ROMA – È l’autunno del 2004: la Grecia ha vinto da poco gli europei e Atene è stata la sede delle Olimpiadi; al cinema i 3 film più seguiti dai giovani sono “Gli Incredibili”, “Garfield”, “I Fantastici 4”; l’Oscar per il migliore pellicola dell’anno va al “Signore degli Anelli-il ritorno dei re” la neonata piattaforma di Sky (nata dalla fusione delle 2 precedenti) lancia i neo-canali di Jetix, Toon-Disney e la Serie A è giunta alla V° giornata nel suo primo torneo a 20 partecipanti.
Per domenica 3/10/2004 il big match è Roma-Inter, gara dal passato glorioso pure se l’avvio di stagione è stato disastroso per entrambe (4 punti per i giallorossi e 6 per i nerazzurri) tanto è vero che la Roma ha già cambiato Prandelli nel pre-campionato sostituendolo prima con Voller chiamando poi Del Neri e Mancini è pesantemente in discussione, Sensi e Facchetti presenziano in tribuna nonostante il presidente capitolino abbia altro a cui pensare sul versante finanziario, Bertini dirige comunicando da subito di voler parlare solo con Totti e Zanetti…eppure è strano lo scenario di un Olimpico che non registra il sold-out come al solito nonostante i numerosi nomi di rango: Panucci, Mexes, De Rossi, Mancini, Montella, Cassano da un lato con Cordoba, Burdisso, Veron, Stankovic, Recoba, Adriano.
Quando si parla di partita tattica si intende tutto il contrario di ciò che accade quella sera: al 9° Montella porta in vantaggio i suoi ma è già la terza occasione dal fischio d’inizio, gli attacchi imperversano per tutto il primo tempo a dimostrazione di 2 moduli come il 4-2-4 dei padroni di casa e il 4-3-1-2 degli ospiti ma l’1-1 di testa con Cambiasso arriva solo nel recupero e la prima frazione termina così.
Al ritorno in campo Dellas sostituisce Panucci (dopo che Davids aveva già rimpiazzato Martins) con i milanesi che sono trasformati e nel giro di 3 minuti (51°-54°) ribaltano il risultato con un’autorete di Mexes su tiro di Veron da mischia su corner ed una perla assoluta di Recoba che la mette all’incrocio dei pali in contropiede…sembra finita ma al 57° arriva la svolta della gara: nel loro peggior momento i lupacchiotti riescono a riaprire tutto grazie ad una punizione magistrale di Totti (con Toldo attonito e ammirato mentre la sfera si infila in rete sotto la convergenza destra dei pali) che significa 100 volte in Serie A per il “10” simbolo dei romani e a questo punto la gara assume un copione scontato con la Roma a cercare il pareggio e l’Inter che prova a chiuderla; inizia così la partita a scacchi fra i mister con l’innesto di Mido (per Cassano che litiga con l’allenatore al momento del cambio) e Dacourt da parte di Del Neri ma finalmente arriva il pareggio: al 74°, su punizione ancora di Totti, Dellas fa sponda per De Rossi che di destro al volo trafigge Toldo e sigla il 3-3. Nel finale Mancini riassesta la squadra inserendo Cristiano Zanetti e Cruz, i cartellini arrivano a ripetizione ma il risultato non cambia più e a fine gara arrivano sia applausi che fischi per tutti (i primi per lo spettacolo, i secondi per l’ottica futura).
Per la Roma sarà un’annata assai travagliata con 4 allenatori succeduti, innumerevoli tensioni e litigi nell’ambiente, situazione economica quasi fallimentare, salvezza centrata al 37° turno e 8° posto finale dovuto solo ad una classifica strettissima, eliminazione nel girone di Champions, finale di Coppa Italia persa proprio contro i lombardi: un vero calvario per i romanisti dopo 4 anni ai vertici della lega…l’Inter arriverà III° in classifica, vincerà la coppa nazionale (proprio contro i capitolini), si fermerà solo ai quarti della massima coppa europea (eliminata dal Milan nel derby del petardo tirato in testa a Dida) ma lascerà comunque l’amaro in bocca ai propri tifosi, abituati a ben altri orizzonti.
La sensazione è che la data d’inizio del maggior periodo di rivalità fra i 2 team sia stata proprio il 3/10/2004: un giorno che aprirà un ciclo di scontri durato 6 anni.
