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Immobile a segno solo 3 volte nelle ultime 13 giornate

ROMA – Nel corridoio accanto alla sala stampa dell’Olimpico, dopo la partita, Montella incontra Inzaghi: “Simone, con te sono sempre fortunato”, dice l’allenatore del Milan allargando le braccia come per scusarsi. Il tecnico biancoceleste ha sorriso amaro: non ce l’aveva certo con il collega, ma con i suoi attaccanti che non la buttano dentro mai. Nelle ultime due gare in casa, contro Chievo e un mini-Milan, zero reti su azione e mille occasioni fallite.

Sotto accusa il tridente: Immobile a segno solo 3 volte nelle ultime 13 giornate (12 le sue presenze), mentre nelle prime 11 aveva realizzato 9 gol; Keita (6 reti) colpisce ogni 190 minuti; Anderson è il caso più eclatante, perché è spesso il migliore in campo ma ha segnato appena due gol (uno ogni 930 minuti). Contro il Milan il brasiliano ha tirato 5 volte, come Immobile, ma senza riuscire a superare Donnarumma. Ciro dopo un’ora di gioco a tutto pressing, inevitabilmente perde brillantezza e quindi lucidità sotto porta: grave l’errore prima del pareggio di Suso. Il centravanti deve imparare a gestirsi meglio: Inzaghi sta lavorando su questo e sugli schemi offensivi.

Dall’altra parte, la difesa non ha subìto gol solo due volte nelle ultime 17 gare. Sabato sera a Empoli in porta ancora Strakosha, perché Marchetti ha un problema al menisco del ginocchio destro: niente operazione per il portiere, visitato dal dottor Rodia. Decisa la terapia conservativa, l’obiettivo è recuperarlo per la sfida del 26 contro l’Udinese: nel derby del primo marzo ci sarà. Martedì è partita la vendita dei biglietti, a rilento come la Lazio: 4 punti nelle ultime 4 gare. Ma il quarto posto è lì a un passo, vietato mollare.

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