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Rivoluzione di gennaio

In questa sessione di mercato invernale in casa Genoa c’è stata una rivoluzione vera e propria, dopo che la squadra rossoblu ha solamente 13 punti in 23 giornate, facendo solamente meglio della Salernitana ultima in classifica; a partire dall’allenatore, dopo l’esonero di Andrij Ševčenko la nuova proprietà a virato su Alexander Blessin un profilo del calcio tedesco che però la sua ultima esperienza è stata in Belgio proprio prima di accettare la proposta del club ligure, anche lui è un tecnico abbastanza giovane con molte ambizioni e nello stesso tempo con tanta voglia di mettersi in gioco.

Il Grifone è stato una delle squadre italiane più attive, tra entrate ed uscite sono state ben ventuno le operazioni concretizzate dal club. Anche riguardo i giocatori la nuova proprietà non ha badato a spese, tra i volti nuovi spiccano quelli del trequartista tedesco Naidem Amiri, arrivato dal Bayer Leverkusen, del laterale svizzero Silvan Hefti e dei promettenti italiani Roberto Piccoli, Riccardo Calafiori che sono entrambi in prestito e Kelvin Yeboah. Tutti molto giovani, così come gli acquisti provenienti dal nord Leo Ostigard, Morten Frendrup e Albert Gudmundsson. Ed anche il ritorno di Lennart Czyborra reduce dal semestre in prestito all’Arminia Bielefeld. Mentre in uscita è decisamente più alta l’età media dei giocatori che sono stati venduti. Tra essi gli ormai ex senatori dello spogliatoio Francesco Cassata, Valon Behrami, Davide Biraschi e Ivan Radovanovic. A questi si aggiungono anche alcuni colpi dell’ultimo mercato estivo che hanno decisamente deluso come Felipe Caicedo, Mohamed Fares, Stefano Sabelli e Abdoulaye Touré. L’addio più sentimentalmente più doloroso resta comunque quello last minute di Goran Pandev, passato a sorpresa al Parma.

Alexander Blessin, un calcio veloce e propositivo

Al debutto sulla panchina del Grifone il neo allenatore è riuscito a pareggiare 0-0 contro l’Udinese di Gabriele Cioffi, un ottimo risultato in confronto del 6-0 incassato al Franchi contro la Fiorentina. Alexander Blessin si è presentato ai microfoni della gazzetta dello sport come un allenatore che ama il calcio veloce e di mentalità propositiva in fase di possesso palla e in fase di non possesso vuole una squadra che fa del pressing la sua arma migliore. I suoi giocatori devono avere una giusta mentalità per dare una smossa alla classifica e recuperare più punti possibile fini alla fine del campionato e chiede di non aver paura di nessun avversario. In più esalta molto la passione e la storia che c’è dietro questo club e che per lui rende il Genoa un grande club e chiede ai tifosi di stare il più possibile vicino alla squadra perché solo se si è tutti uniti si riescono a superare momenti come questo.

Nell’intervista è intervenuta anche Johannes Spors, il nuovo direttore sportivo del Genoa, dove spiega la scelta di puntare su Blessin, un allenatore con cui si può pensare ad un futuro, con un buon progetto, oltre che alla stagione da concludere. La proprietà cercava proprio un tecnico con le sue idee di gioco, una filosofia offensiva e con transizioni rapide, ovviamente il direttore pensa che al Genoa può fare molto bene e sottolinea come fatto in precedenza dal mister, che in questo momento si deve agire da squadra. Tra proprietà, allenatore e giocatori ci deve stare la perfetta sintonia per provare a sollevare la classifica, andando tutti verso la stessa direzione.

Conferenza stampa, Blessin: “Tra mercato e le scelte della formazione”

Ovviamente col mercato di gennaio la squadra è stata sistemata in vari punti, soprattutto a centrocampo e in difesa. Blessin ha risposto così alla domanda sui nuovi arrivi: “è chiaro che Amiri, Frendrup, Gudmundsson e Czyborra sono arrivati da pochi giorni. Sono pronti però avranno bisogno anche loro di un po’ di tempo per acclimatarsi. Ho visto delle buone cose anche negli allenamenti che ci aiuteranno per avere una rosa più larga nelle prossime gare. La cosa migliore è che questi giocatori possano integrarsi nel gruppo. La competizione deve aiutare la squadra”.

Nodo da scogliere sono gli impieghi di Rovella e di Criscito. I due hanno avuto qualche problema fisico nelle passate giornate e ora stanno recuperando per esser al top della forma. Blessing però ha chiarito che saranno out per la sfida contro la Roma: “entrambi hanno fatto un allenamento individuale. Oggi hanno fatto un po’ di allenamento in squadra e dalla prossima settimana saranno in gruppo”.

La notte del gioiello giallorosso

Al Luigi Ferraris è stata una partita molto complicata per la squadra di Mourinho. Il Genoa aveva esonerato in settimana Davide Ballardini e l’aveva rimpiazzato con Andrij Ševčenko che non conoscendo bene la squadra aveva preparato una partita molto attenta e con la squadra chiusa in fase difensiva, magari sfruttando qualche contropiede in fase offensiva, infatti le statistiche dicono che la Roma ha avuto il 60% di possesso palla con 11 tiri totali contro i 2 della squadra ligure. Al 74° il tecnico dei giallorossi sostituisce Shomurodov con Felix Afena- Gyan un giovane diciottenne che ha stupido proprio Mourinho con le sue notevoli prestazioni con la primavera di De Rossi, ed a sole tre presenze in Serie A, all’82° segna il gol dello 0-1 con un tiro preciso all’angolo basso alla destra di Salvatore Sirigu. Poi a recupero inoltrato il giovane ghanese giallorosso segna il gol dello 0-2 con un tiro spettacolare da 25 metri sotto la traversa della porta dell’estremo difensore del Genoa finendo così in anticipo la partita. A soli 18 anni Afena Gyan con questa partita si è preso tutta la fiducia del suo allenatore e dei tifosi della Roma, entrando ufficialmente a far parte della prima squadra.

La storia del club 

Il Genoa Cricket and Football Club, meglio noto come Genoa, viene fondato il 7 settembre 1893, è il più longevo tra i club italiani ancora in attività oltreché uno dei più blasonati, vantando nel suo albo d’oro 9 scudetti vinti tra il 1898, il primo in assoluto nella storia del calcio italiano e il 1923-1924: questa serie di successi valse al Genoa la definizione di prima grande del calcio nazionale. Nel suo palmarès figurano anche una Coppa Italia e 6 campionati di Serie B un record condiviso con l’Atalanta. Partecipò al primo campionato italiano, durato un solo giorno, l’8 maggio 1898, che vinse. L’anno successivo partecipò nuovamente, ottenendo un nuovo successo, e così l’anno seguente. Fu proprio in quell’anno che il Genoa adottò i colori rossoblù.

Probabili formazioni

ROMA (3-4-1-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, S. Oliveira, Maitland-Niles; Mkhitaryan; Zaniolo, Abraham.

Allenatore: Mourinho.

A disposizione: Fuzato, Boer, Viña, Kumbulla, Bove, Veretout, C. Perez, Shomurodov, El Shaarawy, Felix, Zalewski.

GENOA (4-2-3-1): Sirigu; Hefti, Ostigard, Vanheusden, Vasquez; Frendrup, Badelj; Gudmundsson, Amiri, Yeboah; Piccoli.

Allenatore: Blessin.

A disposizione: Marchetti, Calafiori, Ghiglione, Bani, Czyborra, Sturaro, Portanova, Melegoni, Buksa, Ekuban, Galdames, Destro.

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