ROMA – Ancora tre punti… Ancora 1-0… La Roma ci ha preso gusto anche se delle tre vittorie di misura, questa col Crotone è quella che è piaciuta di meno, anche per la qualità limitata di un avversario, che comunque poco ha fatto per uscire indenne dall’Olimpico. Si perché il risultato striminzito è più demerito di una Roma che si è scoperta leziosa e frenata, ma che comunque ha fatto la solita incetta di pali colpiti, stavolta 2 con Kolarov e Dzeko e derivato dal fatto che alcuni dei giocatori impiegati da Di Francesco, avevano poca abitudine a giocare i 90’ per diversi motivi. Il tecnico giallorosso infatti, cambia ben 6 undicesimi della squadra scesa in campo domenica a Torino: spazio per l’esordio stagionale di Karsdorp che finalmente ha superato i problemi fisici che lo hanno afflitto dall’inizio della stagione con tanto di operazione eseguita, prima volta da titolare per Gerson coinvolto spesso in questo scorcio di campionato dal mister ma mai dal primo minuto, altra chance per Under dopo lo spezzone non brillantissimo di Torino, fiducia in Gonalons dopo la bella prestazione di Londra e riconsegna del posto da titolare a Fazio e Perotti. La partenza è sprint per i giallorossi trascinati da un Kolarov ancora in versione europea: prima con un missile di prima intenzione sfiora il palo alla sinistra di Cordaz, poi con il rigore procuratosi che poi Perotti al 10’ realizzerà e che alla fine risulterà pure il gol partita, poi ancora con un palo su punizione da posizione incredibile. Il gol sembra il preludio alla goleada che il Crotone è solito concedere quando si esibisce in trasferta, ma la Roma di questa sera, si gestisce troppo, inizia a giocherellare e va al riposo avanti di un gol, vantaggio comunque più che legittimo. Nella ripresa Di Francesco riparte con gli stessi undici dell’avvio, nonostante Under fornisca ancora una prova incolore. Se ci mettiamo pure la serata storta di Dzeko apparso stanco e involuto la frittata è completa. Nonostante ciò la Roma continua a fare possesso palla (alla fine sfiorerà il 70%) ed a creare grattacapi a Cordaz che viene salvato da una botta terrificante di Dzeko che si stampa all’incrocio dei pali. La partita si trascina via con la squadra di casa che la comanda per inerzia anche senza troppa convinzione. L’unico che prova rompere gli schemi è Perotti che però come al solito difetta nella conclusione a rete. Nemmeno i cambi riescono a svegliare la squadra dal torpore con Defrel che entra in partita troppo molle, mentre i cambi Florenzi per Karsdorp, previsto in quanto il rientrante olandese è apparso giustamente a corto di fiato e Pellegrini per Gerson, sono stati chiaramente cambi contenitivi. Alla fine comune la Roma vince ancora, non subisce reti, diventando la miglior difesa in assoluto del campionato e proseguendo la marcia di avvicinamento alle squadre che la precedono in classifica.
ROMA-CROTONE 1-0 (1-0)
MARCATORE: Perotti su rig. al 10′ p.t.;
ROMA (4-3-3): Alisson; Karsdorp (dal 37′ s.t. Florenzi), Fazio, Moreno, Kolarov; Nainggolan, Gonalons, Gerson (dal 29′ s.t. Pellegrini); Under (dal 19′ s.t. Defrel), Dzeko, Perotti (Lobont, Skorupski, Juan Jesus, Castan, Bruno Peres, Strootman, Schick, De Rossi, El Shaarawy). All. Di Francesco.
CROTONE (4-4-2): Cordaz; Sampirisi, Simic, Ceccherini, Pavlovic; Rohden (dal 15′ s.t. Faraoni), Barberis (dal 39′ s.t. Romero), Mandragora, Nalini; Crociata (dal 35′ s.t. Stoian), Budimir (Festa, Latella, Viscovo, Izco, Suljic, Trotta, Cabrera, Ajeti, Nwankwo). All. Nicola.
ARBITRO: Manganiello di Pinerolo.
