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siena-virtusEra l’8 Giugno 2014, gara5 delle semifinali playoff del campionato di A1 2013/14: Siena superò Roma 91-75 e si qualificò per la finale Scudetto, persa poi contro Milano. A quella partita risale l’ultima trasferta della Virtus Roma al PalaEstra, teatro di innumerevoli battaglie tra i capitolini e la compagine mensanina. Seicentocinquantuno giorni dopo è di nuovo Siena-Roma, ma in mezzo c’è stato un pò di tutto: l’inchiesta “Timeout”, il fallimento della vecchia Mens Sana Basket e la ripartenza dalla Serie B con una nuova società da parte senese, l’autoretrocessione in Serie A2 da parte romana. Una sfida mai banale quella tra le due squadre, che trascende valori in campo e classifica.

LA GARA D’ANDATA: ROMA-SIENA 68-50 – Senza storia il match dello scorso 6 Dicembre in un gremito PalaTiziano. Roma ha travolto Siena fin dal primo istante volando subito sul 10-0, poi divenuto 21-4: una leggera flessione sul finire del primo tempo ha permesso alla squadra di Ramagli di riavvicinarsi nel punteggio ma ad inizio ripresa Roma è tornata a dominare in qualunque zona del campo, andando a condurre con oltre 20 punti di scarto. Il +18 finale, che è valso la quinta vittoria consecutiva per Roma, è merito di una grande prova di squadra, in cui hanno brillato in particolar modo un dominante Callahan da 24 punti ed uno dei migliori Bonfiglio della stagione per intensità difensiva e tenacia.

SALVEZZA (QUASI) CONQUISTATA – Si sapeva da tempo, la trasferta di Omegna (o meglio di Verbania) sarebbe stata decisiva per la Virtus Roma: una vittoria avrebbe proiettato la squadra di Caja verso il lieto fine per questa sofferta stagione, una sconfitta avrebbe rimesso tutto in discussione. Olasewere ha deciso che era il momento di chiudere (o quasi) la pratica salvezza; parliamo del nazionale nigeriano perchè la sua prova contro gli uomini di Magro è stata devastante. Miglior prestazione stagionale con ben 34 punti (15/17 da due), 10 rimbalzi e 46 di valutazione, difesa omegnese fatta a pezzi e secondo premio consecutivo di un giocatore di Roma come Mvp di giornata in A2, dopo quello conquistato da Voskuil per i suoi 32 punti con 10 triple a segno contro Barcellona Pozzo di Gotto. La sconfitta di Rieti sul campo dei siciliani pone ormai la Virtus ad una minima distanza aritmetica dalla salvezza: 24 punti per Roma, 18 per la coppia playout Rieti-Omegna con cui i romani hanno gli scontri diretti a favore e soli 10 punti a disposizione da qui a fine stagione, senza contare che in questo weekend si gioca una rovente Rieti-Omegna. A meno di clamorosi cataclismi Roma può già sorridere ma senza abbassare la guardia, sia per conquistare con i propri sforzi l’ufficialità del raggiungimento dell’obiettivo stagionale sia per provare un insperato accesso ai playoff, che ad oggi con gli stessi punti di Roma vedrebbero Trapani protagonista come ottava del girone Ovest.

