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Lasciate le aule di Via Vitorchiano, dove la Virtus Roma ha viste rigettate per due volte le proprie ragioni di riammissione al campionato di serie A2, la battaglia legale si sposta ora al Coni, dove alle 13,30 di oggi si riunirà il Collegio di Garanzia per emettere l’ultimo grado di giudizio sportivo.

Dovesse vincere la Virtus, calerebbe il sipario su una vicenda stucchevole, che ha visto mancanze da entrambe le parti e con il buon senso poteva essere risolta prima, vista anche la dura censura che il dottor Scipio, presidente della Corte Federale che ha sancito l’ultimo no al club di Toti, ha rivolto agli uffici della Fip, da dove è uscito il documento con il palese errore di data, 9 luglio 2015 anziché 7 luglio 2016, goffo quanto le correzioni postume. Su questo la Virtus poggia forte la sua difesa e c’è da credere che oggi non ci saranno chiusure aprioristiche a ragioni che sembrano evidenti. E nel caso anche dal Coni arrivasse un no, la Virtus andrà direttamente al Tar che, anche recentemente, con la vicenda della Paganese Calcio riammessa in Lega Pro, ha mostrato di avere autonomia e serenità sufficienti a garantire un giudizio equo.

Intanto il mercato della Virtus, dopo i colpi messi a segno prima dell’esclusione del Consiglio Federale, che sono ancora blindati, è in posizione di attesa. Esistono accordi di massima con il play naturalizzato Juan Fernandez, lo scorso anno a Brescia, e quello con l’ex Daniele Sandri. Se arrivassero loro e la Virtus ritrovasse il posto che le spetta in A2, poi il general manager Giofrè dovrebbe terminare il roster con due giocatori stranieri.

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