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MADRID – Il Real Madrid del dopo Cr7, non concede sconti ad una Roma scesa al Santiago Bernabeu, in cerca di una propria identità e per cancellare come d’incanto, tutte le falle di una squadra che non riesce a ritrovarsi dopo un mercato a dir poco confusionario. Di Francesco pesca dal cilindro Zaniolo finora mai utilizzato e presenta un centrocampo a 3 completato da De Rossi e dal frastornato N’Zonzi. Dall’altra parte Lopetegui preferisce Isco ad Asensio. Il primo tempo è a senso unico col Real che stringe d’assedio una Roma incapace di ripartire per l’apatia di Dzeko e la confusione di El Sharaawy e Under. Zaniolo non dispiace, De Rossi s’impegna, N’Zonzi passeggia. Stendiamo un velo pietoso sul pacchetto arretrato con Florenzi unico a metterci un po’ di corsa e impegno, mentre Fazio e Kolarov fanno a gara a chi combina più guai e Manolas che si limita al compitino. Detto ciò il fatto che il risultato rimane in bilico è soprattutto per le parate del tanto vituperato Olsen che si esibisce in tutto il proprio repertorio, fugando i dubbi di chi non si fidava di lui. E così il meritato vantaggio madrileno arriva su un calcio di punizione dal limite provocato da De Rossi nel tentativo di mettere l’ennesima pezza alle svagatezze di Fazio. L’esecuzione di Isco è perfetta con la barriera giallorossa che non salta (visto mai che qualcuno potesse respingere la conclusione…). La ripresa si apre con una Roma almeno propositiva, ma da un contropiede di Bale nasce il raddoppio merengue: la compagine di Di Francesco rientra male, il numero 11 gallese si aggiusta la sfera ed in diagonale batte Olsen senza eccessivi patemi. 2-0 e risultato in ghiaccio. Il mister ex Sassuolo prova a modificare qualcosa con Perotti al suo esordio stagionale per un evanescente El Sharaawy e Schick per un pachidermico N’Zonzi, mentre Pellegrini aveva già rilevato Zaniolo. Qualche occasioncina i giallorossi la creano con Dzeko di testa, Under in contropiede solitario e Schick che spreca banalmente una ripartenza orchestrata ancora dal turco. Il Real controlla e trova pure il terzo gol con Mariano che a giro infila ancora l’incolpevole Olsen nel recupero. Finisce così una partita in cui il Real si è dimostrato troppo forte per una Roma ridotta così… e Di Francesco rimane sulla graticola.

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