MENS SANA SIENA, TRA INCERTEZZA SOCIETARIA E CORSA PLAYOFF – Definire bollenti gli ultimi 40 giorni in casa Mens Sana è eufemistico. Le dimissioni di inizio Febbraio del Cda della Mens Sana Basket 1871 nonchè quelle del presidente della Polisportiva Mens Sana hanno gettato inquetanti ombre sul futuro della pallacanestro nel capoluogo toscano, con grande incertezza anche sulla possibilità di terminare la stagione in corso, a causa della mancanza di liquidità in seguito all’assenza di una grande sponsorizzazione capace di sostenere economicamente gli sforzi della società. Ciò ha dato via ad una rapida mobilitazione di tifosi, ex giocatori, ex allenatori e sponsor, che ha già portato qualche frutto: la nascita del trust “Io Tifo Mens Sana” e la costituzione della società consortile “Basket e Sport Siena srl”, entrambi con l’obiettivo di partecipare con nuove risorse al capitale sociale della Mens Sana Basket 1871, che nel frattempo ha nominato un nuovo Cda. E’ ancora tanto il lavoro da svolgere per salvare concretamente il basket a Siena, ma la voglia e le capacità sembrano non mancare e tra i primi nodi da sciogliere ci sarà l’ipotetica cessione di una grossa fetta delle quote azionarie della Mens Sana Basket dalla Polisportiva alle neonate entità. In tutto ciò non sono mancati rumours di mercato, che volevano alcuni pezzi pregiati del roster senese andare via in altre direzioni e la paura di una penalizzazione di 3 punti in classifica per il mancato pagamento della quinta rata di affiliazione alla Fip, saldata ieri con una piccola sanzione evitando così lo spettro della penalità in graduatoria. Questo periodo di difficoltà a livello societario non ha influito sul rendimento della squadra, che dopo la batosta della gara di Roma ha intrapreso uno splendido cammino con ben 10 vittorie in 14 gare che hanno portato Siena al terzo posto in classifica a quota 30 punti, ad un passo dalla matematica conquista dei playoff. Tale brillante percorso è dovuto all’ottimo affiatamento che Ramagli è riuscito a far trovare ai suoi uomini, nonchè all’esplosione di alcuni giocatori chiave del quintetto base come ad esempio il pivot Dane Diliegro, surclassato da Callahan nella gara d’andata, che ha iniziato a registrare doppie doppie a ripetizione: 13.2 punti e 10.4 rimbalzi di media, secondo sia nella classifica dei migliori rimbalzisti del girone sia in quella specifica dei rimbalzi difensivi (6.8 a gara). Il play americano Darryl Bryant è il miglior realizzatore (17.4 punti) ed assistman (3.2 assist) di squadra, mentre fondamentali sono anche i 16.2 punti, 4.7 rimbalzi e 3 assist di media dell’altro straniero del roster, la guardia Chris Roberts. I due “veterani” italiani, entrambi classe ’86, Alex Ranuzzi e Stefano Borsato, guidano la pattuglia tricolore: 8 punti e 4 rimbalzi per l’ala piccola, 7.3 punti con il 40% nel tiro da tre per il play-guardia. Dietro di loro una nutrita schiera di giovani, a partire dal classe ’93 Mattia Udom, ala forte da 8.6 punti e 6 rimbalzi di media. L’altra ala grande, Valerio Cucci, gode di un minutaggio appena inferiore ai 20 minuti registrando 5.5 punti e 4 rimbalzi a gara, mentre importanti sono gli 11 minuti di media del classe ’98 Lorenzo Bucarelli (1.8 punti), esterno e più giovane del roster. Chiude il cerchio delle rotazioni Leonardo Marini (1.1 punti), centro classe ’95.

SFIDA A TUTTO CAMPO – Siena non gode di percentuali elevate (48% da due, la seconda più bassa del girone, e 33% da tre), ma riesce a realizzare canestri dal peso specifico fondamentale. Cinica e ben amalgamata, la squadra di Ramagli detiene molto del suo potenziale nei 3 stranieri del roster, con Bryant nel ruolo di attento regista della squadra, Roberts pericoloso dall’arco con il suo 38% e Diliegro che ha spazzato via quasi tutti i pivot del campionato. Sarà la tenuta degli uno contro uno difensivi a far pendere l’ago della bilancia verso l’una o l’altra squadra, con Siena sicuramente bramosa di riscatto dopo la prova choc dell’andata. Il duello tra Callahan e Diliegro potrebbe decretare chi dominerà l’area, con la variabile Olasewere arma in più per Roma. Per Voskuil compito arduo nel dover tenere difensivamente e superare in attacco la coppia Bryant-Roberts; in suo aiuto sia Meini che Bonfiglio, convincente nella gara di 3 mesi e mezzo fa. E’ chiamato a riscattare alcune recenti prove opache capitan Maresca, mentre per contenere i buoni minutaggi di Ranuzzi, Udom e Cucci è possibile l’impiego di forze fresche dalla panchina, come Leonzio, Benetti e Flamini. Palla a due alle ore 18.

Matteo Buccellato

Di admin

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