Oltre al fantastico gol di Florenzi, tutta la Roma ha meritato il pari col Barcellona
Il confronto fra il calcio italiano e il calcio catalano, fra il possesso palla e il contropiede lungo, è finito in parità. Ma anche se il Barcellona ha tirato in porta ecreato qualche occasione in più della Roma, è stata la squadra di Garcia a impressionare di più. La strategia difensiva preparata dal tecnico francese ha avuto un solo momento di black-out, sul gol di Suarez, quando Nainggolan ha lasciato solo Rakitic al momento dell’assist. Per 96 minuti la Roma è rimasta dentro la partita con una grande concentrazione, non si è mai staccata dalla gara, non ha mai perso i collegamenti fra i reparti. Non è stata solo difesa, la Roma ha provato di continuo il contropiede cercando la sponda di Dzeko per Salah. E che Luis Enrique temesse proprio questo, la velocità dell’egiziano, lo dimostra la formazione con Mathieu difensore centrale al posto di Mascherano, più lento del suo compagno.
Non era una partita per Dzeko, eppure questo ragazzone venuto dal City ha saputo giocarla da protagonista, ha difeso ogni pallone, ha aperto i gomiti per proteggerlo e far salire la squadra, si è battuto come un leone. La pepita d’oro l’ha tirata fuori Florenzi, che peraltro ha fatto una partita straordinaria, ma se la Roma è stata di ferro, Dzeko è stato d’acciaio.