Condividi l'articolo

NAPOLI – Il posticipo domenicale della 31° giornata di campionato ci ha riservato uno spettacolo pirotecnico fra Napoli e Milan: un 2-2 in cui nessuno ha mai mollato e in cui non sono mancate nemmeno le polemiche…l’unica cosa rimasta fuori è stato il pubblico, degnamente ricompensato da casa.

Se da un lato Gattuso doveva rinunciare solo all’infortunato Llorente, per Pioli i degenti erano di più: Castillejo, Duarte, Musacchio, per un’emergenza soprattutto difensiva che non ha impedito ai 2 tecnici di fare affidamento, ugualmente, sui loro assetti abituali per fronteggiare questa sorta di “spareggio Uefa” agli ordini del direttore di gara La Penna.

Da un lato troviamo il 4-3-3 azzurro rimasto tale fine alla fine

[Ospina;

Di Lorenzo-Maksimovic-Koulibaly-Rui;

Ruiz (65° Demme)-Lobotka (66° Demme)-Zielinski;

Callejon (84° Politano)-Mertens (74° Milik)-Insigne (cap.) (74° Lozano)]

da mettere a confronto con il 4-2-3-1 dei rossoneri, finito per essere un 4-3-1-1 nel finale

[Donnarumma;

Conti-Kjaer-Romagnoli (cap.)-Hernandez;

Kessie’-Bennacer;

Calhanoglu (61° Leao)-Paqueta’ (46° Saelemaekers)-Rebic (89° Krunic);

Ibrahimovic (61° Rebic)].

Da subito si capisce che a fare la partita saranno i padroni di casa mentre gli ospiti si occuperanno di controgiocare pur avendo un solo risultato su 3 e dovendo maggiormente tentare la scalata all’Europa (il Napoli è già qualificato come detentore della Coppa Italia): per tutto il 1° tempo vedremo un Donnarumma in stato di grazia che salverà a più riprese i suoi da un attacco continuo permettendogli di andare anche in vantaggio al 19° con una ripartenza ben orchestrata in contropiede con concretizzazione di Hernandez al volo di sinistro su cross mancino a rientrare di Rebic…nel mezzo avremo l’ammonizione di Di Lorenzo e di Rui per 2 entratacce ma il minuto che ci fa capire davvero la qualità dello scontro sarà il 33°, quando, su punizione di destro tagliata da sinistra da parte di capitan Insigne, Di Lorenzo stesso pizzica di testa la sfera portando l’estremo difensore a respingere corto consentendo al terzino stesso di correggere in rete a porta sguarnita l’1-1 in anticipo sul capitano dei milanisti Romagnoli; l’intervallo sopraggiunge senza ulteriori grattacapi ma il Napoli, in generale, dà la netta sensazione di poter punire il nemico in ogni momento al contrario del Milan.

Al rientro in campo inizia la giostra delle sostituzioni con Saelemaekers a rilevare l’evanescente Paqueta’ intanto che il Milan prova a prendere maggiormente l’iniziativa anche se il ritmo si abbassa decisamente per poi risalire all’improvviso: accade così che i cambi si alternano alle sporadiche occasioni anche se a rimpianguare l’interesse dei presenti ci pensa prima Mertens, che corregge in rete di destro da pochi metri un bel traversone basso con il destro da parte di Callejon quando scocca il 51° dando l’impressione che il 2-1 possa dare un’impronta definitiva al confronto…potrebbe, ma i milanesi non si danno per vinti e si riversano nell’area avversa facendo affidamento su forze fresche oltre che su mosse sorprendenti tipo l’uscita di uno spento Ibrahimovic in favore di Bonaventura (ormai scelta consueta); è il 71° quando, proprio il redivivo Bonaventura, si avventura solitario nell’area opposta vedendosi togliere il pallone dall’attento Maksimovic, ma nell’impatto rimangono coinvolte pure le gambe dei contendenti con atterramento proprio dell’italiano: l’arbitro non ci pensa su e fischia rigore, che dopo il controllo del VAR viene confermato permettendo a Kessie’ di spiazzare Ospina con un destro interno incrociato rasoterra che non ammette repliche se non quella di confermare il 2-2…da qui troviamo un Hernandez decisamente graziato con l’ammonizione per un intervento da rosso sulla caviglia del subentrato Milik prima che pure Conti si aggiunga ai cattivi per aver rischiato di fare male a Rui. Gli ultimi scampoli di match vedono continui ribaltoni con sfaldamento fisiologico dei reparti e continui duelli individuali fra i protagonisti ma ciò che catalizza maggiormente la nostra attenzione è l’impresa riuscita a Saelemaekers: entrare a inizio ripresa, farsi ammonire all’84° per essere poi espulso all’86° in modo da saltare la sfida casalinga contro il Parma e far entrare Krunic a coprire maggiormente denotando una, ormai, evidente rassegnazione da parte di ambo le parti per un tabellino che scontenta tutti tranne la Roma, osservante maggiormente interessata.

Al fischio finale il gioco consente a tutti di complimentarsi, ma il 2-2 non lenisce rimpianti e fa riporre tutte le speranze sui prossimi incontri facendo presumere che sarà una maratona dura fino al 2/8 per i posti nelle coppe.

In attesa di Inter-Torino, sfida che chiuderà la giornata, ci auguriamo di vivere ancora tante emozioni in questa calda estate calcistica.

Lascia un commento