epa01841258 Argentinian's Inter Milan player Milito Diego Alberto celebrates after scoring against AC Milan during the Inter Milan vs AC Milan Serie A soccer match at the Meazza stadium in Milan Italy on 29 August 2009. EPA/DANIEL DAL ZENNARO
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MILANO – Siamo ancora in piena estate 2009: un caldo terribile e umido ha invaso tutta l’Italia, le località turistiche vengono prese d’assalto malgrado manchino solo 2 settimane all’inizio della scuola, da un mese sono terminati i mondiali di nuoto ospitati a Roma, l’Abruzzo e L’Aquila stanno cercando di rialzarsi dal folle terremoto dell’Aprile precedente, Beyoncé è la star del momento con il singolo “Halo”.
Il rovente clima che colpisce il paese non riguarda solo il meteo ma anche il calcio: siamo solo a sabato 29/8/2009 ma per la II° giornata di Serie A è già tempo di big-match con Roma-Juventus e Milan-Inter (diavoli vincitori a Siena nel turno precedente e biscioni pareggiato con il neo-promosso Bari in casa). Il derby meneghino arriva dopo 3 mesi lunghi e densi di trattative: il Milan ha chiuso un’era congedandosi da Ancelotti dopo 7 anni, assistendo al ritiro di Paolo Maldini dopo una vita in rossonero e vendendo Kaka’ dopo 6 stagioni cercando di mantenere invariato tutto l’assetto basilare mentre l’Inter ha attuato una vera e propria rivoluzione mandando Ibrahimovic al Barcellona oltre a comprare a tutto spiano giocatori di prima qualità.
“San Siro” registra il 80.000 presenze e 2 coreografie mastodontiche con gli stessi presidenti di 5 anni prima (Berlusconi e Moratti) in tribuna, i tecnici sono l’emergere Leonardo e lo “special-one” Mourinho mentre in campo è una passerella di top-player appena arrivati: Silva e Lucio, Motta, Sneijder (arrivato la notte precedente e messo in campo senza allenamenti), Milito, Eto’o ma senza dimenticare i nazionali come Zambrotta, Nesta, Pirlo, Borriello o i veterani Julio Cesar, Maicon, Samuel, Stankovic, Cambiasso a fare da contorno a capitani storici a livello di Gattuso opposto a Zanetti usati come tramite per parlare con il direttore di gara Rizzoli.
I dettami tattici sono subito chiari: 4-3-1-2 a specchio ma mentre la manovra casalinga è lenta e compassata, quella ospite è veloce, utilitaria, incisiva…Ronaldinho viene annullato quasi del tutto da Cambiasso mentre Pato non sfugge mai a Samuel e Borriello soffre maledettamente Lucio intanto che Milito con Eto’o a ariano su tutto il fronte di attacco aprendo spazi a ripetizione per gli inserimenti di Maicon sommati alle conclusioni di Stankovic e Sneijder. Siamo alla mezz’ora quando Flamini e Samuel sono già ammoniti ma accade l’episodio che incanala la gara: triangolazione Maicon-Eto’o-Milito, che gioca di sponda per Motta che tocca di piatto sinistro a giro appena dentro l’area trafiggendo Storari…da qui è panico: Gattuso viene ammonito per un fallo in area su Eto’o innescato da una punizione gestita male e viene graziato essendo il fallo da ultimo, rigore e Milito non perdona raddoppiando con un bolide al centro della porta con il primo gol in nerazzurro e nel derby come il marcatore precedente (meglio di così non si poteva iniziare); Gattuso chiede il cambio al 40° per infortunio ma Seedorf non fa in tempo a sostituirlo che proprio il leader milanista commette un brutto intervento su Sneijder guadagnandosi l’espulsione evitata solo poco prima e gettando i suoi in un baratro ancora più profondo…mancano solo 5 minuti all’intervallo ma Eto’o decide che vuole divertirsi ancora e serve Maicon che se ne va sulla fascia, scambia con Milito, entra in area e fa 0-3 incrociando di destro.
Al rientro Seedorf, Ambrosini rilevano Flamini, Borriello passando al 4-4-1 ma se possibile la ripresa è ancora più avvilente: Chivu viene ammonito, Muntari prende il posto di Motta appena prima che Huntelaar sostituisca Ronaldinho al 64′ e solo 3 minuti dopo Stankovic riceve proprio dal neo-entrato scoccando un missile dai 30 metri che si infila all’incrocio dei pali decretando lo 0-4. Il resto della disputa vede l’Inter alzare e abbassare il livello a proprio piacimento davanti a un Milan devastato e sconfitto…Vieira, Balotelli sostituiscono Sneijder, Milito (migliori in campo per distacco) negli ultimi 20 giri d’orologio ma ormai è fatta e il biscione ha stritolato il diavolo nelle sue spire fino a tramortirlo.
Erano più di 30 anni che la stracittadina non finiva con una tale superiorità dei “bauscia” e quella sarà solo la notte del preludio ad un’annata opposta da ambo le parti: il Milan si piazzera’ III° in campionato, verrà eliminato in Coppa Italia ai quarti dall’Udinese (bestia nera dei milanesi degli ultimi anni assieme a Lazio e Juventus in tale competizione), mollerà la Champions League negli ottavi contro il Manchester United pur togliendosi lo sfizio di espugnare il Bernabeu di Madrid nei gironi…l’Inter vivrà il suo anno più magico vincendo 5 titoli su 6: scudetto (V° consecutivo), coppa (III° in 6 anni), supercoppa nazionale (III° in 6 anni) a discapito della Roma mentre Champions League, Coppa Intercontinentale (attese 45 anni) vedranno soccombere il Bayern Monaco con il Mazembe intanto che la Supercoppa Europa sarà lasciata all’Atletico Madrid restando l’unico trofeo internazionale ancora assente dalla bacheca di Appiano Gentile malgrado un ciclo che, di sicuro, resterà nella storia.
Continuerà il paradiso di almeno una delle 2 compagini nel futuro? Aspettiamo e lo sapremo…

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