
ROMA – E’ la domenica di Carnevale del 1990 e la “Banda della Magliana” viene dilaniata dall’interno oltre che dall’esterno sparendo dalla malavita maggiormente nota in Italia, le “Tartarughe ninja” iniziano ad essere trasmesse su “Italia1”, in Romania è stato da poco ucciso il dittatore Ceausescu e Papa Giovanni Paolo II° svolge il ruolo decisivo nell’immediato periodo post “guerra fredda” essendo crollato il muro di Berlino soli 3 mesi.
Questa è pure la stagione in cui il calcio italiano raggiungerà il suo massimo apice vincendo 6 tornei internazionali su 6 oltre a far considerare la Serie A come miglior campionato al mondo: per la XXVI° giornata le partite di I° piano sono Inter-Napoli e Roma-Milan con i romani in lotta per le coppe assieme ai nerazzurri divisi da appena 4 lunghezze mentre rossoneri e azzurri sono appaiati in vetta a quota 38 punti.
Si gioca nel catino bollente del “Flaminio” davanti a 25.000 spettatori su 30.000 posti disponibili di cui solo 1000 ospiti in un clima da guerriglia: oltre al fatto che la Roma è in crisi di risultati a seguito di un ottimo girone d’andata, è la I° volta che il Milan scende nella capitale dopo l’omicidio del giovane diciannovenne Antonio De falchi ad opera di un gruppo di teppisti lombardi il 4/6 precedente (a cui sarà dedicato lo striscione “ANTONIO E’ MORTO PER QUELLA MAGLIA, ONORATELA”)…chi era allo stadio quel giorno può testimoniare che la caccia al milanista fu spietata e confermata da uno striscione alzato 2 domeniche dopo contro la Sampdoria: “ROMA-MILAN: IN CAMPO 0-4, FUORI CAMPO 15-0” ribadendo il numero di feriti degli scontri a ridosso del match.
Viola è regolarmente al suo posto con lauto anticipo ma non verrà accolto bene dovendo accettare anche l’irritante scritta “PE COMPETE CO BERLUSCONI E PELLEGRINI CE VONNO LI SORDI DE GARDINI” (il patron di Enimont che morirà “suicida” 3 anni dopo a causa del processo di “Tangentopoli” che lo vide pesantemente invischiato) mentre Berlusconi dovrà raggiungere l’impianto scortato per non avere problemi; gli allenatori Radice (ex di giornata come il bomber Massaro) e Sacchi si presentano con i migliori schieramenti possibili cercando di mettersi i bastoni fra le ruote reciprocamente…per entrambi un 4-4-2 agli ordini di Pairetto ma, nel I° caso schema difensivo e di copertura, nel II° offensivo e di creazione:
[Cervone;
Tempestilli-Berthold-Comi-Nela;
Piacentini (52° Conti)-DiMauro-Giannini (cap.)-Gerolin;
Voeller-Rizzitelli (52° Baldieri)]
contro
[Pazzagli;
Tassotti-Costacurta-Baresi II° (cap.)-Maldini;
Evani (69° Fuser)-Rijkaard (74° Stroppa)-Ancelotti-Colombo;
Van Basten-Massaro].
Il coefficiente tecnico è altissimo ed annovera ben 4 nostri futuri nazionali ai mondiali casalinghi dell’estate seguente (i capitani Giannini e Baresi oltre a Maldini, Ancelotti) oltre ai 2 tedeschi dell’Ovest Berthold, Voeller e gli olandesi Rijkaard, Van Basten…tralasciando i nazionali delle giovanili tipo DiMauro, Rizzitelli opposti a Costacurta, Evani, Massaro.
