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ROMA – Nella gioia per il gol di Shomurodov c’è il rammarico per una serata che poteva regalale ad un Olimpico magico e colorato totalmente di giallorosso, un risultato se non definitivo, quasi, in chiave passaggio del turno. Nel primo tempo Dovbyk butta al vento un’occasione che grida vendetta, dopo essere scappato via alla difesa basca; una volta presentatosi davanti ad Agirresabala però, l’ucraino non trovava niente di meglio da fare che scivolare goffamente sul pallone che arrivava mesto mesto tra le mani del portiere avversario. Nell’equilibrio generale, Dybala colpiva la traversa interna spaventando non poco i baschi. Che gli dei del calcio stasera siano dalla parte biancorossa, lo dimostra il vantaggio ospite con Ignaki Williams di testa, alla prima occasione utile creata. Sembra un notte stregata, ma la Roma è superiore all’avversario e Celik serve ad Angelino il pallone della bordata che porta al pari. I baschi restano in 10 e provano a gestire un risultato utilissimo in vista del ritorno, ma non avevano fatto i conti con Shomurodov che al 93’ trova il pertugio giusto per far esplodere l’Olimpico con una girata di sinistro, dopo un controllo spalle alla porta su assist di Saelemaekers. Dopo un rapido check del Var per verificare la posizione del’Uzbeko il gol viene convalidato, per la gioia del popolo giallorosso. La Roma vince all’ultimo respiro, ma al di là del modo in cui è giunto il vantaggio, c’è il rammarico per le occasioni clamorose gettate al vento da Dovbyk sullo 0-0 e da Baldanzi e Pisilli sullo 0-1. Occasioni che potevano indirizzare il passaggio del turno verso la Roma che, causa l’imprecisione di alcuni dei suoi giocatori chiave, ora sarà costretta ad andare nella bolgia del San Mames, a difendere uno striminzito gol di vantaggio.