
ROMA – Siamo nell’ultimo periodi dell’inverno del 1983 è l’Italia si sta godendo gli anni della “Dolce vita” dopo l’oscuro decennio del terrorismo rosso, nasce il “Pool Antimafia” di Palermo pochi mesi prima dell’attentato in cui perderà la vita l’ideatore di tale istituzione Rocco Chinnici, in Polonia il sindacato democratico “Solidarnosc” ottiene sempre più consensi e la Serie A sta entrando nel vivo.
Per la XX° giornata i match da tenere sotto controllo (tutti alle 15,00) sono Roma-Napoli (giallorossi capolisti ad almeno +5 sulle inseguitrici e azzurri penultimi), Inter-Torino (nerazzurri e granata in lotta per l’accesso UEFA), Juventus-Fiorentina (bianconeri in lotta per il tricolore e toscani in zona coppe) ma mentre lo scontro di Milano non avrà storia e sarà appannaggio del Toro…i campi da tenere d’occhio sono “Olimpico” e “Comunale” con la Roma che ha l’occasione di cucirsi mezzo scudetto sul petto con quasi un intero girone da giocare soprattutto sul lato psicologico (interrompendo un digiuno di vittorie in casa coi campani che dura dal 1972), la Juventus deve rincorrere affidandosi alla sorte intanto che il Napoli cerca disperatamente punti per salvarsi e la Fiorentina vuole almeno sgambettare i torinesi per regalarsi una minima soddisfazione nell’immediato sperando pure nell’Europa 3 mesi dopo.
Allo stadio si contano oltre 80.000 spettatori (addirittura 30.000-40.000 napoletani, visto il gemellaggio che legava le tifoserie), i presidenti sono i più vincenti nella storia dei 2 team: Viola e Ferlaino mentre in panchina troviamo Liedholm opposto a Pesaola con il capitano Di Bartolomei avverso a Krol, l’arbitro è Agnolin intanto che in campo abbiamo una sfilata di grossi nomi tipo Vierchowod, Conti, Ancelotti, Pruzzo da un lato con Ferrario, Vinazzani, Pellegrini dall’altro…gli stranieri sono solo 4 (all’epoca vi era il vincolo che più di 2 non se ne potevano tesserare), ma che stranieri: Falcao, Prohaska contro Krol, Diaz!
I 2 moduli sono diversi ma non opposti: 4-4-2 di pura zona con formazione tipo contro 4-3-3 molto tattico e prudente: l’avvio è molto promettente per gli ospiti con Diaz che si rende 3 volte pericoloso ma senza pungere eccessivamente prima di sbloccare la situazione al 12° anticipando di sinistro Tancredi in uscita (intanto che pure la Juve era passata in vantaggio poco dopo); i padroni di casa non si scompongono e cominciano a tessere la loro ragnatela fatta di possesso palla esasperato e verticalizzazioni improvvise ma fino alla mezz’ora si vedono solo tiri fuori e una traversa su cross dalla destra…è il 30° quando Prohaska batte una punizione dalla trequarti che Nela mette in rete di testa regalando il pareggio ai suoi oltre a riallungare a +5 sui bianconeri ma la festa è appena iniziata e al 43° Ancelotti sfrutta un rimpallo in area su tiro di Nela sganciando un missile che si infila all’incrocio sinistro appena 3 minuti dopo il raddoppio sull’altro campo (finirà 3-0).
A inizio ripresa (dopo aver contato i 4 ammoniti della prima frazione: Vagheggi, Celestini, Vinazzani e Conti) la Lupa sbrana l’Asino senza pietà: al 48° Di Bartolomei riceve palla da Falcao e scocca una rasoiata che si spegne nell’angolino senza scampo per Castellini…Pesaola prova a raddrizzare la situazione inserendo Scarnecchia (ex di giornata), Dal Fiume per Criscimanni, Vagheggi nell’ultimi 30′ ma dopo un solo rintocco ancora il capitano romanista timbra il cartellino stoccando una punizione chirurgica da più di 25 metri di distanza; ormai è uno show e al 70° Pruzzo sfrutta una mischia per calare il 5-1 che sentenzia una volta di più la differenza abnorme fra le parti in causa e confermando l’1-3 di pochi mesi prima al “San Paolo”…l’ultimo quarto di partita vede l’ingresso di Nappi per Nela e il 5-2 di Marino con una conclusione di controbalzo da fuori area che rende minimamente onore ai partenopei, Chierico gioca gli ultimi 5 giri d’orologio al posto di Pruzzo ma il fischio finale arriva puntuale e a quel punto l’opinione pubblica spazza via gli ultimi dubbi: solo la Roma può perdere lo scudetto…saranno i romani a tirare la volata fino a fine stagione.
Nel maggio successivo la Roma si aggiudicherà il II° scudetto della sua storia davanti alla Juventus (a 41 anni dal I°) al prezzo di una Coppa Italia mollata nei quarti proprio contro la Juve futura vincitrice e di una Coppa Uefa finita ancora nei quarti contro i futuri finalisti del Benfica…il Napoli si salverà in modo quasi tranquillo piazzandosi X° ma cedendo di schianto ai quarti di coppa nazionale contro il Torino e negli ottavi di Uefa contro il Kaiserlautern.
Il futuro cambierà? Chi lo può sapere…