L’avvio di partita vede una Roma più sciolta (malgrado la pesante assenza di Desideri) rispetto ad un Milan subito agitato dalla notizia del vantaggio di Careca a Milano dopo 7 minuti oltre che privo di Donadoni, Gullit: Piacentini, Giannini, Voller impegnano Pazzagli ma il portiere rossonero si fa trovare sempre pronto venendo anche aiutato da Pairetto, che non vede un contatto molto dubbio fra Tassotti e il “tedesco volante” alla mezz’ora in area; al 34° gli ospiti mettono la testa per la I° volta fuori dell’area e riescono ad andare in vantaggio grazie ad una deviazione di Tempestilli su tiro di Evani da assist del “Cigno di Utrecht” che ha appena iniziato il suo show domenicale e quando corre il 39° raddoppia a porta sguarnita grazie ad una respinta corta del palo su suo stesso colpo di testa da cross proveniente dalla sinistra.
All’inizio della II° frazione la gara si innervosisce parecchio facendo finire Piacentini, Gerolin e Maldini fra gli ammoniti intanto che in soli 9 giri di lancetta, fra il 49°-58°, arriva la rimonta per 3-1 dell’Inter che vuol dire, in quel momento, +2 e vetta solitaria per i diavoli…gli stessi, però, non si accontentano e realizzano proprio al 57° lo 0-3 con VanBasten in contropiede regolare su alzata sbagliata del fuorigioco ancora di Tempestilli ed è un gioco da ragazzi per il fuoriclasse trafiggere Cervone in uscita; da allora i padroni di casa si gettano all’assalto per provare a riaccendere una minima speranza facendosi forti degli innesti di Conti e Baldieri sulle fasce ma pure stavolta il direttore di gara ci mette del suo negando un altro rigore alla Roma per atterramento di Baresi sul giovane subentrato della primavera capitolina…da lì in poi è un affannoso assedio dei padroni di casa che vede un Milan assai fortunato riuscire a tenere la propria rete inviolata in modo quasi inspiegabile fra interventi decisivi di Pazzagli (riserva di lusso di Seba Rossi) e salvataggi dei difensori su conclusioni a colpo sicuro ma le emozioni non sono ancora finite e i guai per Tempestilli neanche (domenica da dimenticare totalmente per lui): siamo all’89° quando la palla giunge a Massaro che, in una caotica mischia in area nata da un cross di Stroppa in anticipo sul terzino destro giallorosso, senza pensarci, tira vedendosi deviare la conclusione da Berthold sulla riga di gesso a portiere battuto pure se la sfera sarebbe entrata lo stesso.
Finisce 0-4 in maniera assai casuale visto che il campo aveva dato dimostrazione di 2 squadre quasi alla pari o comunque con leggera differenza ma mai aventi 4 reti di distacco fra loro e a fine partita il livore dei romani aumenta sempre di più rendendo il pomeriggio difficilissimo per le forze dell’ordine sia dentro che fuori dallo stadio mentre i milanisti si godono un trionfo tanto largo quanto immeritato per un gioco espresso molto al di sotto di quanto il tabellino non dica: la vetta è raggiunta…ma chissà chi gioirà a fine aprile fra Milan e Napoli?
2 mesi dopo avremo tutte le risposte che cerchiamo: la Roma otterrà un ottimo VI° posto che la farà accedere alla Coppa Uefa dopo 2 anni senza Europa ma in Coppa Italia il cammino finisce in semifinale contro i futuri campioni della Juventus ; il Milan si piazzerà di 2 punti dietro al Napoli in un finale di stagione pieno di polemiche fra arbitraggi “strani” e decisioni della giustizia sportiva molto controverse (consolandosi per aver avuto VanBasten capocannoniere al netto di 19 segnature davanti a nomi tipo Voeller-Vialli-Careca-Maradona-Klinsmann-Baggio-Schillaci…) oltre a crollare in finale di coppa nazionale dinanzi ancora agli juventini ma si consoleranno vincendo la II° Coppa dei Campioni consecutiva assieme alla II° Supercoppa Europa in 2 anni e alla II° Coppa Intercontinentale del biennio affrontando rispettivamente Benfica, Sampdoria (unico confronto fra 2 italiane in tale manifestazione), OlimpiaAsunciòn.
Roma-Milan è una gara dai 1000 significati…quale sarà il prossimo di cui ci renderemo conto?
