Condividi l'articolo

Nel turno infrasettimanale i giallorossi cadono al Marassi al cospetto dei liguri, che s’impongono per 2-1 con l’autorete decisiva di Manolas a 5 minuti dal novantesimo

Altro che riscatto. Dopo il pari interno con il Sassuolo, arriva il primo ko stagionale per la Roma, che in casa della Samp perde 2-1 e vede allontanarsi la cima della A. Garcia ripropone la formazione che era riuscita a battere la Juventus alla seconda giornata, con un solo cambio – obbligato – tra i pali, vista l’assenza per infortunio di Szczesny. Davanti torna il tridente con Iago Falque, Dzeko e Salah, De Rossi deve fare il difensore perché Rudiger è ko e Castan in panchina non è ancora al top. Accanto a lui Manolas, che ha chiesto l’intervento dei medici nel riscaldamento ma l’allarme è poi rientrato.

Keita perde subito un pallone e la gara non inizia nel modo giusto, ma entrambe le squadre dimostrano di aver voglia e gambe per giocarsela alla pari. La partenza è rapida, gli spazi stretti, si va da un fronte all’altro e le difese sono chiamate a compattarsi. Resisteranno per tutto il primo tempo. Il primo tiro nello specchio è dei blucerchiati, Correa prova il destro a giro che De Sanctis blocca. Al 12’ Nainggolan manda fuori un destro potentissimo, al 24’ è Pjanic a scaricare un siluro dal limite che stavolta richiede l’attenzione di Viviano. Tenta anche Dzeko, partendo da esterno e scartando due avversari: il tiro va a cercare il palo lontano, ma il portiere ci mette il guantone. La Samp protesta per un intervento di Manolas su Eder in area, l’arbitro decide per la simulazione con giallo all’attaccante blucerchiato, che ammette di essere caduto ma si arrabbia perché non poteva fare altrimenti e avrebbe preferito evitare l’ammonizione. Zenga è una furia. E deve pure cambiare un giocatore al 29’, perché Silvestre si fa male: dentro Moisander, che si presenta bene ed entra subito in partita. La Roma guadagna dieci calci d’angolo e crossa a più non posso, ma intorno a Dzeko c’è il deserto e se non la prende lui non lo fa nessun altro. Il bosniaco ci prova di testa sulla punizione di Florenzi, riesce solo a spizzarla verso De Rossi, pescato però in fuorigioco. Poi Edin tenta la botta da fuori area, la palla termina di poco al lato e lui se la prende con l’avversario che era andato intenzionalmente a sbilanciarlo.

I giallorossi chiedono il penalty a inizio ripresa per un tocco di mano di Moisander sul tiro di Pjanic, ma Banti perdona il blucerchiato perché precedentemente il pallone aveva colpito la gamba. Al 5’ Eder su punizione (per un fallo evitabilissimo) infila alla destra di De Sanctis beffando una barriera scarna e posizionata male. Al 12’ della ripresa la barriera della Samp ha deviato pericolosamente la punizione di Pjanic, ma Viviano si è superato: porta inviolata. Al quarto d’ora Zenga si copre e inserisce Ivan per Correa, Garcia risponde con Gervinho al posto di Iago Falque. Al 24’ Salah trova il pareggio su assist di Pjanic, riuscendo a bucare una difesa di casa schierata benissimo con due linee da quattro ravvicinate. Il muro, retto soprattutto da Zukanovic che è davvero ovunque, crolla solo dopo un’insistente assalto giallorosso. L’egiziano cerca il raddoppio con un sinistro a giro su cui Viviano è però attento. Al 40’ la Roma scopertissima incassa il 2-1, che porta la firma di Manolas, sbadato nello spingere nella sua porta un pallone che altrimenti non sarebbe entrato. Bella, comunque, l’azione di Eder in contropiede. Garcia butta nella mischia Iturbe e Uçan per provare a portare a casa almeno un punto. Ma la sua squadra non ha più energie e non riesce a cambiare il risultato.

Arriva la prima sconfitta stagionale per la Roma, che resta ferma a 8 punti ed è già a -7 dalla vetta mantenuta dall’Inter. Troppo lontana per le ambizioni di Garcia, che non potrà evitare nuove critiche.

Lascia un commento