ROMA – Un arbitraggio al limite del tragicomico, permette ad un’Inter mediocre di uscire indenne dall’Olimpico al cospetto di una Roma in emergenza in fatto di uomini, ma che gioca una delle sue miglior partite in casa in questa stagione. Per raccontare lo scandalo andato in scena nel posticipo di questa giornata di serie A, partiamo dal rigore non concesso, tralasciando una Roma trabordante che a più riprese mette l’Inter alle strette e va vicino al gol soprattutto con Florenzi che colpisce il palo su assist di tacco di Schick; dicevamo però, del momento in cui Rocchi e Fabbri decidono di salvare l’Inter dalla capitolazione: Zaniolo in assoluto il migliore in campo, slalomeggia in area tra i marmorei difensori nerazzurri, con D’Ambrosio che in stato confusionale altro non può fare che stenderlo, ratificandone la superiorità. Rigore netto per tutti tranne che per l’arbitro o colui che dovrebbe esserlo, Rocchi e l’addetto al Var o colui che dovrebbe esserlo, Fabbri. Penalty negato Inter salvata e capovolgimento di fronte con Keita che trasforma in gol un assist di D’Ambrosio, servito da Perisic dopo che l’esterno interista aveva rubato palla commettendo fallo a centrocampo. Il delitto perfetto, l’aiutone che avrebbe dovuto permettere alla squadra nerazzurra, di giocare poi in scioltezza davanti ad una Roma tramortita. E invece no: la squadra di Di Francesco sciorina una partita all’altezza della situazione e nonostante una terna (o cinquina…) avversa, raddrizza il match: ci pensa Under che da distanza assiderale, pianta un sinistro al fulmicotone su cui Handanovic non riesce nemmeno ad abbozzare la parata. 1-1 e Roma come al solito padrona de campo. Zaniolo giganteggia tra i suoi ex compagni di squadra, ma la fragile e rattoppata difesa romanista trova il modo di rimettere in gara i nerazzurri. Calcio d’angolo da sinistra, con Icardi che in terzo tempo batte Olsen di testa. 1-2 con somma soddisfazione di chi ha fatto di tutto per tenere in vita l’Inter. Un gol che stenderebbe un cinghiale, figuriamoci la Roma timida e svuotata di questa stagione. Ma il calcio a volte regala sorprese che vanno al di sopra pure di un arbitraggio troppo parziale. E così su un altro obbrobrio della difesa nerazzurra, costringe oltre modo, l’amico Rocchi a dover guardare il Var per un solare fallo di mano di Brozovic a centro area. Il direttore di gara, sicuramente suo malgrado è costretto a fischiare il rigore che Kolarov realizza. L’Inter continua ad essere poca cosa, ma la Roma ha finito il fiato; poi ci pensa Di Francesco a togliere le castagne dal fuoco ala squadra di Milano inserendo Perotti e Pastore, due giocatori che non giocano da tempo immemore e che rientrano da infortuni, per 2 dei migliori in campo, Zaniolo e Under. Conseguenza naturale la fine sul risultato di 2-2, dopo aver assistito all’ennesimo patetico show di Spalletti che viene espulso da Rocchi. Alla fine tutti scontenti: Spalletti espulso, la Roma derubata degli ennesimi punti di questa stagione, Rocchi e Fabbri che non riescono a far vincere l’Inter.
