GENOVA – Dopo Cagliari-Verona 1-2 e Napoli-Sassuolo 6-1, giocate alle 15 di sabato, il piatto forte degli anticipi per la giornata n.35 di Serie A é stata il centosettimo derby di Genova con in casa la Sampdoria, presentatasi a quota 30 punti mentre il Genoa era a 25 (appaiata dalla Salernitana al penultimo posto, prima del Venezia, ermo a 22). I blucerchiati si sono presentati senza vittorie da 4 turni (1-1 a Verona, 1-2 con la Salernitana, 2-0 a Bologna, 0-1 con la Roma) contando solo il trionfo per 2-0 a Venezia, preceduto dall’1-3 con la Juve, il 2-1 di Udine e il 4-0 di Bergamo…la Samp non vince in casa dal 2-0 all’Empoli del 13 febbraio e non batte i cugini in casa dal 2-0 del 4 aprile 2019 (da allora un pari per 1-1 in mezzo ad un 1-2 e un 1-3 per i rossoblù: gli uomini di Giampaolo si schierano con il loro solito 4-2-3-1 dovendo rinunciare solo allo squalificato Rincon, all’infortunato Gabbiadini (stagione finita per lui a causa di una lesione al crociato destro) oltre al diffidato Ekdal; sul fronte degli “ospiti” vediamo una squadra che si dispone a specchio con gli avversari (4-2-3-1) al netto di diffide pesanti come Biraschi, Destro, Portanova e 4 infortuni a livello di Cambiaso, Czyborra, Rovella, Vanheusden…i ragazzi di Blessin si presentano a questa sfida dopo l’1-0 col Cagliari ma con 3 sconfitte (2-0 col Milan, 1-4 con la Lazio, 1-0 col Verona) successive all’1-0 col Torino, arrivato ad interrompere una striscia di 7 pari consecutivi dall’inizio della nuova gestione tecnica (0-0 con Udinese, Roma, Inter, Empoli, Atalanta e 1-1 dinanzi a Salernitana, Venezia…i 2 scontri diretti più importanti) ma sapendo pure che in trasferta non si perde un confronto con i dirimpettai dal suddetto 2019 (da lì solo 0-1 e 1-1- doppio nei successivi confronti).
Samp cinica, Genoa generoso
In avvio si vede una Samp più cattiva: al 2′ Candreva crossa dalla destra su Caputo, che si inserisce in anticipo sul primo palo ma manda fuori fra le proteste dei compagni per un presunto intervento da dietro di Bani sul centravanti (l’arbitro Maresca non ravviserà gli estremi per il rigore) ma al 20′ ecco una parata decisiva di Audero su destro dal limite di Amiri, la cui respinta non viene sfruttata; al 26′ 1-0 di Sabiri su cross di Augello, che raccoglie un precedente traversone di Candreva e ricentra per Sabiri stesso, bravissimo ad anticipare Bani in allungo di destro (per lui é il secondo gol stagionale in blucerchiato dopo quello in Samp-Juve 1-3). Al 29′ risposta del Genoa con Sturaro che colpisce dalla distanza spedendo sopra la traversa mentre al 32′ Audero si fa ammonire per proteste dopo che Ekdal aveva subito una manata in faccia da Destro; al 35′ bella zuccata di Ekuban che conclude a lato di poco, al 38′ altra incornata genoana di poco a lato, stavolta di Vasquez ma é in arrivo un altro problema per i rossoblù: Sturaro esce per Portanova al 38′ a causa di un problema fisico facendo passare i suoi ad una sorta di 4-1-3-2 (Portanova con Destro davanti)…al 43′ Audero esce bene su un gran traversone di Portanova mentre al 45′ Sirigu salva il risultato respingendo proprio sulla linea un gran colpo di testa da parte di Sabiri, servito da Candreva (decisamente il migliore in campo: nel primo tempo ha vinto in modo netto il confronto con Vasquez), al 47′ su 3′ di recupero Amiri cade in area ma Maresca fa proseguire e sul proseguimento d’azione vediamo Ekuban scavalcare Audero con la palla che, però, si spegne a lato.
