
ROMA – Nel derby esce il segno 2… Lorenzo Pellegrini dopo la magia dello scorso anno si ripete e diventa l’incubo dei cugini. 4 gol contro la Lazio che diventa la sua vittima preferita. La Roma la gioca meglio questa sfida molto delicata, ma nel primo tempo le occasioni pericolose rimangono nelle intenzioni dei 22 in campo. La scelta dell’ex capitano dall’inizio, mette in difficoltà l’idea di Sarri che cerca compattezza per rintuzzare le scorribande giallorosse. Il gol partita arriva da un pressing alto portato da Rensch (titolare al posto dell’acciaccato Wesley) che approfitta di una indecisione di Tavares; la palla in area giunge a Soulè, assist perfetto per Pellegrini, destro chirurgico e palla nell’angolino basso. 0-1 e Roma avanti. Nella ripresa la Lazio prova a riorganizzarsi ma il gol preso resta una mazzata incredibile. La Roma trova spazi su cui costruire l’eventuale raddoppio soprattutto con i nuovi entrati in maniera particolare Baldanzi (buon impatto sul match) e Dovbyk (ancora lontano dalla forma migliore), che spreca una facile occasione col destro. Col passare dei minuti la Roma comincia ad accusare la fatica anche per la verve dei nuovi entrati biancoazzurri (un errore di Mancini lancia Dia tutto solo verso Svilar ma il suo tiro finisce in curva). Castellanos sfiora il gol in girata poi Belayane decide di piantare i tacchetti del suo scarpino sul polpaccio di Kone e si becca il rosso. La Lazio è in 10 ma la Roma cala fisicamente e il finale è da incubo. Al 5’ dei 6 di recupero, Cataldi centra il palo esterno con un bel tiro a giro dal limite. Pericolo scampato per la Roma che nel finale rischia di rovinare un derby vinto meritatamente. Dopo l’incredibile sconfitta interna di domenica per Gasp una boccata d’ossigeno in una partita che da queste parti vale quasi una stagione. Per Sarri invece tempi sempre più bui.