chirurgicamente) lo terrà lontano dai match ufficiali per circa due mesi, a partire dalla partita con Roma. “L’infortunio di Piazza è stato un duro colpo, sufficiente per rovinarci il buon umore, ma per fortuna non abbiamo avuto altri problemi” le parole di Franco Ciani ieri sera nel corso di “Timeout”. Per ora è stato preso in prova il classe ’86 Andrea Tracchi, lo scorso anno in Serie C a Bolzano, “ma al momento non sarà inserito nel roster; seguirà i nostri allenamenti ma non sarà schierato a Roma, in seguito faremo le nostre valutazioni. Il regolamento consente un solo inserimento da qui a Gennaio nel roster: questo ci impone di fare valutazioni a lungo termine e non dettate dall’onda del momento” il commento del coach friulano sul neo aggregato. L’ex Omegna Andrea Saccaggi prenderà probabilmente il posto di Piazza in campo, con spot da guardia ancora occupato dallo statunitense Kelvin Martin, che due anni visse la sola pre-season a Lucca e che Agrigento ha pescato dalla seconda divisione tedesca, dove ha registrato numeri importanti (15 punti, 6,5 rimbalzi, poco meno di 2 assist e 2 palle recuperate di media a partita con la canotta dell’Heidelberg). Tra Biella ed Agropoli l’americano ha messo a referto ben 46 punti con il 69% da due e il 40% da tre; solo 5 le triple tentate dalla guardia, che dà un importante apporto anche in difesa (7 rimbalzi totali di 4 difensivi e 6 palle recuperate). I ruoli di ala piccola e grande sono rispettivamente occupati dagli esperti Marco Evangelisti ed Albano Chiarastella, con quest’ultimo capitano della Fortitudo. Grande l’apporto di Evangelisti nei playoff della scorsa stagione con numeri sempre in crescendo, mentre Chiarastella garantisce fisicità sotto canestro e nella fase difensiva. L’italo-argentino è alla quinta stagione ad Agrigento, essendo arrivato nel 2011 insiame a Franco Ciani ed avendo vissuto con lui tutta la scalata della società del presidente Salvatore Moncada, dalla Divisione Nazionale B alla Serie A2 girone Ovest. Agirà da pivot l’altro americano del roster, Scott Eatherton, appena uscito dalla Northeastern University e che nelle prime due uscite stagionali ha registrato una media punti/rimbalzi di 14 + 8,5. Per l’ala piccola Federico Vai si tratta della seconda stagione in Sicilia, mentre si presenta come veterano della squadra, dopo Chiarastella, il classe ’92 Quirino De Laurentiis, già alla quarta annata ad Agrigento e cambio di Eatherton sotto le plance. Completano la squadra l’ala piccola Francesco Morciano, proveniente da Brindisi, e Vittorio Visentin, classe ’95 proveniente da Pordenone dove è stato compagno di squadra, nonchè cambio, del virtussino Davide Zambon. Ma quale obiettivo per questo roster nell’attuale campionato? Ce lo dice direttamente coach Ciani: “L’obiettivo stagionale è mirato principalmente sulla stagione regolare. Vogliamo avere un miglior rendimento in regular season per arrivare poi ai playoff piazzati in modo più vantaggioso, vivendoli con lo stesso spirito dello scorso anno. Non siamo una squadra costruita ed evoluta con l’obiettivo irrinunciabile di andare in A1. Ci giocheremo le nostre carte ma siamo consapevoli che questo primo anno di A2 unica ha portato a questo livello un grande numero di squadre quadrate e competitive“.
IL PUNTO IN CASA VIRTUS – Guido Saibene si presenta al match delle ore 18 di Domenica prossima, 18 Ottobre, con tutti gli uomini a disposizione. Desta curiosità la scelta del quintetto iniziale, per capire se Bonfiglio e Maresca partiranno ancora titolari. Il primo viene da una prova positiva contro Ferentino, il secondo ha vissuto in Ciociaria un pomeriggio da incubo con 0 punti a referto e 4 palle perse. Per la Virtus Roma, di fronte al proprio pubblico, si presenta l’occasione di andare a segno per la prima volta in stagione dopo le due sconfitte iniziali. Evidenti i progressi della tenuta difensiva, annaspa l’attacco quando non ci sono Voskuil o Callahan a garantire continuità. Lo 0 in classifica alle voce punti era preventivabile date le prime avversarie della stagione, ma non rende merito ai rapidi miglioramenti che Saibene ha ottenuto dai propri ragazzi, come confermato anche da Franco Ciani: “Roma non ha una classifica veritiera e finora ha affrontato due tra le squadre più quotate del campionato; temo l’immagine di una squadra debole, quando invece avremo di fronte un roster che vale le prime otto del girone senza ombra di dubbio”. Domenica si può finalmente smuovere la classifica, prima della trasferta di Rieti; ma arriverà una Fortitudo Agrigento, sì priva di Piazza, ma decisa a riscattarsi dopo la sorprendente sconfitta casalinga contro Agropoli. Roma dovrà essere brava a sfruttare l’assenza di Piazza ed a non concedere a Saccaggi di trovare l’intesa vincente con Eatherton; di conseguenza, dovrà migliorare la qualità difensiva sui pick n’ roll agrigentini, lì dove la squadra è mancata nella prima parte del match contro Ferentino. Altro obiettivo dei capitolini sarà quello di scardinare la robusta difesa dei siciliani, che va da elementi più dinamici come Martin a quelli più solidi come Chiarastella e lo stesso Eatherton. Proprio Kelvin Martin è sembrato ‘on-fire’ contro Biella ed Agropoli, specialmente nelle sue penetrazioni sotto canestro e nel tiro dalla media distanza: sarà compito di Roma disinnescare la sua pericolosità e non farlo entrare in ritmo. Da Olasewere e Maresca ci si aspetta un riscatto dopo la brutta prova di Domenica scorsa, mentre Callahan e Voskuil rimangono i punti centrali di questa Virtus. Casagrande sembra completamente recuperato dal’infortunio al polpaccio che lo ha costretto ad un breve minutaggio contro Ferentino, mentre Benetti sarà un’arma che verrà sicuramente utilizzata per dare ulteriore energia e fisicità. La coppia di registi Bonfiglio-Meini potrà e dovrà ripetere la buona prova garantita nell’ultima giornata di campionato. Imprescindibile infine tenere sotto controllo il numero dei falli a disposizione di ognuno, soprattutto per chi agisce sotto canestro ed ha un approccio particolarmente fisico al match.
ACEA VIRTUS ROMA-FORTITUDO MONCADA AGRIGENTO, 3a giornata Serie A2 girone Ovest
Domenica 18 Ottobre 2015, ore 18
Palazzetto dello Sport, Roma
Matteo Buccellato