Per Criscito errore decisivo dal dischetto
In apertura di ripresa dentro il più esperto Crscito per un Vasquez decisamente in giornata negativa e al 51′ Candreva si aggiunge agli ammoniti stendendo Portanova lanciato in contropiede, al 56′ doppio cambio in casa Genoa: Melegoni per Amiri e Gudmunsson per Ekuban (tutto resta uguale a livello tattico). Al 63′ Galdames trova lo spazio per crossare mal la sfera si perde di nuovo sul fondo, al 66′ mischia in area doriana in seguito ad una punizione con Criscito che arriva a concludere di sinistro al volo ma il suo fendente rasoterra é deviato in corner da un difensore e al 68′ Giampaolo rinforza la sua mediana inserendo Vieira al posto di Sensi; al 71′ risposta doriana con Sabiri che tira di potenza colpendo la barriera, al 73′ episodio increscioso con la curva del Genoa che lancia in campo un fumogeno, al 74′ dentro Yeboah per Galdames (sempre 4-1-3-2) e subito lo stesso Yeboah si fa notare travolgendo Audero in uscita al 77′. All’80’ Destro lavora un ottima palla di sponda verso Badelj ma il destro di quest’ultimo si perde alto, all’82’ facile parata di Audero su destro di Portanova rientrando dalla sinistra; all’83’ dentro Conti per Candreva in modo da passare ad un 5-4-1 rudimentale (Bereszynski-Ferrari-Colley-Augello-Conti, Thorsby-Ekdal-Vieira-Sabiri, Caputo) e all’88’ va dentro pure Quagliarella per Sabiri (al suo primo gol nella stracittadina nel giorno dell’esordio in tale gara) optando quindi per un 5-3-2 (Ekdal-Vieira-Thorsby con Quagliarella-Caputo davanti)…siamo all’89’ quando si ricomincia a giocare dopo che altre 2 torce erano state lanciate sul terreno di gioco dai genoani e il quarto uomo Ayroldi aveva segnalato 6′ di recupero; al 91′ giallo per Gudmunsson causa un fallo di frustrazione a danno di Quagliarella sulla trequarti ma l’episodio decisivo che segna definitivamente le sorti del match arriva al 92′: cross di Melegoni dalla destra in area per Destro, che in tuffo trova la deviazione di mani di Ferrari (non visto da nessuno tranne che dal VAR Irrati)…Maresca viene richiamato a vedere l’immagine per dare il tiro dal dischetto e ammonisce Ferrari ma dagli 11 metri capitan Criscito (entrato nella ripresa ricevendo subito la fascia) apre il piattone sinistro trovando la parata di Audero quando siamo ormai al 96′, appena prima di vedere l’esultanza di quasi tutto lo stadio oltre all’espulsione di un componente dello staff di Giampaolo.
Il paradiso e l’inferno
Al triplice fischio la Sampdoria fa suo il secondo derby su 2 in stagione dopo l’1-3 di venerdì 10 dicembre 2021: Lanna vince la sua prima stracittadina da presidente (3+6+2 da calciatore in 2 parentesi), Giampaolo fa 5+2+0 da tecnico dei doriani mentre Zangrillo e Blessin esordiscono nel confronto con i concittadini perdendo e Criscito sbaglia un rigore che rischia di rappresentare il momento cruciale sulla retrocessione dei suoi (6+3+7 per lui nelle sfide con il Doria) mentre Audero, a prescindere da come finirà l’anno, si é guadagnato un posto in eterno nel cuore della sua gente avendo deciso il verdetto assieme a Sabiri. Mancano 3 giornate alla fine a prescindere dai recuperi di altri club invischiati nella lotta per la retrocessione tipo la Salernitana, ma il bilancio di Blessin é decisamente insufficiente e la retrocessione é più vicina che mai mentre Giampaolo potrebbe aver salvato la sua panchina per almeno un anno provando a chiudere un cerchio apertosi domenica 8 maggio 2011, quando nella stessa porta (sotto la curva genoana) e allo stesso minuto nel girone sempre di ritorno, Mauro Boselli segnò il 2-1 in favore dei rossoblù che spinse definitivamente i doriani in B…stavolta potrebbe essere stata la Samp a condannare i cugini alla cadetteria per il 2022/23 anche se ci sono ancora 270′ da giocare. Il campionato é più vivo che mai e può ancora riservare grandi sorprese: dopo questa gara si può dire con estrema certezza.
Il tabellino
SAMPDORIA-GENOA 1-0
SAMPDORIA (4-2-3-1): Audero; Bereszynski, Ferrari, Colley, Augello; Ekdal, Sensi (68′ Vieira); Candreva (83′ Conti), Thorsby, Sabiri (88′ Quagliarella); Caputo. A disposizione: Ravaglia, Falcone, Suproaha, Alskildsen, Yoshida, Magnani, Quagliarella, Murru, Damsgaard, Trimboli. Diffidati: Ekdal. Infortunati: Gabbiadini. Squalificati: Rincon. Allenatore: Giampaolo.
GENOA (4-2-3-1): Sirigu; Frendrup, Bani, Ostigard, Vasquez (46′ Criscito); Sturaro (38′ Portanova), Badelj; Galdames (74′ Yeboah), Amiri (56′ Melegoni), Ekuban (56′ Gudmunsson); Destro. A disposizione: Semper, Vodisek, Masiello, Calafiori, Ghiglione, Hernani, Hefti. Diffidati: Biraschi, Destro, Portanova. Infortunati: Cambiaso, Czyborra, Rovella, Vanheusden. Allenatore: Blessin.
ARBITRO: Maresca di Napoli.
GUARDALINEE: Paganessi di Bergamo e Colarossi di Roma 2.
QUARTO UOMO: Ayroldi di Molfetta.
VAR: Irrati di Pistoia.
AVAR: Colombo di Como.
MARCATORI: 26′ Sabiri.
NOTE: Ammoniti Audero (S) al 32′ per proteste, Candreva (S) al 51′, Ferrari (S) al 96′ e Gudmunsson (G) al 91′ per gioco falloso.