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VENEZIA – Massimo risultato col minimo sforzo: la Roma porta a casa 3 punti da Venezia, ben oltre i propri meriti. La squadra di Di Francesco recrimina per un paio di episodi sul quale sia Zufferli che il Var, decidono di non punire in area della Roma, il difensore che in entrambe le occasioni è Mancini. La Roma nel primo tempo ci prova ma sotto porta sbaglia l’inverosimile. Poi in un paio di occasioni il nuovo portiere Radu si fa trovare pronto specie su Dovbyk (girata di sinistro e colpo di testa deviato in angolo dal portiere ex Inter). Dall’altra parte, se si eccettuano i casi prima citati, nessuna produzione offensiva. Nella ripresa il Venezia parte forte, chiudendo la Roma nella propria metà campo anche se di tiri verso la porta di Svilar, nemmeno l’ombra. Nonostante la sterilità dei propri attaccanti, la Roma passa: Angelino si rende protagonista di un’azione in percussione con tanto di dai e vai su cui i difensori del Venezia non possono far altro che intervenire in maniera scomposta. È Marcandalli a commettere il fallo che porterà Dybala dal dischetto: palla a destra, portiere a sinistra e Roma avanti (17 su 17 per la Joya in maglia giallorossa dagli 11 metri). Mancano una ventina di minuti, la squadra di Ranieri si ferma, non produce più nulla a livello offensivo mente il Venezia ci mette impegno e niente più. Finisce così 0-1 e per la Roma è il secondo successo consecutivo in trasferta (3 rigori su 3 gol fatti, 4 su 5 se ci mettiamo pure Bologna) e testa a Porto dove sicuramente ci vorrà ben altra Roma per uscire indenne dal Portogallo.