
TORINO – Il pronostico è stato rispettato ancora una volta: Torino-Juventus 0-1, la Juventus ha rivinto il derby ed è ancora regina di Torino ma ciò che commuove maggiormente non è il risultato bensì come esso si sia manifestato.
La gara si presenta da subito piena di particolari: spalti esauriti, curve coloratissime, temperatura che sfiora il grado negativo, formazioni in piena emergenza (Falque da un lato e Barzagli, Cancelo, Bentancur, Cuadrado dall’altro indisponibili per vari motivi) ma determinate a fare bene ognuna per i suoi obiettivi (Torino per l’Europa League, Juventus per consolidare il primato e riscattare la sconfitta di Champions League).
Mazzarri e Allegri si presentano da subito con i propri migliori moduli: 3-5-2 con Sirigu; Izzo-N’koulou-Djidji; Aina-Meite-Rincon-Baselli-Ansaldi; Belotti (cap.)-Zaza per i granata e 4-3-1-2 con variazione di 4-4-2 a rombo in fase di non possesso basato su Perin; De Sciglio-Chiellini (cap.)-Bonucci-Sandro; Matuidi-Pjanic-EmreCan; Dybala; Ronaldo-Mandzukic per i bianconeri.
Da subito si nota una disputa tattica ed equilibrata con 2 squadre a difendere interamente dietro la linea del pallone e infatti fino alla mezz’ora non accade nulla apparte un infortunio serio alla schiena che costringe Sirigu ad uscire per Ichazo dopo 21 minuti causa di uno scontro con EmreCan e una bellissima parata proprio del portiere titolare “di casa” su CR7 al quarto d’ora…da allora si segnalano l’ammonizione per Zaza, 2 tiri salvati dall’estremo difensore bianconero: bella parata su Baselli e facile su Zaza mentre gli zebrati si fanno notare solo con conclusioni fuori bersaglio e un intervento facile del neo-entrato su Chiellini.
Al rientro dagli spogliatoi iniziano ad esserci maggiori spazi ed occasioni da sfruttare per ambo le parti ed è proprio questo il copione di tutta la ripresa: Pjanic e Can vengono ammoniti per 2 falli su Belotti (tenuto benissimo per tutto il primo tempo da Bonucci, mentre Chiellini limiterà totalmente Zaza con delle marcature perfette che li costringeranno a girare lontano dall’area per ricevere il pallone) mentre Izzo, Ansaldi e Matuidi si faranno trovare più vivi in zona gol e terranno sul chi vive gli avversari rispettivi al contrario dei 2 attacchi che si riveleranno piuttosto arrugginiti.
Al 70° arriva la svolta: Zaza effettua un retropassaggio troppo corto a Ichazo e Mandzukic ne approfitta venendo atterrato in area…rigore e Ronaldo non si fa pregare realizzando il suo primo gol nella stracittadina all’esordio seppur con un brivido visto che il portiere nemico ci era quasi arrivato a respingerlo (rimediando anche il giallo per esultanza irriguardosa pochi secondi dopo); da allora si segnalano i provvedimenti disciplinari a indirizzo di Ansaldi e Perin per, rispettivamente, gioco falloso e perdita di tempo uniti alle sostituzioni di Parigini, Berenguer al posto di ancora Ansaldi (in grande serata), Aina ma le chance più nette saranno ancora bianconere piuttosto che granata: sfere bloccate su Pjanic e Ronaldo e gol annullato al bomber croato al 73° per fuorigioco del portoghese su punizione del bosniaco che avrebbe, forse, chiuso i giochi.
La “vecchia signora” ha vinto ancora e a fine match esulta sotto i suoi tanti tifosi in “trasferta” mettendo altri 3 punti in cascina (se il Napoli in questo turno non vince, consegna lo scudetto invernale ai piemontesi, pure se vi sono poche possibilità che ciò avvenga)…ma il toro esce dal campo con enorme dignità sapendo di aver ripagato in toto il tifo commovente e ininterrotto della “Maratona” con tutti i suoi effettivi scesi sul terreno di gioco mostrando come poche altre volte il vero cuore granata per una prestazione collettiva esemplare oltre ad avere comunque la consapevolezza di potersi giocare le sue carte per la zona coppe ancora nelle prossime giornate di fronte a nomi indomiti come Sassuolo, Roma, Lazio, Parma, Fiorentina, Sampdoria.
Come avevamo già detto in settimana…il derby di Torino non conosce finali ma solo nuovi inizi, e stasera ne abbiamo avuto la riprova: appuntamento al girone di ritorno ed auguriamoci che lo spettacolo si ripeta tale e quale a quest’occasione essendo aperto ad ogni esito.
