BRIGHTON – Metti una sera di metà marzo in cui ti presenti in terra di Albione, per sbrigare una pratica che dopo il 4-0 dell’andata, è davvero una formalità. Così sarebbe se questo fantastico giuoco del calcio, fosse uno sport in cui i più meritevoli vincono o ottengono i risultati che meritano; ma qui a certi livelli non funziona cosi. E allora una partita indirizzata dal risultato dell’andata, non piace a nessuno, non fa vendere il prodotto. E così chi sta nella stanza dei bottoni, decide di mandare un direttore di gara che “deve” pilotare il match, a secondo degli ordini ricevuti. E Brighton-Roma diventa una gara entusiasmante e poco importa se ad Azmoun viene annullato un gol regolare segnato in semi rovesciata (uno di quei gesti tecnici che finirebbero sulla prima pagina di tutti i giornali sportivi del mondo). Nonostante ciò e nonostante un bellissimo gol nel primo tempo, la squadra di De Zerbi non riesce ad avere la meglio su quella di De Rossi. Finisce 1-0 per gli inglesi ma sull’urna dell’Uefa ci va proprio la compagine capitolina che per l’ennesima volta negli ultimi tempi, entra tra le prime 8 di una competizione europea.